Il Club della Biblioteca di Hogwarts

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Aliseia
view post Posted on 8/12/2010, 14:11 by: Aliseia




CITAZIONE (Mixky @ 7/12/2010, 15:42) 
Mi piace da matti il ragionamento sulla mappa e sui malandrini. Personalmente... vabbè... dai non farmelo dire ;) Sai quale di questi fa breccia nel mio cuore. ;)

Ho dei forti sospetti... :wub:


CITAZIONE (Astry @ 7/12/2010, 21:31) 
Harry qui ripensa alle lezioni di Piton, ma in modo finalmente nuovo. Chiudere la mente era qualcosa che doveva apprendere da Piton, qualcosa che Piton sapeva fare e soprattutto poteva fare perché provava dolore. Sembra quasi che Harry non voglia ammetterlo chiaramente, ma in questo momento e ancora prima di conoscere i ricordi del Principe, lui comprende Piton. Silente lo avrebbe chiamato “amore” certo, era così che aveva sempre definito il potere di Harry, qualcosa che Voldemort non poteva capire, qualcosa che Harry gia possedeva, eppure è proprio da Piton che Silente gli chiede di imparare ad usarlo, dall’ultima persona che secondo Harry avrebbe dotuto provare un simile sentimento. Lui era il Mangiamorte, il traditore, l’assassino.
Eppure mentre soffre per Dobby, Harry non pensa a Piton in queste vesti, ma solo come l’uomo che Silente gli aveva dato come maestro. Un maestro di “dolore” un maestro di “amore”. E’ come se, per un momento, il cuore di Harry avesse visto quello che più tardi gli sarà rivelato da Piton stesso.

Quoto ogni parola :wub:

CITAZIONE (the bride1 @ 7/12/2010, 23:13) 
CITAZIONE (Astry @ 7/12/2010, 21:31) 
Un maestro di “dolore” un maestro di “amore”.

Potrei scrivere giorni interni su queste 4 stupende paroline.
Perchè Severus è così bravo in occlumanzia? La questione del cuore sul bavero, certo. Ma non solo. Qui, con queste 4 paroline che hai magicamente riportato alla memoria si apre in effetti un mondo nuovo, una nuova dimensione per osservare questa peculiarità di Severus.

Dolore può essere sinonimo d'amore? Meglio, il dolore può essere una declinazione dell'amore, tanto efficace da rendere inattaccabile il cuore e la mente dell'uomo alle aggressioni del male, della cupidigia, della distruzione?

Il rapporto fra Snape e il controllo delle emozioni, lo sappiamo, è quanto meno ambivalente. Severus è padrone di sè nella stessa misura in cui va in escandescenza, è capace di dominare il suo cuore con la stessa forza con cui promette always. Esiste una parte di sè (infantile? irascibile? ferita?) che sfugge la ferreo controllo che, nella totalità dei casi, riesce ad imporre a se stesso. Per cui, alla fine, non è solo il dominio di sè che rende Severus inattaccabile. Al contrario. Proprio la sua vulnerabilità, il suo aver patito, il suo continuo patire a renderlo inconciliabile con la mente e l'anima serpentina del male in persona.

Trovo che questo, minuscolo, passaggio sia davvero pieno di poesia. E pieno, evidentemente, di grandi verità. Chi di noi non ha provato a nascondere il cuore, nel tentativo disperato di non dover mai più essere vulnerabile? Chi di noi non ha detto basta alle emozioni tumultuose, che ti mandano in confusione il cervello, il cuore, l'anima e il corpo e che ti lasciano sconfitta in tutta la tua persona?

Ecco, il "maestro", come dice Astry, ci insegna che non basta sapersi dominare per non subire e non soffrire più. Ci insegna, il nostro "maestro", che solo il dolore ci dà la forza di non essere più dominati da altri, penetrati da altri, comandati e dileggiati da altri. Che solo il dolore ci rende padroni del nostro stesso cuore.

Ecco, quattro stupende parole di Astry, la meravigliosa spiegazione di Bri, e per una volta io resto proprio a corto di commenti, e non è un male.
Solo questo: grazie, ragazze :wub: :wub:
 
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49 replies since 7/11/2010, 14:52   360 views
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