News dal piccolo schermo

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view post Posted on 14/5/2010, 10:34
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FantasyMagazine ci segnala questo bel programmino sulle nostre creature preferite, mi alletta molto quindi questa sera, e per i prossimi venerdì, so cosa vedere in TV. ^_^

Ah, se vi interessa, History Channel è sul canale 407 di Sky!

La trilogia del terrore, su History Channel

In onda alle 22:00 a partire dal 14 maggio una serie di documentari sull'Uomo lupo, il mostro di Frankenstein e Dracula

Dopo una enorme quantità di film, romanzi, cartoni animati e qualsiasi altro media possiate concepire, è innegabile che le creature fantastiche sono parte dell'immaginario collettivo.
Ma la narrazione popolare delle gesta di licantropi e vampiri affonda le sue radici sia nelle leggende, ma anche nel bizzarro mondo della natura.

Su queste radici indaga History Channel (canale 407 di SKY) presentando La trilogia del terrore, in onda ogni venerdì alle 22:00 a partire dal 14 maggio.

La serie individua i personaggi ed eventi storici che diedero vita a queste figure orribili e leggendarie. Un viaggio che ci condurrà alla scoperta di tre creature che hanno ispirato la letteratura e il cinema: L’uomo lupo, Frankenstein e Dracula.

In ogni episodio, gli studiosi ci aiuteranno a separare l’immaginazione dalla realtà. Gli esperti ci spiegheranno, ad esempio, la licantropia e di come gli uomini possano assumere sembianze animali; esperti di alchimia, di bio-medica e di elettronica riveleranno processi oscuri della galvanizzazione e alcuni psicologi criminali ci aiuteranno a capire meglio cosa sia il vampirismo.

Per il calendario completo delle trasmissioni e delle repliche potete consultare direttamente il sito di History Channel: www.historychannel.it/generi/mistero-e-religione/la-trilogia-del-terrore


La trilogia del terrore
Una serie di documentari, trasmessi su History Channel, che ci condurrà alla scoperta di tre creature che hanno ispirato la letteratura e il cinema: L’uomo lupo, Frankenstein e Dracula.



Autore: Emanuele Manco - Data: 14 maggio 2010 - Fonte: Ufficio stampa
 
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view post Posted on 14/5/2010, 22:18
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Ho visto la prima puntata... bah! :unsure:
 
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view post Posted on 3/9/2010, 16:49
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Questa è una notiziola che farà felici un bel po' di streghe! ;) :D
E fatemelo dire, visto che è quel gran pezzo di figo di Joseph Fiennes che interpreterà Merlino, farò carte false per vedere gli episodi di questa serie! :lol: :lol: :lol:

Articolo di FantasyMagazine.

Camelot, il serial della Starz, sta prendendo forma

Andrà in onda da primavera 2011 il telefilm ispirato al ciclo arturiano. Tra i protagonisti spiccano i nomi del''ex agente FBI Joseph Fiennes e della Bond girl Eva Green


Joseph Fiennes è Merlino in Camelot

Artù e Ginevra, Morgana e Merlino questi saranno i personaggi principali dell'annunciato Camelot, il serial della Starz creato da Chris Chibnall (Doctor Who, Law & Order: UK, Torchwood), e interpretati nell'ordine dal giovane attore e musicista inglese Jamie Campbell Bower (visto nei panni di Anthony in

Sweeney Todd: il diabolico barbiere di Fleet Street; in quelli del vampiro Caius in New Moon e presto sugli schermi in quelli di Gellert Grindelwald in Harry Potter e i doni della morte); Tamsin Egerton (Katrina in Eragon); Eva Green (Sefina Pekkala nella Bussola d'oro) e Joseph Fiennes (Elizabeth, Shakespeare in Love, Flashforward).



Il quarantenne attore inglese a proposito del suo personaggio ha dichiarato che il suo Merlino sarà la sintesi — cosa alquanto allarmante — di tanti personaggi.

"Sarà più di un monaco guerriero e poco meno di una versione zen di Obi-Wan/Gandalf. C'è una dualità in Merlino, lui combatte il fuoco con il fuoco. Non porge l'altra guancia, ma questo non vuol dire che sia cattivo. Penso che sia troppo coinvolto in macchinazioni machiavelliche. In lui c'è un po' di Willy Wonka, di Donald Rumsfeld (Segretario della Difesa degli Stati Uniti per il Presidente Gerald Ford dal 1975 al 1977 e per il Presidente George W. Bush) e naturalmente di Obi-Wan Kenobi."



Fiennes ha commentato il suo ritorno al "costume" con toni entusiastici.

"E' una delle più belle storie, romantiche, epiche, affascinanti, sensazionali, mai raccontate in così tanti episodi. Penso che per queste cose la televisione sia un mezzo eccezionale. Amo la televisione che può esplorare le storie in modi impossibili al cinema, perché i film sono strutturati per un tempo più breve."

"Stiamo lavorando usando metodi a metà tra la televisione e il cinema." Ha aggiunto Finnes. "Vengo dal cinema e lo amo molto e proprio per questo penso che questo ibrido che sta facendo la Starz — senza interruzioni pubblicitarie — sia davvero eccitante. Non saremo condizionati dalla pubblicità, saremo liberi di offrire uno spettacolo di grande qualità senza che il nostro pubblico venga interrotto dagli spot. Mi piace questa purezza e ciò che ci permette di fare."



Certamente l'esplorazione alla quale faceva riferimento Fiennes è facilitata dalla possibilità di estendere questo arco temporale a più stagioni, proprio com'è nell'idea di Chris Chibnall.

"Abbiamo un grande piano secondo il quale, se facciamo le cose per bene, potremmo avere più serie."

Un progetto ambizioso, vista l'idea di Chibnall: "stiamo raccontando la storia di Camelot, basandoci su Le Morte d'Arthur di Thomas Malory. Partiremo dalla nascita di Artù e poi andremo avanti. La nostra spada nella roccia sarà diversa da tutte le versioni già viste."

Questo nuovo sguardo alle vicende del grande re bretone prevede anche l'introduzione di alcune scene di sesso.

"Questo è un programma pensato per un pubblico maturo. Il bello di Camelot è questo: possiamo parlare di temi come la politica. Possiamo parlare di un grande re che porta speranza in un regno turbolento. Tuttavia l'aspetto forte di tutti i miti nati intorno a Camelot e Artù è l'aspetto della passione, del sentimento. Grandi ideali compromessi dal fatto di essersi innamorati della persona sbagliata. Per questo il sesso, il sentimento saranno aspetti del nostro racconto."



Il serial sarà trasmesso sul canale Starz da aprile 2011.

Autore: Simona Ricci - Data: 3 settembre 2010
 
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Aliseia
view post Posted on 4/9/2010, 15:18




CITAZIONE (Ary64 @ 3/9/2010, 17:49)
il serial della Starz creato da Chris Chibnall (Doctor Who, Law & Order: UK, Torchwood)

Letti i titoli, il produttore promette molto bene!

CITAZIONE
E fatemelo dire, visto che è quel gran pezzo di figo di Joseph Fiennes che interpreterà Merlino

E anche questo è un "particolare" molto interessante! :P
Grazie, Ary! ;)
 
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Nykyo
view post Posted on 4/9/2010, 15:58




Ahahahah devo essere l'unica donna al mondo per cui il piccolo dei fratelli Fiennes è sexy quanto un paracarro XDDDD
 
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view post Posted on 4/9/2010, 16:23
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CITAZIONE (Nykyo @ 4/9/2010, 16:58)
Ahahahah devo essere l'unica donna al mondo per cui il piccolo dei fratelli Fiennes è sexy quanto un paracarro XDDDD

Ma daiii! E' un bel ragazzetto, non gli si può dire niente! :P

Guarda che faccetta, non fa tenerezza? ^_^

 
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Nykyo
view post Posted on 4/9/2010, 16:29




No :lol:
So che sono anormale ma per me ha una faccia bella però da fessacchiotto e lo trovo talentuoso come un tavolo in quercia e espressivo come un pino grezzo XDDDD
E' più forte di me!
Se poi lo confronto con il fratello è anche peggio, addirittura scompare XD
Pensa che quando l'ho visto in Elisabeth non ho fatto che scuotere il capo ogni volta che compariva. Poveretto, subissato dal talento e dal carisma di Jeoffrey Rush e Cathe Blanchett...
 
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view post Posted on 4/9/2010, 16:34
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CITAZIONE (Nykyo @ 4/9/2010, 17:29)
No :lol:
So che sono anormale ma per me ha una faccia bella però da fessacchiotto e lo trovo talentuoso come un tavolo in quercia e espressivo come un pino grezzo XDDDD
E' più forte di me!
Se poi lo confronto con il fratello è anche peggio, addirittura scompare XD
Pensa che quando l'ho visto in Elisabeth non ho fatto che scuotere il capo ogni volta che compariva. Poveretto, subissato dal talento e dal carisma di Jeoffrey Rush e Cathe Blanchett...

Ok, ok, ho capito, sei irremovibile! :D
 
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Nykyo
view post Posted on 4/9/2010, 16:48




Giusto un filo... ;DDDD
 
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view post Posted on 5/9/2010, 17:18
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Ed ecco un'altra bella notizia da FantasyMagazine! :)


Una serie tv per Sandman

La storia a fumetti di Neil Gaiman arriverà in televisione

L'antropomorfo Sogno e le sue storie presto in un serial televisivo. Tratto dalla famosa opera a fumetti dell'autore britannico Neil Gaiman, "The Sandman" è alle prime fasi di lavorazione.



Warner Bros. TV sta trattando i diritti televisivi dell'opera pubblicata dalla DC Entertainment e ha aperto le trattative con diversi sceneggiatori per curare l'adattamento. In cima alla lista dei papabili compare il nome di Eric Kripke, creatore del network televisivo CW (The CW Television Network) e autore della serie Supernatural.



Sandman narra la storia di Morfeo, Signore dei Sogni, divinità che impersonifica l'universo onirico. Con fantasia e studiati intrecci mitologici, Gaiman ha affiancato al protagonista gli Eterni, un gruppo di fratelli e sorelle: Destino, Morte, Distruzione, Disperazione, Desiderio e Delirio che, come Sogno, rappresentano alcuni degli aspetti dell'esistenza umana.



La serie, pubblicata tra il 1989 e il 1996 ha contribuito a regalare alla Vertigo (etichetta di proprietà della DC) numerosi e prestigiosi riconoscimenti, divenendo un cult del genere horror/fantastico ed entrando nella cultura e nelle preferenze anche di parecchi lettori occasionali di fumetti, non solo fan, soprattutto di genere femminile.



Una versione cinematografica di Sandman era in procinto di essere sviluppata a partire dalla metà degli anni Novanta, con il coinvolgimento di Roger Avary (premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale di Pulp Fiction, nel 1995). Ma di questa versione non se ne fece più nulla: si preferì infatti l'adattamento TV, miglior modo, secondo gli sviluppatori, per rappresentare l'opera di Gaiman.

In un secondo momento si è fatta avanti la DC, aprendo le trattative con HBO, rinomata emittente televisiva statunitense che si occupa principalmente di serie televisive. Tuttavia DC e HBO non hanno mai raggiunto un accordo, bloccando così la produzione di Sandman.



Almeno in queste prime fasi di lavorazione, Neil Gaiman non è stato ufficialmente coinvolto, nonostante diversi colloqui con la produzione, com'era già successo con la stessa HBO. Ma la posizione di Gaiman potrebbe a ogni modo cambiare durante i processi di sviluppo.



Kripke ha espresso discreto interesse ad affrontare l'adattamento, ma cauto riguardo ad alcune scelte, essendo una storia molto complessa e ricca di elementi. Sbloccato il progetto, in cantiere da anni, non resta che aspettare nuovi, interessanti sviluppi.

Autore: Marco Guadalupi - Data: 3 settembre 2010 - Fonte: hollywoodreporter.com
 
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view post Posted on 11/1/2011, 17:02
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Notizia di FantasyMagazine.

Ed ecco che va in onda, per il momento solo negli USA, Camelot!
Vedi notizia precedente!

Una nuova Camelot arriva in tv

Joseph Fiennes e Eva Green nella nuova serie trasmessa da Starz.

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Arthur e Morgana in una scena di Camelot

Il canale americano via cavo Starz sta per lanciare una nuova serie tv basata sulle leggende arturiane: Camelot. Con Jamie Campbell Bower nella parte di Arthur, Joseph Fiennes (FlashForward) nei panni di Merlino e Eva Green (Casino Royale, Le Crociate) nel ruolo di Morgana, la serie arriverà sugli schermi americani a partire dal prossimo 1 aprile.

La storia inizia con l'improvvisa morte di Re Uther e il caos che ne consegue. Mentre il regno rischia di essere travolto dalle lotte intestine alle varie fazioni, Merlino vede un futuro oscuro per Camelot, a meno che a prendere il trono non sia Arthur, il figlio sconosciuto di Uther, cresciuto fino ad allora come un comune popolano. Merlino si assume il compito di consigliere del giovane sovrano ma il pericolo è molto vicino nelle vesti di Morgana, sorellastra di Arthur, pretendente al trono senza scrupoli.

Il 2011 si annuncia un anno interessante per le produzioni televisive fantasy, considerando la messa in onda quasi simultanea di due concorrenti dirette, entrambe su canali via cavo, come Game of Thrones tratto dalla serie di libri di George R.R. Martin, e di Camelot, una co-produzione originale irlandese e canadese.
Alcuni ricorderanno che al momento esiste un'altra serie tv dedicata alla leggenda di Re Artù, Merlin, produzione inglese BBC in onda negli Stati Uniti su SciFy Channel. In una recente intervista ai protagonisti di Merlin, Colin Morgan e Bradley James, interpreti rispettivamente di Merlin e di Arthur, hanno dichiarato di essere molto curiosi della produzione Starz, e di non sentirsi minacciati da un concorrente così diretto. Ormai alla terza stagione, Merlin ha trovato un suo pubblico e un suo stile narrativo che — almeno a giudicare dalle prime immagini — ha un registro completamente diverso da Camelot.
Autore: Chiara Codecà - Data: 11 gennaio 2011
 
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view post Posted on 11/11/2011, 09:17
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E da stasera anche in Italia su Sky, dopo il successo negli USA!

Articolo di FantasyMagazine.

Il trono di spade arriva su Sky

L'adattamento del primo romanzo delle Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin giungerà in televisione stasera.

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L’inverno sta arrivando. No, non è una constatazione metereologica, anche se ormai anche il nostro inverno non è tanto lontano. Ma L’inverno sta arrivando è il motto di Casa Stark, la famiglia protagonista di Il trono di spade, la miniserie in dieci episodi in onda su Sky Cinema 1 da stasera alle 21.10.
Tratta da A Game of Thrones, primo romanzo delle Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin, negli Stati Uniti la serie è stata uno degli eventi della stagione televisiva, e ha consentito a uno dei suoi interpreti, Peter Dinklage, di vincere un Emmy come miglior attore non protagonista in un’opera drammatica.
A questo premio si sommano un altro Emmy per la miglior sigla d’apertura, un premio dall’Associazione critici televisivi per il miglior programma nuovo, quattro Tubey Award per la miglior serie nuova, il miglior cast, la svolta più inaspettata nella trama e la miglior morte sullo schermo, un EWwy a Emilia Clarke/Daenerys Targaryen come miglior attrice drammatica e tre Scream Awards come miglior show televisivo e agli attori Peter Dinklage ed Emilia Clarke, oltre a innumerevoli nomination per alcuni specifici episodi, per la sceneggiatura, per gli effetti speciali e per gli attori Sean Bean, Lena Headey, Isaac Hempstead-Wright e Maisie Williams.


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Simon Armstrong

Non che tutti siano stato concordi nel definire la serie un capolavoro. Salman Rushdie l’ha definita spazzatura, anche se molto affascinante, a causa della presenza di scene violente o di sesso. Ancora peggio era riuscita a scrivere lo scorso aprile Ginia Bellafante sul New York Times, affermando che le scene di sesso (comunque presenti nei romanzi e perfettamente funzionali alla trama, anche se aumentate dal media televisivo) erano state inserite altrimenti nessuna donna avrebbe avuto il minimo motivo per guardare la serie. In risposta all’articolo il New York Times si era visto sommergere da un tal numero di mail di fan indignate da essere costretto a chiudere la sezione dedicata ai commenti.
Al di là di questi due pareri, nella maggior parte dei casi gli spettatori hanno apprezzato ciò che hanno visto, come dimostrato dal fatto che tutti i romanzi delle Cronache del ghiaccio e del fuoco hanno subito una notevole impennata nelle vendite proprio in coincidenza con la messa in onda della serie televisiva.


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John Stahl

Intanto proseguono le attività relative alla seconda stagione, che sarà trasmessa negli Stati Uniti la prossima primavera. Le riprese stanno andando avanti in Croazia, a Belfast e in Groenlandia. Intanto la produzione ha comunicato l’ingresso nel cast di alcuni nuovi attori.
Simon Armstrong interpreta Qhorin il Monco, un Guardiano della Notte proveniente dalla Torre delle Ombre quasi completamente privo della mano destra a causa di un colpo d’ascia di un Bruto. Questo però non gli ha impedito di rimanere un combattente mortalmente letale, visto che è riuscito a imparare a maneggiare la spada con altrettanta abilità con la mano sinistra. Simon è un attore esperto, già comparso in numerose serie televisive quali Holby City, Doctors e Casualty.
Tony Way interpreta Ser Dontos Hollard, un cavaliere di Approdo del re noto per la sua mancanza di sobrietà. Way è un attore e scrittore inglese.
Nicholas Blane interpreta un personaggio definito dalla produzione il “re delle spezie”, anche se nei romanzi non esiste nessuno chiamato in questo modo. Si tratta di uno dei mercanti che controlla la Gilda delle spezie di Qarth, ai cui ordini si trova anche una flotta di notevoli dimensioni. Blane ha già lavorato in Harry Potter e l’Ordine della Fenice e The Tudors.
John Stahl è Rickard Karstark, lord di Karhold e uno degli alfieri di Casa Stark. Nella prima stagione il ruolo di Rickard è stato ricoperto da una comparsa, ma visto che in questa stagione la sua importanza cresce per la parte è stato fatto un nuovo casting. Scozzese, Stahl ha già lavorato in Holby City, Doctors e Being Human.

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Rose Leslie

Rose Leslie è Ygritte, la fanciulla dei Bruti “baciata dal fuoco” per via dei suoi capelli rossi. La ventiquattrenne Leslie ha preso parte alla prima stagione di Downtown Abbey.


Se questi nomi vi sembrano tanti e vi state chiedendo come sia possibile riconoscere tutti i personaggi significa che non avete ancora letto i romanzi. Per chi fatica a orientarsi in un mondo dove nulla è ciò che sembra a prima vista, gli intrighi sono all’ordine del giorno e gli eventi del passato sono fondamentali per delineare il cammino futuro, noi abbiamo preparato una breve guida sulla situazione del continente di Westeros nel momento in cui Le cronache del ghiaccio e del fuoco hanno inizio. Buona visione.

CITAZIONE
Il trono di spade
di Martina Frammartino - Le Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin arrivano sugli schermi di Sky. Il gioco del trono inizia, ma l'inizio del gioco si può far risalire alla storia passata del continente di Westeros.

Leggi l'articolo

Autore: Martina Frammartino - Data: 11 novembre 2011 - Fonte: tv.nytimes.com - www.tor.com - www.haaretz.com - winter-is-coming.net
 
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view post Posted on 23/1/2012, 07:34
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Da FantasyMagazine, il punto e un approfondimento sulle serie fantasy che verranno trasmesse in tv nella prossima stazione.

Stagione tv 2011-2012: Il punto sulle serie tv fantastiche

Il Trono di Spade, Grimm, Once Upon a Time, Supernatural, Fringe, ecc.

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La locandina di Grimm

La stagione televisiva americana iniziata lo scorso settembre prometteva bene per gli appassionati di serie tv fantasy e fantastiche, e per una volta non ha deluso. Il fantastico ha trovato spazio non solo nei canali via cavo (vedi Il Trono di Spade, Camelot), che per loro natura hanno nicchie di pubblico verticali e ben definite e propongono più facilmente produzioni di genere, ma anche sui grandi network nazionali (vedi Grimm e Once Upon a Time), che invece cercano i massimi ascolti possibili con produzioni che possano attirare fasce di pubblico diverse.Ora che abbiamo passato la boa di metà stagione è tempo di fare il punto della situazione e vedere cosa ha avuto successo e cosa rischia di non essere rinnovato per il 2012-2013.

Per dare un’idea del contesto del mercato televisivo americano va fatta una premessa: la serie tv oggi in assoluto più vista in America, la gallina dalle uova d’oro della fiction seriale americana, è NCIS, che ha raggiunto e superato i 20 milioni di spettatori. E’ a questo tipo di risultati che tutti i network aspirano, ma numeri alla mano la strada per arrivarci non passa né dal fantastico né dalla fantascienza ma da produzioni che possano attirare un pubblico trasversale. Nel caso specifico, NCIS è un prodotto professionale, ben fatto, con una certa rassicurante ripetitività in termini di situazioni e personaggi. Il risultato è una serie gradevole per un pubblico molto ampio, da cui la chiave del suo successo negli ascolti.

Tenendo presente questi numeri, nel fantastico il successo dell’anno è sicuramente Once Upon a Time, che ha raggiunto i 10 milioni di spettatori, risultato insperato anche dalla stessa ABC. L’unica critica sollevata da alcuni è stata l’estrema linearità del canovaccio di partenza della serie: in caso di successo, come costruirci sopra una storia articolabile in più stagioni? Una risposta potrebbe essere modificare sostanzialmente la storia in corso d’opera, un trucco difficile da fare senza perdere in ascolti, perché di solito gli spettatori originali che hanno seguito lo show dal pilot non amano che gli si cambi direzione in corsa. Potrebbe essere fattibile, però, considerando che è già stato fatto con successo in Lost, che partiva come una serie d’azione, thriller e mistery su un disastro aereo, e ha finito con l’essere una serie fantasy sull’esplorazione delle debolezze e delle risorse dell’umano spirito. (Per gli estimatori: per altri invece Lost è il miglior bluff della storia della tv, ma questa è un’altra storia, e la racconteremo altrove). Per inciso, i creatori di Once, Edward Kitsis e Adam Horowitz, erano tra gli sceneggiatori di Lost.


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Il Trono di Spade

In termini di critica invece il vincitore del 2011 è sicuramente Il Trono di Spade, serie estremamente fedele ai libri di George R.R. Martin da cui ha origine. Ha toccato ascolti altissimi per HBO, dimostrando, finalmente, che si può fare un fantasy adulto, complesso, articolato e moralmente ambiguo. La seconda stagione è già in produzione. Anche Camelot, andata in onda in primavera su Starz, ha avuto un buon riscontro di pubblico, ma è stato comunque cancellato per non meglio specificati “problemi di produzione”, che probabilmente si riferiscono alla gestione del cast e ai costi di realizzazione (7 milioni di dollari per episodio).

Merita di essere incluso anche The Walking Dead (su AMC,) partito nel 2010, che ha aperto il secondo anno con un enorme successo di pubblico: 7.26 milioni di persone, nuovo record di ascolti della storia della televisione via cavo. Lo show è stato immediatamente confermato per una terza stagione e ha tranquillizzato chi si domandava come sarebbe proseguita la serie dopo il licenziamento del suo creatore, Frank Darabont, già regista de Le Ali della Libertà e de Il Miglio Verde. Una fetta di pubblico e appassionati temeva un calo di qualità che, per ora almeno, non si è visto.



Grimm invece è quello che in America chiamerebbero il “black horse” della situazione, ovvero lo sfidante che potrebbe rubare la scena a sorpresa. La serie è partita in sordina ma di settimana in settimana ha guadagnato più pubblico, curva che è diventata negativa proprio poco prima della pausa natalizia. Al suo ritorno sugli schermi a gennaio Grimm ha continuato a perdere ascolti, toccando i 4.62 milioni di spettatori. Se i numeri continueranno a calare la sopravvivenza della serie sarà in forse. Un peccato, perché Grimm sembra aver trovato un buon equilibrio tra fantasy, horror e realismo grazie soprattutto alla direzione sicura di Jim Kouf e David Greenwalt, già produttori rispettivamente di Angel e Buffy: The Vampire Slayer. E la parentela con le serie di Josh Wheadon si sente, nelle atmosfere e nei toni delle storie, e soprattutto nell’ambiguità morale dei personaggi, in particolare di Eddie, il Lupo Cattivo (Silas Weir Mitchell), che non a caso ruba sistematicamente la scena al protagonista.


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I fratelli Winchester di Supernatural.

Il destino di Grimm sarà deciso in parte dalla lotta spietata per gli ascolti contro Supernatural (su CW) e Fringe (su FOX), concorrenti diretti anche perché entrambi in onda su network in chiaro. Le tre serie vanno in onda in contemporanea il venerdì sera, noto in America come il “death slot”, ovvero la “fascia televisiva della morte” delle serie tv. La ragione del nomignolo? Il venerdì sera i giovani escono e registrano le serie preferite per guardarsele poi con calma: risultato, audience bassissimo, e una lotta all’arma bianca per conquistare fino all’ultimo spettatore disponibile. Facciamo un esempio mirato: a metà novembre, nella stessa settimana di programmazione, Supernatural è stato visto da 1.52 milioni di spettatori, Fringe ha raggiunto i 2.87 milioni e Grimm ha toccato i 5.44 milioni. E non è un caso isolato: sin dal pilot Grimm ha superato di almeno un milione di spettatore a serata Fringe, il quale a sua volta non è mai stato raggiunto da Supernatural, eterno terzo classificato. Tendenza confermata al ritorno dopo la pausa di Natale, ma che mostra il calo di Grimm: il 14 gennaio Supernatural ha avuto 1.55 milioni di spettatori, Fringe 2.89, e Grimm i già citati 4.62.

Dati alla mano gli ascolti peggiori sono di Supernatural, eppure potrebbe essere Fringe ad avere la peggio perché CW, che trasmette Supernatural, è un network molto giovane e ancora di dimensioni ridotte, che può sopravvivere con ascolti impensabili per colossi come FOX o ABC. Inoltre pesano anche ragioni di politica imprenditoriale: FOX è un network che normalmente pretende ben altri riscontri di audience e che in passato ha chiuso Dollhouse (in onda sempre il venerdì) senza tanti scrupoli. Il motivo principale per cui Fringe è ancora in onda è che la casa di produzione dietro allo show, Warner, ha accettato un accordo molto vantaggioso per FOX lo scorso anno. E’ improbabile però che la cosa si ripeta per il 2013. Restiamo a vedere sperando di sbagliarci, visto che Fringe è sicuramente una delle storie più ambizione e originali degli ultimi anni.
A maggio si chiuderà la stagione 2012, e allora sapremo cosa ritroveremo in autunno sui nostri schermi; sarà interessante vedere quali produzioni vinceranno sulla concorrenza e se gli ascolti confermeranno che il fantastico seriale in tv è qui per restare.


Autore: Chiara Codecà - Data: 23 gennaio 2012
 
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view post Posted on 7/10/2012, 10:26
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Ho visto la prima serie in inglese e ora la sto riguardando su Rai2 il mercoledì sera! Che bellina!!! ^_^

Articolo di FantasyMagazine

Once upon a time, la magia sta arrivando!

E' andata in onda oltre oceano la prima puntata della seconda stagione del serial fantastico della ABC.

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Il cast della prima stagione di C'era una volta

Al via la seconda stagione di Once upon a time, il telefilm fantastico ambientato nel piccolo paesino di Storybrooke, Maine. La prima puntata della nuova serie è stata trasmessa negli Stati Uniti domenica 30 settembre.

Andata per la prima volta in onda sulla ABC a ottobre 2011 e subito trasmessa in Italia da Fox, C'era una volta segue le avventure dei più popolari personaggi delle fiabe, che colpiti da una maledizione della matrigna cattiva di Biancaneve, si ritrovano a vivere nel mondo moderno in un infinito presente confinati entro i limiti di una piccola cittadina di provincia.
Dimentichi della loro vita precedente, Biancaneve (Ginnifer Goodwin)e il suo principe (Joshua Dallas), vivono una vita separata; Cappuccetto Rosso (Meghan Ory) e la nonna gestiscono un piccolo caffé mentre il Grillo Parlante si è trasformato in un terapista e il Guardiacaccia è stato nominato sceriffo.
L'inizio della fine del regime imposto dal sindaco Regina (Lana Parrilla) sta tutto in un libro delle fiabe, un libro davvero speciale custodito da Henry (Jared S. Gilmore), suo figlio adottivo. Fuggito da Storybrooke alla ricerca di sua madre naturale Henry spiega a Emma (Jennifer Morrison) che solo lei, la figlia di Biancaneve, può spezzare la maledizione della matrigna.
Emma si trasferisce a Storybrooke per essere più vicina al figlio, ma la sua permanenza è fortemente osteggiata da Regina
Attenzione da questo momento possibili spoiler.

Tra colpi bassi, macchinazioni e con l'intervento di Mister Gold, alias Tremotino (Roberl Carlyle), lo scontro tra Emma e Regina coinvolge l'intera popolazione fino a quando, finalmente, la maledizione viene spezzata.
Tutti gli abitanti di Storybrooke finalmente ricordano la verità, ma la vittoria di Emma è di breve durata: una minacciosa nuvola si allunga sulla città.
Così si concludeva la prima stagione di Once Upon a Time e da qui è ripresa la narrazione in questa seconda serie.

Intervistati prima della messa in onda dell'episodio 2.01 i creatori e produttori dello show, Edward Kitsis e Adam Horowitz, hanno assicurato che nulla sarà più lo stesso per i personaggi delle fiabe.

"Come potete escludere che la nuvola non trasformi tutto e tutti in enormi marshmallows?" Ha chiesto Kitsis ai giornalisti di blastr.com

"Una cosa che possiamo garantire, è che la magia sta arrivando a Storybrooke. Penso che questo ci aiuterà ad aprire e capire di più il mondo di Storybrooke."

"Stiamo cercando di portare lo show verso nuove tematiche, rimanendo però fedeli allo spirito di quanto fatto nella prima stagione." Ha continuato Horowitz.
"Per esempio: nella prima stagione abbiamo detto di come la magia abbia un prezzo; questa volta vedremo se questo prezzo è diverso nel nostro mondo. Cosa significa avere la magia nel nostro mondo?"

La magia avrà sicuramente effetto sui personaggi, soprattutto su Emma che sarà costretta a fronteggiare una cosa che credeva impossibile e impensabile.
Gli abitanti della foresta incantata torneranno a qualcosa che conoscono bene ma Emma come gestirà la situazione? Come riuscirà a rapportarsi con i genitori che sembrano suoi coetanei, con una madre che è stata fino a ora sua coinquilina? Come si evolveranno i rapporti con suo figlio e con Regina?
E gli altri abitanti di Storybrooke? All'improvviso ricordano la loro vita precedente e devono convivere con il fatto di aver vissuto per 28 anni vite completamente diverse in un mondo alieno.
E' su questi conflitti che si svilupperà la storia in cui troveranno il loro spazio altri personaggi del mondo fantastico, quali Capitan Uncino, la Bella addormentata, Ser Lancillotto e Mulan.
"Siamo davvero felici di averli introdotti," ha concluso Horowitz. "Ci sono molti nuovi personaggi che incontrerete subito all'inizio della seconda stagione."

Un'anteprima della nuova serie di Once upon a time è stata trasmessa giovedì 4 ottobre nell'ambito del Roma Fiction Fest.



Autore: Simona Ricci - Data: 2 ottobre 2012
 
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Articolo di Portus

Labyrinth con Tom Felton: la recensione

Grazie all’opportunità concessaci dal Roma FictionFest, abbiamo potuto visionare in anteprima il primo episodio della mini-serie in due puntate ‘Labyrinth‘, imponente co-produzione europea tratta dall’omonimo romanzo della scrittrice inglese Kate Mosse.

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Ecco la recensione a cura della nostra reporter Elisa:

Siamo nel 2005, Francia pirenaica. Alice, una giovane ‘archeologa per caso’, ritrova durante una campagna di scavi un anello recante l’incisione di un labirinto. La scoperta scatena nella ragazza una serie di visioni incentrate sulla crociata albigese contro la setta eretica dei Catari e sull’assedio della città fortezza di Carcassonne (1209). Da questo momento in poi i due piani storici corrono paralleli intrecciandosi nei punti nodali della trama: la vera natura del Graal (ossia il sapere contenuto all’interno di 3 libri sacri: il libro dei numeri, delle parole e delle… pozioni), i guardiani della sua conoscenza, le forze del male che tentano di impossessarsene. Tra intrighi, omicidi, tradimenti e giochi di potere Alice ed il suo alter ego medievale, Alais Du Mas, dovranno dipanare l’intricata matassa di un segreto millenario.

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Sulla scia del successo planetario del Codice Da Vinci, il tema della natura e della ricerca del Graal ha saturato la produzione saggistica e cinematografica dell’ultimo decennio. In tanti di questi lavori elementi storici si intrecciano ad elementi esoterici, sfociando spesso in un genere ibrido che potremmo definire ‘fantastory’. Labyrinth non sfugge ai cliché del filone, anche se a onor del vero la mancata visione della seconda parte non può che sospendere il giudizio definitivo. Ma è l’impronta etica, onesta e storicamente fondata, che distingue questa mini-serie dalla cacofonia del genere.

Il vero potere del Graal è infatti la tolleranza. Ed il messaggio di tolleranza della diversità – diversità di credo, diversità di idee – è incarnato prepotentemente dalla figura storica del Visconte Raimondo Ruggero di Trencavel, interpretato da un carismatico Tom Felton. Trencavel non solo promosse la convivenza pacifica dei suoi sudditi, indipendentemente dal loro credo religioso, ma difese fino all’estremo sacrificio questo ideale di pietas e civiltà. Un Artù in salsa occitana, uno ‘Stupor Mundi’ di Linguadoca. C’è una scena, in particolare, che i fan della stella nascente del cinema inglese non potranno dimenticare. È l’emozionante discorso alle truppe, prima del disperato raid contro i crociati assedianti, guidati da Simone di Montfort: “Combattiamo per la difesa della nostra città. Combattiamo per la difesa delle nostre tradizioni. NOI. COMBATTIAMO!”.

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Il cast è sicuramente uno degli elementi di forza della serie. Da una delle colonne portanti del cinema mondiale, Sir John Hurt, alla bellissima Jessica Brown Findley, già vista in Downton Abbey, passando per il tenebroso cappellaio matto di Once Upon a Time, Sebastian Stan. Un po’ sopra le righe invece Claudia Gerini, ma è probabile che la bidimensionalità del suo personaggio, la ‘cattiva senza se e senza ma’ Marie-Cecile, non lasciasse grandi spazi interpretativi.

Pregevole anche fotografia e tecnica di ripresa. Le scene di battaglia sono una goduria per l’occhio, con un uso sapiente dello slow motion a la Guy Ritchie. Il tutto accompagnato da locations mozzafiato (da Carcassonne a Montségur) e da un imponente dispiego di risorse produttive. Elementi tutt’altro che scontati per una produzione orfana di capitali americani ed indirizzata ad un target televisivo.
Attendiamo con il fiato sospeso la seconda ed ultima parte delle mini-serie. E nel frattempo… WE. FIGHT!


Qui di seguito vi proponiamo il full trailer. La serie andrà in onda nel Regno Unito in primavera, e in Italia probabilmente sarà trasmessa su Sky.

 
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31 replies since 14/5/2010, 10:34   328 views
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