J.R.R. TOLKIEN, è sufficiente il nome!

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Nykyo
view post Posted on 3/1/2012, 17:50




Auguroni a J.R.R., ma proprio di tutto cuore!
 
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view post Posted on 6/1/2012, 19:31
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Dalla rubrica di RaiNews: Poesia, di Luigia Sorrentino

L’Accademia Svedese rifiutò il Nobel a Tolkien

6 / 1 / 2012

“Prosa di seconda categoria”: con questa motivazione fu negato il Premio Nobel per la Letteratura allo scrittore britannico John Ronald Reuel Tolkien - nella foto qui accanto - (1892-1973), i cui libri “Il Signore degli Anelli” (The Lord of the Rings) e “Lo Hobbit” sono considerati da tempo capolavori del genere fantasy, venduti in decine di milioni di copie e portati al cinema con una trilogia kolossal dal regista neozelandese Peter Jackson.

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Documenti inediti, recentemente declassificati dall’Accademia Svedese, rivelano i parere dei membri del comitato Nobel per l’anno 1961 quando decisero di ignorare grandi scrittori come Lawrence Durrell, Robert Frost, Edward Morgan Forster, Graham Greene, Alberto Moravia e Tolkien stesso, ritenendoli non meritevoli del prestigioso riconoscimento, per premiare infine lo scrittore jugoslavo Ivo Andric, (nella foto sotto).

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La discussione interna all’Accademia di Svezia è stata ora rivelata da un ampio articolo del quotidiano svedese “Sydsvenska Dagbladet“, firmato dal giornalista Andreas Ekstrom, il quale ha potuto visionare alla Biblioteca Nobel di Stoccolma i documenti non più classificati dell’anno 1961 (il segreto sui verbali cade dopo mezzo secolo). Andric fu scelto per il Nobel, si legge in uno dei verbali, per “la forza epica con la quale traccia e rappresenta i problemi e i destini umani della storia del suo paese”.

La candidatura di Tolkien fu segnalata ai giurati del Nobel dall’amico e scrittore Cs Lewis, l’autore delle “Cronache di Narnia”, che faceva parte con lo stesso Tolkien del circolo degli Inklings di Oxford. Il giurato svedese Anders Osterling, figura eminente dell’Accademia Svedese, a lungo suo segretario permanente, bocciò senz’appello il nome di Tolkien, per il quale la scrittura dei suoi libri “non era affatto di alta qualità”. Anders affermò che lo stile del “Signore degli Anelli”, che era stato pubblicato in Gran Bretagna nel 1954, “non era in alcun modo all’altezza della narrazione della storia”.

Dai verbali desecretati del 1961, si apprende che Lawrence Durrell, autore di “The Alexandria Quartet”, fu bocciato dai giurati del Nobel perche’ sospettato di “cattivo gusto”. Graham Greene, autore del bestseller “Il terzo uomo”, venne scartato “a causa della sua preoccupazione monomaniacale per le complicazioni erotiche”. Lo scrittore Alberto Moravia, che da anni era in lizza per il premio svedese grazie al successo internazionale del suo romanzo “Gli indifferenti”, non fu preso in considerazione nel 1961 perché le sue opere soffrivano “di una forma di monotonia generale”.

Il poeta americano Robert Frost, che allora aveva 86 anni, era fuori gioco per l’età avanzata, giudicata dall’Accademia Svedese “un ostacolo fondamentale” all’assegnazione del Nobel. Il romanziere inglese E. M. Foster, autore di “Camera con vista” e “Casa Howard”, fu definito dal giurato Osterling “l’ombra di se stesso”.

La ricerca d’archivio del giornalista Andreas Ekstrom ha accertato che in seconda posizione, dietro al vincitore Ivo Andric, nelle deliberazioni dell’Accademia Svedese si piazzo Graham Greene e al terzo posto la scrittrice danese Karen Blixen, l’autrice di “La mia Africa”.
 
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Nykyo
view post Posted on 6/1/2012, 19:52




Vabbè, da gente che da un Nobel per la letteratura a Dario Fo cosa ci si vuole aspettare? I tempi in cui riconoscevano la grandezza di un Montale o di Pirandello sono passati da un bel pezzo...
 
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view post Posted on 23/2/2012, 15:30
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Articolo di FantasyMagazine

Le radici profonde. Tolkien e le Sacre Scritture


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Greta Bertani, Le radici profonde. Tolkien e le Sacre Scritture
- SAGGISTICA
- Il cerchio - 2011
- pagine 166
- prezzo 16,00 euro
- giudizio:
**

Scopo di questo ennesimo saggio di critica tolkeniana è quello di "illuminare le radici religiose cristiane e cattoliche di questo Autore, noto per la sua produzione fantastica".

La tesi propugnata è che la fantasia di J.R.R. Tolkien, scaturisca dalle letture bibliche e dalla sua fede cattolica.
Per dimostrarla l'autrice Greta Bertani, laureata in Lingua e Letteratura moderna proprio con una tesi su Tolkien, effettua un confronto tra passi delle opere del professore di Oxford, in particolare Il Silmarillion e Il Signore degli Anelli e La Bibbia.
Quello che scaturisce dalla lettura è che l'opera di analisi e di confronto è stata metodica e appassionata, ma che non arriva, a mio personale giudizio, a una vera e propria convalida della tesi iniziale.
Ciò che neutramente emerge è la presenza di comuni stilemi narrativi e l'uso di comuni figure archetipiche, ma si potrebbe effettuare questo lavoro con tanti altri libri.
Tanto per fare un esempio, l'archetipo del prescelto, la cui venuta è annunciata da una profezia, non è esclusiva della letteratura fantasy, e anche un non cattolico potrebbe usarlo con successo.

E' chiaro che il tema religioso è più ampio del mero confronto narrativo, e se lo stesso Tolkien ha dichiarato nei suoi scritti di aver attinto al Mito più che alla religione, resta il fatto che la sua professione di fede facesse parte della vita reale.
Da questo dato possono trovare terreno fertile ogni sorta di analisi o approfondimenti.
Da un lato esistono i libri, i saggi, le lettere di Tolkien, dall'altro quella genia di lettori più critici, che dal testo estrapolano ogni sorta di spunto di riflessione, a seconda del loro punto di vista o provenienza culturale.
Nel saggio la curatrice non perde occasione di rimarcare la propria provenienza culturale, e la propria visione del mondo, cercando nell'opera tolkeniana come riflesso delle sacre scritture la conferma della sua validità.
E' un approccio metodologico non dubitativo che mi lascia sempre perplesso in saggistica.
E' un saggio utile a coloro che vogliono sapere tutto, ma proprio tutto dei possibili approcci all'interpretazioni dell'opera di Tolkien.
Se siete interessati solo alla magia della narrazione e al divertimento che essa procura, non fa per voi.

Autore: Emanuele Manco - Data: 23 febbraio 2012
 
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Arien73
view post Posted on 8/4/2012, 14:33




Penso che la genialità di Tolkien stia proprio nel fatto che le sue opere possono essere lette secondo diverse chiavi e punti di vista, anche se a me personalmente piace il fatto di immergermi totalmente nel suo universo incantato, senza pormi tante domande sul fatto se sia cattolico o no, se sia di destra o di sinistra ecc... ^_^
 
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view post Posted on 23/6/2012, 16:42
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Articolo di HobbitFilm

Lo Hobbit torna in libreria con una nuova traduzione!
Posted on 23/06/12 by Andrea

Da qualche giorno è disponibile una nuova edizione italiana dello Hobbit, il classico romanzo d’avventura per ragazzi di J.R.R. Tolkien del quale Peter Jackson sta realizzando un adattamento cinematografico in due parti.

Il nuovo volume fa parte dei Grandi Tascabili Bompiani (possiamo immaginare che con l’uscita del film a fine anno arrivino nuove riedizioni) e include la nuova traduzione del romanzo, che sostituisce quella di Elena Jeronimidis Conte delle edizioni Adelphi, Rusconi e Bompiani. La nuova traduzione è opera di Caterina Ciuferri (in collaborazione con Paolo Paron della STI). All’interno anche le illustrazioni di Alan Lee e le mappe di Tolkien.

Nel caso voleste acquistarlo, magari per rileggere il romanzo in vista del film, come sempre vi invitiamo a passare dal nostro banner: sosterrete così HobbitFilm.it. Peraltro, Amazon lo propone attualmente a un prezzo di un paio di euro inferiore a quello consigliato (9 euro anziché 11), cliccate sulla copertina:

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view post Posted on 2/9/2012, 17:54
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Dalla pagina Facebook de Lo Hobbit!

Ricordiamo J.R.R. Tolkien sentendolo leggere la Poesia dell'Anello...


« Three Rings for the Elven-kings under the sky,
Seven for the Dwarf-lords in their halls of stone,
Nine for Mortal Men doomed to die,
One for the Dark Lord on his dark throne
In the Land of Mordor where the Shadows lie.
One Ring to rule them all, one Ring to find them,
One Ring to bring them all and in the darkness bind them
In the Land of Mordor where the Shadows lie. »

 
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Sage.
view post Posted on 2/9/2012, 19:21




Fantastico! :D
C'è una musicalità nelle sue parole che incanta.
E, ovviamente, non ho resistito e ho acquistato in libreria la nuova edizione de "Lo Hobbit".
E' stato un piacere scegliere la mia copia respirando a pieni polmoni l'odore della carta appena stampata. ;)
Bellissima!
 
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view post Posted on 15/9/2012, 14:42
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Questa notizia la metto qui, perché parla del mondo di Tolkien, anche se non è lui l'autore di questo libro! :)

Articolo di FantasyMagazine

La mappa de Lo Hobbit

In previsione dell’uscita del film “Lo Hobbit – Un Viaggio inaspettato”, un nuovo “libro-scrigno” con una mappa illustrata dettagliatissima per orientarsi nella Terra di Mezzo.

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La mappa de Lo Hobbit, sarà disponibile in libreria e in formato pdf dal 19 settembre.

Paolo Gulisano guida il lettore alla scoperta della simbologia tolkeniana attraverso la rilettura de “Lo Hobbit”. La geografia, la natura, le creature fantastiche, gli enigmi, l’uomo: come Bilbo Baggins, l’autore diventa lo “scassinatore” della porta che si apre sul tesoro di simboli, di citazioni storiche, richiami, miti e saghe nordiche disseminati da Tolkien nelle sue opere.

Bussola indispensabile di questo viaggio è la grande mappa su cui seguire il percorso di Bilbo Baggins e della sua Compagnia.
Elena Vanin, come una cartografa medievale, ha disegnato e connotato lo spazio geografico attraverso illustrazioni, sfumature, colori che richiamano il paesaggio e l’atmosfera della storia.

Con questa “guida” Paolo Gulisano, sostenuto dalla matita di Elena Vanin, chiude la sua personale trilogia sulla geografia tolkeniana. Con un suggerimento: guardare alla realtà con gli occhi creativi dell’immaginazione, per allargare i confini della ragione nel desiderio di un mondo migliore.

Gli autori

Paolo Gulisano (Milano, 1959), medico e scrittore, è considerato uno dei maggiori esperti di Letteratura Fantasy, sulla quale ha pubblicato diversi saggi e articoli. Grande conoscitore della cultura britannica, è autore di saggi su J.R.R. Tolkien, Chesterton, Lewis, Belloc, Oscar Wilde, oltre a testi sull’Irlanda e sul mondo celtico, da Re Artù a Peter Pan, gran parte dei quali costituisce un unicum nella pubblicistica italiana.È anche collaboratore di numerose riviste, radio e siti internet e recentemente ha esordito nella narrativa dando seguito alle avventure di padre Brown.

Elena Vanin, nata a Sesto San Giovanni e residente nella Brianza lecchese, diplomata all’Accademia di Brera, è un’appassionata di letteratura e ambientazioni fantastiche, lavora prevalentemente nel campo dell’artigianato artistico “fantasy”, ma coltiva molteplici passioni, fra cui quella per l’illustrazione.
Nell’ambiente del gioco di ruolo e del cosplay è nota per la sua attività di produttrice di orecchie da elfo, ma non solo: negli ultimi anni si sta dedicando anche alla creazione di sculture e oggettistica.
Ha due siti web: www.neraluna.com e www.elenavanin.com.

Paolo Gulisano — Elena Vanin, La mappa de Lo Hobbit
Àncora Libri — Pag 72 - € 12,50
ISBN 9788851410223

Autore: Francesco Coppola - Data: 15 settembre 2012 - Fonte: www.ancoralibri.it/Catalogo/ProductID/6868/PageIndex/85
 
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view post Posted on 23/9/2012, 06:24
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Lo Hobbit compie oggi 75 anni!

Pubblicato il 21/09/12 da Andrea

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Il 21 settembre 1937 venne pubblicato il romanzo di J.R.R. Tolkien Lo Hobbit o La Riconquista del Tesoro (The Hobbit, or There and Back Again).

Oggi quindi (e ci scusiamo per scriverlo solo stasera, purtroppo abbiamo avuto dei problemi “tecnici”!) è il 75esimo anniversario della prima pubblicazione del libro: la prima edizione venne stampata da George Allen & Unwin Ltd. in una tiratura limitata di 1500 copie, che nel giro di pochi mesi registrò il tutto esaurito. Questa prima edizione conteneva illustrazioni in bianco e nero dello stesso Tolkien, e venne poi ristampata già alla fine del 37, per poi essere esportata negli USA (pubblicata a Houghton Mifflin) l’anno successivo. A dicembre Allen chiese a Tolkien di scrivere un sequel, questi propose le sue bozze per il Silmarillion ma Allen rispose che il pubblico voleva sapere di più sugli Hobbit, e così lo scrittore iniziò la stesura del suo romanzo più conosciuto, Il Signore degli Anelli (che poi lo costrinse ad apportare numerose modifiche allo Hobbit, in particolare sulla figura di Gollum).


Tolkien aveva iniziato a scrivere linguaggi elfici e a comporre una sua mitologia già nel 1917. All’inizio degli anni trenta lo scrittore perseguiva la carriera accademica a Oxford; un giorno mentre correggeva compiti di letteratura inglese si trovò davanti una pagina di un esame lasciata in bianco. Sentendosi ispirato, scrisse la celeberrima frase:

1z213qh« In un buco del terreno viveva uno Hobbit » …e così nacque l’idea per il romanzo, nel quale Tolkien inserì anche numerose altre fonti d’ispirazione, dal Beowulf ai fratelli Grimm, ai lavori di E.A. Wyke-Smith a William Morris. Entro la fine del 1932 il romanzo era terminato; negli anni successivi il manoscritto venne mandato a numerose persone, tra cui una studente di Tolkien, Elaine Griffiths, che lo propose a Susan Dagnall, che lavorava per Allen & Unwin. Proprio Unwin finì per trovarsi tra le mani il romanzo: lo fece leggere a suo figlio Rayner Unwin, di soli dieci anni, che apprezzò moltissimo il lavoro di Tolkien, il che convinse Unwin a pubblicarlo.



Il resto, ovviamente, è storia: tradotto in oltre 40 lingue, il libro è stato premiato numerose volte ed è riconosciuto a livello globale come uno dei romanzi per ragazzi più importanti della storia della letteratura. La storia di come un tranquillo e pacifico Hobbit della Contea si imbarca in una avventura epica alla ricerca di un tesoro custodito da un drago, assieme a una compagnia di 13 nani e uno stregone, è diventata un classico e tra pochi mesi verrà tradotta sul grande schermo nel primo dei tre episodi cinematografici firmati da Peter Jackson, intitolato Lo Hobbit – un Viaggio Inaspettato…

Questo lieto anniversario non conclude la “settimana Tolkien” che è stata segnata, tra le altre cose, dall’uscita dello straordinario trailer del film. Domani, infatti, si terrà un’altra ricorrenza, l’Hobbit Day!
 
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view post Posted on 10/10/2012, 08:16
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Articolo di FantasyMagazine

The Fall of Arthur, nuovo inedito di JRR Tolkien in arrivo

Nella primavera del 2013 gli editori inglesi e statunitensi di JRR Tolkien, daranno alle stampe un nuovo manoscritto inedito del professore.

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The Death of Arthur, Carrick John Mulcaster - 1862

The Fall of Arthur: dopo alcuni mesi di voci e indiscrezioni, la HarperCollins e la Houghton Mifflin Harcourt hanno confermato che, nella primavera del 2013, daranno alle stampe un nuovo inedito di John Ronald Reuel Tolkien, curato dal figlio Christopher Tolkien, che ha anche completato l'opera con tre saggi che esplorano il mondo letterario arturiano, il significato che esso aveva per suo padre e il lavoro appassionato che ha compiuto John Tolkien per trarre da quella vasta materia questo poemetto.

L'opera è in versi ma non in rima, scritta in stile allitteratvo un po' sul modello di Il ritorno di Beorhtnoth figlio di Beorhthelm. Tolkien vi lavorava nei primi anni '30 del secolo scorso, prima di venire fulminato dalla frase "In un buco nel terreno viveva uno hobbit" da cui scaturì Lo Hobbit, romanzo per ragazzi pubblicato nel 1937 e protagonista della trasposizione in tre episodi diretta da Peter Jackson che fra pochi mesi uscirà nei cinema di tutto il mondo.

A The Fall of Arthur, JRRT ha fatto preciso riferimento in una lettera del giugno 1955 (la 165 riportata nell'edizione Rusconi del 1990 fra le pagine 247 e 248. nda) ed è un testo quasi completamente inedito, salvo alcuni versi pubblicati nella biografia dell'autora scritta da Humphrey Carpenter. Pare che il poema sia stato ispirato dal dipinto di John Mulcaster Carrick che riportiamo come immagine a corredo di questa notizia.

La storia di The Fall of Arthur narra dell'ultima campagna militare di Re Artù, richiamato in Britannia dalle porte di Mirkwood a causa del tradimento di Mordred. Fiaccato nello spirito dall'infedeltà di Ginevra con l'esilitato Lancillotto, Artù è costretto a richiamare alla battaglia i suoi cavalieri e condurli un'ultima volta incontro a Mordred e ai suoi ribelli e mercenari stranieri.

Accompagnando questa nuova pubblicazione, Christopher Tolkien ha rilasciato dichiarazioni di scarso apprezzamento per il lavoro svolto nella trasposizione cinematografica delle opere del padre. Con più precisazione ha affermato: "L'abisso tra la bellezza e la serietà del lavoro (di John Tolkien, nda), e quello che è diventato (al cinema, nda), è andato troppo lontano per me. Tale commercializzazione ha ridotto a nulla l'impatto estetico e filosofico di questa creazione. C'è solo una soluzione per me: girare la testa dall'altra parte."

Sul sito della HarperCollins che riportiamo come fonte della presente notizia, è riportata la data di pubblicazione nel Regno Unito, per il 23 maggio 2013.

Autore: Francesco Coppola - Data: 10 ottobre 2012
- Fonte: http://www.harpercollins.co.uk/Titles/7990...n-9780007489947
 
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Arien73
view post Posted on 19/10/2012, 15:21




Beh, devo dire che a me il primo film della trilogia tolkeniana è piaciuto, ma per gli altri due non posso dare torto a Christopher Tolkien, come succede sempre gli interessi commerciali hanno avuto la meglio sulla fedeltà della trasposizione dell'opera. Penso comunque che la scelta degli attori sia stata azzeccata, in particolar modo mi piacque come erano stati resi gli Hobbit!
 
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view post Posted on 27/11/2012, 17:48
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Le librerie stanno per essere invase dai libri su Lo Hobbit!

Un lungo articolo di FantasyMagazine sulle nuove uscite!

Lo Hobbit. Un viaggio inaspettato invade le librerie

La guida ufficiale al film di Brian Sibley, Il racconto del film di Jude Fisher, L'arte delllo hobbit di Wayne G. Hammond e Christina Scull, L'almanacco e Il mondo degli hobbit di Paddy Kempshall e il Libro fotografico per i più piccoli: sono tanti i volumi appena pubblicati legati al nuovo film di Peter Jackson. Senza dimenticare le nuove ristampe del capolavoro di J.R.R. Tolkien e il volume L'arte dello Hobbit, che ripropone i suoi disegni.

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Gli hobbit si stanno preparando a invadere i nostri cinema ma hanno già invaso le nostre librerie. Che i grandi eventi cinematografici e televisivi abbiano un forte impatto anche sul mercato librario è noto da tempo, e la prossima uscita di Lo hobbit. Un viaggio inaspettato ne è l’ennesima dimostrazione.
A riportare l’attenzione su Lo hobbit ha cominciato la casa editrice Ancora con la pubblicazione, nel mese di settembre, di La mappa de Lo Hobbit, curata da Paolo Gulisano e Elena Vanin. Dopo La mappa del Silmarillion di Tolkien pubblicata molti anni fa e ormai fuori catalogo e La mappa della Terra di mezzo di Tolkien, divenuta ormai un classico per la bellezza dell’illustrazione e l’interessante studio sul significato del viaggio e sulla funzione della mappa, Gulisano ha ripreso e approfondito le vecchie tematiche sviscerando le peculiarità del lungo percorso di Bilbo.

Per continuare a leggere l'articolo, che è lunghissimo, cliccate sul link a inizio post!
 
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view post Posted on 6/1/2013, 19:07
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121 anni fa nasceva J.R.R. Tolkien

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Era il 3 gennaio 1892 quando J.R.R. Tolkien nasceva a Bloemfontein, in Sud Africa. Oggi il creatore della Terra di Mezzo e autore del Signore degli Anelli, dello Hobbit e del Silmarillion, avrebbe compiuto 121 anni: quasi quanto il Vecchio Tuc! ^_^

Per celebrare l’evento, la Tolkien Society ha invitato tutti i fan di Tolkien, come ogni anno, a fare un “toast” in suo onore, un brindisi alle ore 21:00, esclamando: “The Professor”.
 
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view post Posted on 11/4/2013, 19:53
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Articolo di HobbitFilm

Ecco l’anello che potrebbe aver ispirato le opere di Tolkien

Pubblicato il 11/04/13 da Andrea

Una nuova esposizione si apre in questi giorni presso la tenuta The Vyne, nella regione inglese dello Hampshire. In quello che una volta era l’ufficio del custode di un palazzo Tudor, è esposto un anello d’oro piuttosto bizzarro. Evidentemente troppo largo per essere indossato a mani nude, era forse pensato per essere portato sopra a un guanto.

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Monile di origine romana, raffigura una testa con indosso un diadema – forse una raffigurazione di Venere – e reca una scritta (incisa a posteriori rispetto alla fusione originaria) lungo i suoi dieci lati: “SE | NI | CIA | NE | VI | VA | S | II | NDE”. Diverse fonti interpretano la scritta come una dichiarazione di fede monoteistica accorciata, visto come “Senicianus vivas in Deo”. Una fonte ottocentesca, tuttavia, suggerisce che sia più probabile “Senicia ne vivas iinde”, essendo iinde una forma troncata di una qualsiasi delle molte parole che iniziano con “INDEC” – la maggior parte delle quali indicano il disonore. Ciò si tradurrebbe in “Senicia non vive indecentemente”, il che spiegherebbe la presenza della testa di Venere come simbolo di castità e di onore. In entrambi i casi di traduzione sarebbe un bel contrappunto alla maledizione che grava su questo piccolo oggetto.

Rinvenuto nel 1785 da un contadino intento ad arare il suo campo nei dintorni di Silchester, il gioiello ha alle proprie spalle una maledizione vecchia di circa duemila anni. Trent’anni dopo il ritrovamento dell’anello, nella zona conosciuta come “Collina del Nano”, sito romano con antiche miniere e un tempio celtico dedicato al dio guaritore Nodens, venne alla luce una tavoletta con un’oscura iscrizione:

Deuo Nodenti Silvianus anilum perdedit demediam partem donauit Nodenti inter quibus nomen Seniciani nollis petmittas sanita tem donec perfera(t) usque templum [No] dentis.

Che, tradotto, vuol dire:

Al Dio Nodens: Silviano ha perso il suo anello e ha donato metà del suo valore a Nodens. Tra coloro che portano il nome di Seniziano, a nessuno di essi venga concessa la salute finché non avranno riportato l’anello al tempio di Nodens.

Benché i due reperti non siano stati rinvenuti in zone vicinissime, c’è da dire che Seniziano non è un nome comune. Evidentemente, il signor Seniziano se ne guardò molto bene dal riportare l’anello al tempio di Nodens, e anzi ci fece incidere il suo nome, con una frase il cui sottinteso è “non ho rubato quest’oggetto”. Insomma, diciamo che il nostro ladro aveva in qualche modo avvertito il peso della maledizione.

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Nella mostra presso The Vyne è possibile osservare anche una copia della tavoletta contenente la maledizione e – udite udite – una prima edizione de Lo Hobbit. Come mai? Qual è il nesso con l’opera tolkeniana?

Semplice: nel 1929 Sir Mortimer Wheeler, impegnato negli scavi del tempio di Nodens, ebbe un’illuminazione e collegò l’anello alla tavola maledetta. Incaricò quindi John Ronald Reuel Tolkien, che a quei tempi era “solo” un professore di filologia anglosassone all’Università di Oxford, di effettuare ricerche sull’anello in questione e sulla leggenda a esso legata, nonché sull’etimologia della parola “Nodens”. Tolkien visitò il tempio varie volte in quel periodo e, l’anno successivo, iniziò a lavorare a quello che sarebbe diventato il suo primo successo letterario: Lo Hobbit, in cui il giovane protagonista Bilbo Baggins, come Seniziano, trova – o ruba? – un anello nel buio di una caverna. Non un anello qualsiasi, “un anello d’oro, un anello prezioso”, che reca una scritta ed è portatore di potere e di sventura al tempo stesso. E il precedente proprietario dell’anello, Gollum, lo maledice.

La mostra si sviluppa dunque attorno a quello che è, con tutta probabilità, uno degli oggetti ispiratori de Lo Hobbit e, quindi, della conseguente Trilogia dell’Anello.

Oltre alla sala espositiva, creata con l’aiuto della Tolkien Trust, la tenuta The Vyne ha oggi un sentiero “nanico” per i bambini e un nuovo parco giochi con gallerie circolari e collinette verdi che ricordano la casa di Bilbo, Bag End.

Infine, se vi state preoccupando per la leggenda, sappiate che finora The Vyne è rimasta sana e salva. Quindi, la maledizione sembra essere quantomeno in letargo…

Articolo a cura di Alessia Pelonzi

Fonti: nationaltrust.org.uk, guardian.co.uk, interestingpretties
 
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47 replies since 15/4/2010, 09:30   985 views
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