Libri: ecco le proposte!

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Camelia.
view post Posted on 17/10/2013, 01:09




Domenica ho finito di leggere Dobbiamo parlare di Kevin, di Lionel Shriver.

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Ho cercato il libro dopo aver visto il bellissimo film che ne è stato tratto, E ora parliamo di Kevin, e sono rimasta piacevolmente soddisfatta, come mi è successo per la saga Harry Potter che ho conosciuto per metà attraverso il cinema prima di passare alla carta stampata.

Il passaggio dal cinema al romanzo riserva solitamente molte sorprese e mai delusioni (il percorso contrario invece di solito ne è pieno): il romanzo, che si presenta in forma epistolare, è molto denso di avvenimenti e considerazioni e un po' mi dispiace aver visto prima il film, dato che mi ha bruciato il finale.
Diversamente dalla pellicola però, il libro catapulta quasi da subito il lettore nell'episodio "cruciale" della storia e le abbondanti pagine del romanzo sono ben scritte, non sempre facili, con lievi accenni quasi casuali a cose che verranno spiegate più avanti, il che fa cadere piano piano il lettore nella trama che solo alla fine avrà una forma precisa.
La seconda parte scorre via più rapidamente della prima, forse perchè più ricca di episodi e meno di riflessioni, per quanto queste costellino il romanzo fino alla fine.

E' un libro sulla difficoltà di essere madre e di riflesso sulla difficoltà di essere figlio, ma senza la pretesa di voler elargire esempi o consigli su larga scala. La storia di Eva e Kevin non vuole essere esemplare, affronta una maternità senza i fiocchetti rosa e la gioia che solitamente si attribuiscono a quest'avventura; tuttavia è evidente che il parlare di alcuni aspetti spiacevoli della maternità sia stato percepito come la rottura di un tabù e nella quarta di copertina è scritto che molte donne, dopo aver letto il romanzo, hanno ringraziato l'autrice per aver osato dire "l'indicibile".

E' una storia che si sedimenta a poco a poco dentro al lettore e, una volta conclusa, si ha l'istinto di rileggerne alcuni passi, con calma. Non è un romanzo-passatempo, ti lascia qualcosa nella testa, ti fa pensare.
Avevo già apprezzato il film, ora mi sono innamorata del libro, lo vorrei davvero tenere nella mia biblioteca personale :)
 
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view post Posted on 20/10/2013, 09:36
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Questo libro è un piccolo gioiello!
E poi si può scegliere il finale che più ti piace! ^_^ :)

Articolo di FantasyMagazine

Magarìa

La fantasia e la penna di Andrea Camilleri si mettono al servizio dei più piccoli per raccontare una delicata favola da leggere e guardare.

magar_a

E' uscito in settembre, per i tipi di Mondadori, un nuovo libro firmato Andrea Camilleri, ma questa volta si tratta di una fiaba: Magarìa, ovvero "Magia".

In realtà la prima versione di questa storia (La magarìa) risale a oltre quindici anni fa, quando una cooperativa di detenuti ed ex detenuti richiese all'autore siciliano "una favola amara". E in effetti la prima versione ha un finale poco lieto, come richiesto.

Il testo fu pubblicato poi su L'Unità il 18 dicembre 2005.
Nel tempo, l'interesse intorno a questo scritto è aumentato, ispirando anche l'opera musicale omonima del compositore Marco Betta, rappresentata la prima volta nel 2001 e replicata più volte con successo.

Adesso Magarìa è diventato un libro per bambini, ai quali Camilleri indica tre possibili finali: ognuno potrà scegliere quello che gli piace di più.
A corredo, le illustrazioni di Giulia Orecchia.

Sinossi

A Lullina piace moltissimo passeggiare con il nonno e ascoltarlo mentre racconta storie incredibili inventate apposta per lei. Ma un giorno il nonno si accorge che la sua picciriddra è distratta e pensierosa e quando le chiede cosa non va lei confessa: tutto dipende da un sogno, il più bizzarro e stravagante che abbia mai fatto. Un omino minuscolo, tutto vestito di giallo, le ha rivelato la formula magica per far scomparire le persone, e Lullina muore dalla voglia di fare una prova! Fi ri ri ri, borerò, parupazio, stonibò, qua non sto: appena le sette parole misteriose escono dalla sua bocca, la bambina scompare. Prima incredulo e poi disperato, il nonno si mette a cercarla dappertutto, invano. Possibile che quelle sette parole mammalucchigne abbiano sprigionato una magia tanto potente? Provare per credere!

L'autore

camilleri
Pietro Bitto, Ritratto di Andrea Camilleri
(Matita, Cartone / Cartoncino, 30x50x0cm, 2009)


Andrea Camilleri è nato a Porto Empedocle (Agrigento) il 6 settembre 1925. Ha cominciato a lavorare come regista teatrale nel 1942.
Ha realizzato numerose regie di opere teatrali e di romanzi sceneggiati per la radio e per la televisione. È stato autore, sceneggiatore e regista di programmi culturali per la radio e la televisione.
Ha insegnato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma dal 1958 al 1965 e dal 1968 al 1970; è stato titolare della cattedra di regia all'Accademia Nazionale di Arte Drammatica "Silvio D'Amico" dal 1977 al 1997. Ha tenuto corsi, conferenze e stage di regia sia in Italia che all'estero.
Ha esordito come romanziere nel 1978 con Il corso delle cose (Lalli, ristampato da Sellerio nel 1999), primo della serie dei romanzi "storici". Sempre Sellerio ha pubblicato la serie di romanzi che hanno come protagonista il commissario Montalbano iniziata con La forma dell'acqua (1994). Con Mondadori ha cominciato a collaborare, in forma non esclusiva, nel 1998 con la raccolta Un mese con Montalbano.
Per Sellerio ha pubblicato la trilogia fantastica, composta dai romanzi Maruzza Musumeci (2007), Il casellante (2008) e Il sonaglio (2009) dei quali abbiamo parlato nel numero 2 della rivista Effemme.
È sposato, ha tre figlie e quattro nipoti.
Attualmente vive a Roma.

Andrea Camilleri, Magarìa
Illustrazioni di Giulia Orecchia
Mondadori Editore — Collana Contemporanea — Pag. 96 — Euro 15,00
ISBN: 9788804632023
 
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view post Posted on 4/11/2013, 18:25
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Kundera è stato un altro dei miei compagni di viaggio, era moltissimo tempo che non lo leggevo, l'ho ripreso con questo libro, e devo dire che è stata una piacevole riscoperta

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Gettare una luce sui problemi più seri e al tempo stesso non pronunciare una sola frase seria, subire il fascino della realtà del mondo contemporaneo e al tempo stesso evitare ogni realismo - ecco "La festa dell'insignificanza". Chi conosce i libri di Kundera sa che il desiderio di incorporare in un romanzo una goccia di "non serietà" non è cosa nuova per lui. Nell'Immortalità Goethe e Hemingway se ne vanno a spasso per diversi capitoli, chiacchierano, si divertono. Nella Lentezza, Vera, la moglie dell'autore, lo mette in guardia: "Mi hai detto tante volte che un giorno avresti scritto un romanzo in cui non ci sarebbe stata una sola parola seria ... Ti avverto però: sta' attento". Ora, anziché fare attenzione, Kundera ha finalmente realizzato il suo vecchio sogno estetico - e "La festa dell'insignificanza" può essere considerato una sintesi di tutta la sua opera. Una strana sintesi. Uno strano epilogo. Uno strano riso, ispirato dalla nostra epoca che è comica perché ha perduto ogni senso dell'umorismo.

Milan Kundera- La festa dell'insignificanza
Prezzo € 16,00
-2013, 128 p., brossura
Traduttore Rizzante M.
Editore: Adelphi (collana Fabula)
 
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view post Posted on 5/11/2013, 16:21
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Mi piace la definizione di "fantasy da caminetto", da gustare nei pomeriggi piovosi, bevendo una tazza di tè! Ci piace, ci piace! :)

Recensione di FantasyMagazine

Lockwood & Co: The Screaming Staircase

the_screaming_staircase
Jonathan Stroud, Lockwood & Co: The Screaming Staircase (2013)
- FANTATHRILLER
- Random House
- pagine 384
- giudizio: ottimo


Fra le tante Agenzie Psichiche londinesi, la Lockwood & Co. rappresenta un’eccezione. Niente uniforme d’ordinanza, nessun supervisore adulto, tre soli membri operativi: Anthony Lockwood, il suo socio tuttofare George Cubbins e la 15enne Lucy Carlyle. Ma tanto basta, quando si affronta un fantasma ciò che conta davvero è saperlo vedere e sentire e in questo Lockwood e Lucy sono due talenti. Al resto pensa George, che per evitare sorprese prima di ogni missione raccoglie tutte le notizie che può sulla casa da disinfestare e sul suo ospite. Sempre che Lockwood gliene lasci il tempo e non decida, come troppo spesso fa, di partire in quarta per l’avventura. Che un giorno per poco non finisce male, con Lucy ferita, Lockwood “fanta-toccato” e la casa del cliente distrutta dalle fiamme. Sicché i tre, per coprire i costi del danno, sono costretti ad accettare la bonifica della casa più infestata d’Inghilterra, Combe Carey Hall, già monastero di certi monaci eretici “allontanatisi dalla fede in Dio per adorare cose oscure”, nonché ex dimora di quel pazzo di Sir Rufus Carey, detto “The Red Duke” per la sua smodata passione per le torture sanguinarie.

Ecco, lasciata la Londra affollata di demoni della Saga di Bartimeus, con The Screaming Staircase, primo capitolo della nuova serie Lockwood & Co., Jonathan Stroud (1970) ci catapulta in una City angosciata da quello che i cittadini chiamano genericamente “The Problem”, il Problema, cioè un’orribile epidemia ectoplasmatica che cinquant’anni addietro ha dato vita a un’Inghilterra alternativa alla nostra

I Ghostbusters qui sono bambini e adolescenti, gli unici in grado di vedere e sentire gli spiriti — mentre gli adulti soprintendono le operazioni di disinfestazione. E non usano fantascientifici fucili protonici ma spade da moschettieri; e poi granate di sale, bombe al magnesio, boccette d’acqua alla lavanda, limatura di ferro e fuoco greco, tutti elementi che gli spettri odiano. Col film di Reitman, però, The Screaming Staircase ha sì un aspetto in comune (che poi è una delle peculiarità dei romanzi di Stroud) e cioè la capacità di muoversi sempre tra suspense e ironia, anche quando i tre acchiappafantasmi si ritrovano ad affrontare la spaventosa Scala Ululante che dà titolo al libro. Diversissimi, caratterialmente e fisicamente, Lockwood, George e Lucy sono un trio irresistibile. Alto, magro e impulsivo il primo; basso, grassoccio e prudente l’altro; atletica e determinata Lucy, nuova ragazzina tosta della fantasy. Tre ragazzi svegli, semplici, non rimbambiti dalla tecnologia né dai dettami della moda, che amano far merenda con tè e biscotti e se sbagliano lo ammettono e cercano di rimediare.

Insomma, The Screaming Staircase apre una nuova saga “da caminetto”, calda, intelligente, spiritosa e spaventevole quanto basta, che conferma Stroud nella triade dei campioni della fantasy all’inglese per giovani (e) adulti assieme a J.K. Rowling e Philip Pullman.
Meritano una nota finale le due case dove si svolge gran parte dell’azione: il quartier generale della Lockwood & Co., tipica dimora confortevole da libro fantasy, con uno studio pieno di bizzarri cimeli ectoplasmatici e una cucina zeppa di dolci per far passare la paura da fantasma; Combe Carey Hall, altrettanto tipica casa dell’orrore, labirintica, antica e scricchiolante, che ci ricorda la Hill House del film Haunting — Presenze (1999) — e, prima, del romanzo L’incubo di Hill House (1959) di Shirley Jackson (2004, Adelphi).

A proposito, la Illumination Entertainment ha acquistato i diritti cinematografici di The Screaming Staircase, che potrebbe diventare il primo film tratto da un romanzo di Stroud. Nel frattempo restiamo in attesa della traduzione italiana, che uscirà sempre per Salani come gli altri romanzi dell’autore, mentre già si parla del secondo volume della serie, il cui titolo provvisorio è già tutto un programma: The Whispering Skull.

Autore: Stefano Ferrari - Data: 28 ottobre 2013
 
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view post Posted on 21/11/2013, 12:19
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Un libro godibilissimo, come al solito linguaggio un po' erudito, classico dal professore di semiotica, ma vale la pena.
L'unico handicapp, è un po' caro, € 35.00, ma è un bel libro, da tenere in biblioteca!
L'ho apprezzato molto, ma io non faccio testo, Eco a me piace! :)

Articolo di FantasyMagazine

Storia delle terre e dei luoghi leggendari

Uscito in ottobre un saggio del grande Umberto Eco sulle terre immaginate dall'Umanità nel corso della sua lunga storia.

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Umberto Eco
Storia delle terre e dei luoghi leggendari


Storia delle terre e dei luoghi leggendari, è un saggio di Umberto Eco uscito a inizio ottobre 2013 per i tipi della Bompiani. Ambisce ad abbracciare l'intera produzione di terre e mondi immaginati nel tempo dall'Umanità, da quelle dei miti antichi, alle isole fortunate e alle utopie medievali, passando per La città del sole di Tommaso Campanella, per arrivare al '900 e alla Terra di Mezzo inventata da J.R.R. Tolkien.
Raramente si ha consapevolezza di quanti luoghi alternativi ha inventato l'essere umano durante il proprio cammino su questo mondo, e può essere utile questo saggio per gl'inventori di nuovi mondi fantastici, affinchè affondino le loro radici nell'immaginario atemporale che ci segue — ribollente come un calderone — da quando cominciammo a vivere in comunità urbane a oggi.

Sinossi

Dai poemi omerici alla fantascienza contemporanea, dai testi sacri ai fumetti, passando per tutti i capisaldi della nostra educazione alla lettura (dai "Ventimila leghe sotto i mari" ad "Alice nel paese delle meraviglie", dal "Milione" di Marco Polo a Tolkien), l'umanità ha continuamente inventato terre immaginarie e leggendarie, proiettando lì desideri, sogni, utopie, incubi troppo ingombranti e impegnativi per il nostro limitato mondo reale. Umberto Eco ci conduce in un vero e proprio viaggio illustrato in queste terre lontane e sconosciute, facendoci scoprire da chi sono abitate, quali passioni le attraversano, quali eroi le abitano e, soprattutto, quale importanza rivestono per noi. Un percorso erudito e godibile insieme che accosta testi antichi e medievali a testi contemporanei, film a poemi, fumetti a romanzi che hanno segnato la sensibilità e la formazione di tutti noi.
Umberto Eco ingrandisci

L'autore

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Umberto Eco è nato ad Alessandria nel 1932; filosofo, medievista, semiologo, massmediologo, ha esordito nella narrativa nel 1980 con Il nome della rosa (Premio Strega 1981), seguito da Il pendolo di Foucault (1988), L’isola del giorno prima (1994), Baudolino (2000), La misteriosa fiamma della regina Loana (2004) e Il cimitero di Praga (2010). Tra le sue numerose opere di saggistica (accademica e non) si ricordano: Trattato di semiotica generale (1975), I limiti dell’interpretazione (1990), Kant e l’ornitorinco (1997), Dall’albero al labirinto(2007) e, insieme a Jean-Claude Carrière, Non sperate di liberarvi dei libri (2009).
Nel 2004 ha pubblicato il volume illustrato Storia della Bellezza, seguito nel 2007 da Storia della Bruttezza e nel 2009 da Vertigine della lista.

Umberto Eco, Storia delle terre e dei luoghi leggendari. (2013)
Bompiani — Collana Saggi — Pag. 480 — 35 €
ISBN: 45273926

Autore: Francesco Coppola - Data: 21 novembre 2013 - Fonte: http://bompiani.rcslibri.corriere.it/libro..._luogh_eco.html
 
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view post Posted on 5/3/2014, 10:39
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Per noi che adoriamo i viaggi nello spazio e nel tempo!!!

Segnalazione di Fantascienza.com

Misteri dallo spazio e dal tempo

Un saggio di Giovanni Mongini su creature e avvenimenti misteriosi nel cinema, nella letteratura e nella realtà.

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Edizioni della Vigna nel numero 4 della collana AsSaggi pubblica Misteri dallo Spazio e dal Tempo (2013), un saggio scritto da Giovanni Mongini. A seguito di un'attenta scrematura, lo scrittore in dieci capitoli ci presenta una serie di misteri di cui abbiamo letto in libri o visto in film. Oppure si tratta di storie universalmente conosciute come l'esistenza o meno dello Yeti o del meno conosciuto Bigfoot.

Si passa poi a descrivere le leggende di Atlantide, il continente perduto citando sempre quanto è stato scritto nei romanzi della famosa scrittrice Marion Zimmer Bradley, in Il codice di Atlantide di Stel Pavlou e nel romanzo Buona apocalisse a tutti scritto a quattro mani da Neil Gaiman e Terry Pratchett, romanzo che propone molte citazioni e riferimenti sia letterari che cinematografici.

Nel terzo capitolo viene esposto il mistero del Triangolo delle Bermude, citando anche l'interessante racconto di Stephen King dal titolo I Langolieri, racconto inserito nel volume Quattro dopo mezzanotte. I capitoli successivi affrontano i misteri dei dischi volanti, i viaggi nel tempo, l'immortalità, il "sonno freddo" o gli effetti della criogenica; le Creature fantastiche con le sirene dei romanzi di Tricia Rayburn e la serie di Eragon di Christopher Paolini.

Gli ultimi due capitoli riguardano le "Creature meccaniche" e infine il pianeta Marte con i suoi tanti misteri sviscerati con una moltitudine di romanzi e di film. Un saggio scritto con competenza da un appassionato lettore e collezionista di fantascienza e grande esperto di film di fantascienza.

Riportiamo una nota esplicativa dell’autore e un avviso: "Non è stato possibile citare tutti i film appartenenti a una categoria o a un'altra perché sono quasi sempre troppi. Per cui, per evitare il suicidio dell'editore e il salasso del lettore, ci siamo limitati ai più importanti, ai più interessanti, ai più curiosi... sono tanti lo stesso. Può capitare che alcuni film siano stati citati in capitoli diversi; questo, ovviamente, perché il loro contenuto si presta a diverse collocazioni.
Avviso per il lettore: i film citati in questo libro sono presenti nella serie di volumi Science Fiction All Movies dello stesso autore ed editore assieme a tanti altri e in forma completa".

L'autore

Giovanni Mongini, tra i maggiori specialisti mondiali di cinema sci-fi, è nato a Quartesana il 14 luglio 1944 e fin da ragazzino si è appassionato all'argomento non perdendosi una pellicola al cinema. Comincia a raccogliere materiale cinematografico di fantascienza in Super 8, 16 mm e 35 mm. Nel 1976 pubblica con Fanucci Editore la prima edizione di La Storia del Cinema di Fantascienza, in due volumi, che riscuote un enorme successo; infatti il testo divenne un classico nel settore e ben presto i volumi si esaurirono. Verranno ripresi, ampliati e aggiornati in 11 volumi, per lo stesso editore e curati con la figlia Claudia, fino a trattare gli anni 2000, aggiudicandosi un primo Premio Italia. Nel 2002 è uscito presso la Perseo Libri il primo volume del testo enciclopedico La fantascienza sugli schermi, seguito dal secondo volume nel 2003 e nel 2007 dal terzo. La fantascienza sugli schermi ha vinto il Premio Italia nel 2008.
Gli interessi di Mongini hanno sempre spaziato dal cinema alla narrativa, rivelandolo un narratore di grande successo popolare, con i romanzi editi dalla Perseo Libri: Il popolo che perse le stelle e La Galassia dei soli nascenti, primi due capitoli di una trilogia.
Ha scritto non solo di cinema, ma anche di divulgazione fantastica e scientifica, per Nova SF* e Futuro Europa (ed. Elara), Urania di Mondadori e per Delos.
Da anni ha abbandonato la città trasferendosi a Salara in una casa che raccoglie una straordinaria collezione di libri rari, pellicole, curiosità e pezzi insoliti legati tutti alla sua grande passione per il cinema e la letteratura di fantascienza, l'astronomia e l'astronautica.

La quarta di copertina

Esistono enigmi che ci accompagnano da secoli, altri da molto meno. Atlantide, lo yeti, il triangolo delle Bermude, gli oggetti volanti non identificati, i mostri marini... ma esistono anche nuovi orizzonti che la scienza ci sta aprendo o potrebbe aprirci nei prossimi anni: l'esplorazione di Marte, l’ibernazione, i robot,...
In questo volume Giovanni Mongini affronta alcuni misteri e alcune opportunità tecnologiche, esponendone dapprima i fatti conosciuti con una dose di sano "scetticismo possibilista", e quindi esaminando come hanno preso vita in opere di fantasia.
Troveremo così i film che hanno per protagonisti le creature e i fatti misteriosi descritti nei capitoli, presentati da uno dei maggiori studiosi italiani dell’argomento. E non ci dimenticheremo neppure di come sono stati affrontati nei romanzi, anche grazie alla collaborazione della giornalista e scrittrice Debora Montanari.

Giovanni Mongini, Misteri dallo spazio e dal tempo (2013)
Edizioni della Vigna, collana AsSaggi 4, pagg. 350, euro 16,00
(Versione elettronica euro 2,99)

Autore: Pino Cottogni - Data: 5 marzo 2014
 
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view post Posted on 24/4/2014, 16:09
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Un bel libro per viaggiare nei posti delle fiabe che ci accompagnano da quando eravamo bambini!

Da Rai Letteratura

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Un viaggio sulle orme della storia per inseguire la fantasia, un itinerario che parte dalla dimensione fantastica per ricostruirne le intersezioni con la realtà. Nel paese delle fiabe è molto più che un saggio critico sul lavoro dei Fratelli Grimm: il giornalista e scrittore Saverio Simonelli ci racconta infatti come l'idea di questo lavoro, di freschissima uscita in libreria, sia nata da un'equilibrata fusione fra ricerca storica e geografica e memoria affettiva. Sulle orme dei luoghi che fanno da sfondo alle fiabe dei Fratelli Grimm, riscopriamo le tracce di una cultura comune e ancora sorprendentemente viva e vitale, che ci accompagna alla scoperta dell'enorme spessore dei due eruditi tedeschi e al tesoro prezioso che hanno lsciato in dono con la loro intramontabile produzione letteraria.

Nel cuore della Foresta Nera o in prossimità delle fredde spiagge del Mare del Nord, che ci si trovi nei pressi di Gottinga o Francoforte o nel centro di Brema o Alsfeld, esiste ancora oggi una Germania magica e misteriosa: un luogo tenebroso e incantato dove, al di là della modernità invadente, si tramanda la memoria di streghe e goblin, di famelici lupi e malvagi troll. Qui, dove i confini tra la fantasia e la realtà tendono a perdere di senso, sono nate e continuano a vivere le fiabe popolari immortalate dei fratelli Grimm: da Biancaneve a Pollicino, da Cenerentola ad Hänsel e Gretel, da La Bella e la Bestia a Cappuccetto Rosso. Quello intrapreso da Saverio Simonelli è un lungo viaggio dedicato ai luoghi e ai personaggi al centro dell'immaginario di chiunque abbia mai sfogliato un libro di favole. Magari chiedendosi se tutto ciò che ha letto sia mai esistito davvero.
 
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