Il Club della Biblioteca di Hogwarts

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the bride1
view post Posted on 7/12/2010, 23:13 by: the bride1




CITAZIONE (Aliseia @ 5/12/2010, 15:44) 
Ma voglio credere che anche gli insulti non siano casuali.
La “mostruosità” per Remus.
Il senso del gruppo (“si dichiara d’accordo con il signor Lunastorta”) e il disprezzo per James.
La provocazione per Sirius (lui lo sa che Severus non è un idiota, lo ammette persino, nel libro successivo).
L’insulto gratuito, basato sull’aspetto fisico, per Peter (non gli pare vero di lasciare ad un altro il triste ruolo di “sfigato”).

In effetti, meravigliosamente perfida.
Anche a me il "Prigioniero" non mi ha mai ispirato tanto. Certo, forse in termini di intreccio, di storia, di sviluppo narrativo è il più riuscito in assoluto ma ci sono due o tre cosucce, guarda caso proprio su Snape, che proprio non mi vanno giù. La mappa, certo, acutamente stronza. Il molliccio di Neville, e vabbè. Le capocciate all'uscita dal Platano Picchiatore... quelle mi sono in assoluto le più imperdonabili :angry: :angry:


CITAZIONE (Astry @ 7/12/2010, 21:31) 
Un maestro di “dolore” un maestro di “amore”.

Potrei scrivere giorni interni su queste 4 stupende paroline.
Perchè Severus è così bravo in occlumanzia? La questione del cuore sul bavero, certo. Ma non solo. Qui, con queste 4 paroline che hai magicamente riportato alla memoria si apre in effetti un mondo nuovo, una nuova dimensione per osservare questa peculiarità di Severus.

Dolore può essere sinonimo d'amore? Meglio, il dolore può essere una declinazione dell'amore, tanto efficace da rendere inattaccabile il cuore e la mente dell'uomo alle aggressioni del male, della cupidigia, della distruzione?

Il rapporto fra Snape e il controllo delle emozioni, lo sappiamo, è quanto meno ambivalente. Severus è padrone di sè nella stessa misura in cui va in escandescenza, è capace di dominare il suo cuore con la stessa forza con cui promette always. Esiste una parte di sè (infantile? irascibile? ferita?) che sfugge la ferreo controllo che, nella totalità dei casi, riesce ad imporre a se stesso. Per cui, alla fine, non è solo il dominio di sè che rende Severus inattaccabile. Al contrario. Proprio la sua vulnerabilità, il suo aver patito, il suo continuo patire a renderlo inconciliabile con la mente e l'anima serpentina del male in persona.

Trovo che questo, minuscolo, passaggio sia davvero pieno di poesia. E pieno, evidentemente, di grandi verità. Chi di noi non ha provato a nascondere il cuore, nel tentativo disperato di non dover mai più essere vulnerabile? Chi di noi non ha detto basta alle emozioni tumultuose, che ti mandano in confusione il cervello, il cuore, l'anima e il corpo e che ti lasciano sconfitta in tutta la tua persona?

Ecco, il "maestro", come dice Astry, ci insegna che non basta sapersi dominare per non subire e non soffrire più. Ci insegna, il nostro "maestro", che solo il dolore ci dà la forza di non essere più dominati da altri, penetrati da altri, comandati e dileggiati da altri. Che solo il dolore ci rende padroni del nostro stesso cuore.
 
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49 replies since 7/11/2010, 14:52   360 views
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