Il Club della Biblioteca di Hogwarts

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Aliseia
view post Posted on 27/11/2010, 14:09 by: Aliseia




CITAZIONE (Nykyo @ 26/11/2010, 00:05) 
La cosa che più spicca ai miei occhi è che Harry legge N-vbl e pensa: Ah, non verbale, e io non sono granché con questo tipo di incantesimi, quell'odioso di Piton non fa che ripetermelo... ma magari imparo dal libro, il Principe sì che è utile, da lui sì che apprendo, ho imparato più da lui in un mese che da Piton in sei anni.
Ora questo fa riflettere... sul rapporto un po' a paraocchi reciproco che c'è sempre stato tra quei due, sul fatto che imparare dipende anche da chi e da come ti porgono l'insegnamento, sul particolare che poi in realtà Harry ha sempre fatto tesoro degli insegnamenti di Severus più di quanto creda, anche senza Principe. E poi è deliziosamente ironico.

Sì, qui la "strega" è davvero sottile.
Stavo pensando cose simili riguardo alla mia pagina, che è sempre da DH.

Eccola qua. Pagina 640.
Ho barato ancora.
O meglio...
Andando avanti mi scopro sempre un po' più Serpeverde.
Noi non bariamo.
Non trasgrediamo nemmeno.
Noi, ehm... interpretiamo, piuttosto. ;)

Io mi fermo solo se leggo Piton.

Harry sta andando a morire, e incrocia Ginny che sta soccorrendo una ragazzina, e che non può vederlo.
La bambina dice più o meno (perdonate le imprecisioni, ora non ho il libro sotto mano) : "Voglio smettere di combattere, voglio tornare a casa".
Harry pensa che anche lui vorrebbe qualcuno che lo fermasse, per riportarlo a casa. E poi arriva una breve sequenza di frasi, di quelle che spezzano il cuore: "Ma era a casa. Hogwarts era la prima e la migliore casa che avesse conosciuto. Lui e Voldemort e Piton, i ragazzi abbandonati, avevano tutti trovato una casa lì..."
E' uno di quei passaggi per cui posso perdonare tante cose.
Nel novero dei ragazzi abbandonati non entra neanche Sirius, sebbene la famiglia lo abbia davvero rifiutato. Ma Sirius ha trovato casa nei Malandrini.
Harry, come Voldemort e come Piton, ha trovato la sua casa in Hogwarts.
Harry adesso può capire Piton.
Nel momento in cui rinuncia alla lotta a viso aperto, in cui rinuncia a fermarsi per consolare Ginny, e armato di "un altro tipo di coraggio" va incontro a una morte che potrebbe essere ingloriosa.
E' il momento in cui Harry riconosce che esistono anche eroi silenziosi.
Ginny, da vera Grifondoro, conforta la bambina.
Le offre calore e comprensione. Dialoga con lei, è presente. Harry deve stringere i denti senza farsi vedere.
Non ho mai pensato, in tempi recenti, che Harry avesse davvero un lato Serpeverde. Lo pensai all'epoca del primo libro, e mi sembrò una sfida molto interessante. Poi la Rowling mi rovinò tutto, con quella storia degli Horcrux e la compresenza di Voldemort nell'anima di Harry.
Ora però penso che qualcosa di Serpeverde, la parte migliore di un Serpeverde, Harry l'abbia acquisita in seguito.
Proprio da Piton, e come per osmosi, senza bisogno di parole o di atti ufficiali.
Così come aveva acquisito incantesimi e altri insegnamenti di vita.

Un'altra osservazione, molto opinabile.
Vedere Harry che si ferma, non visto, a guardare Ginny, mi ha ricordato il giovane Snivellus che spiava Lily.

Forse lui, Severus, la spiò anche negli ultimi giorni, come raccontano tante ff, quando seppe che Voldemort l'aveva condannata.
Lei usciva per fare qualcosa, e poi all'improvviso si fermava.
Forse anche il cuore di lui si fermava, allora, solo per un attimo.
"Lei sa che sono qui?"

Ma tutto questo è solo un sogno, romantico e fazioso.
Ve l'ho detto: sono un po' Serpeverde... ;)

Edited by Aliseia - 27/11/2010, 14:33
 
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