Famiglia "Naegeli"Nel dialetto svizzero tedesco la parola "Naegeli" significa chiodino. Questo è anche un popolare cognome, e fra i signori "Naegeli" famosi, ce n'è uno che tardi anni '70-inizio '80 anonimamente realizzava dei graffiti a Zurigo.
Questi disegni rappresentavano un omino-linea in diverse posizioni, e quando il mattino dopo la realizzazione venivano scoperti, provocavano sempre molte reazioni negative, scandalo e naturalmente sempre anche una denuncia.
Allora il giovane artista alternativo era visto come delinquente (condannato addirittura a nove mesi di prigione), mentre ora i suoi graffiti sono addirittura classificati come arte e sottostanti alla protezione dei beni culturali! Chi ha la fortuna di averne uno sul muro di casa se ne vanta e magari lo protegge anche con un vetro o del plexiglas...
Le similitudini con le nuove creazioni di casa "Pai Mei - Dama Argon" ci sono: semplicita' delle forme, essenzialita' e probabilmente il fatto che ora i nostri portacandele vengano visti come scarti di metallo, e (si spera
) magari fra qualche anno come capolavori di industrial-art
I "piedi" sono delle "fette" di profilato d'acciaio INP 120, cioè abbiamo affettato un resto di una di quelle travi in metallo che vengono utilizzate anche per costruire case e capannoni, tettoie... e hanno la "forma di H". La candela appoggia su un pezo di lamiera e un mini spinotto.
Eccoli alcuni minuti dopo la loro nascita, paiono quasi un presepio:
Qui sono gia' pronti per l'uso:
E come curiosita' eccovi anche un vero "Naegeli":