Il Club della Biblioteca di Hogwarts

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Nykyo
view post Posted on 18/11/2010, 15:37




Ecco anche il mio contributo.
Ho tirato giù dallo scaffale il Calice di Fuoco e il Principe Mezzo Sangue e ho aperto il primo a caso.
Mi sono ritrovata davanti la seguente scena (una più emblematica non potevo beccarla nemmeno cercandola): Pranzo in sala grande, i ragazzi stanno mangiando e Nick Quasisenzatesta sta raccontando loro di aver fatto un'incursione notturna in cucina, per fare cose da spettro.
Ron gli domanda che tipo di cose e il fantasma replica: le solite cose da spettro, urlare, spostare e far volare e cadere oggetti, allagare tutto di minestra, spaventare gli elfi domestici.
Hermione sbianca e lascia cadere tutto quel che ha nel piatto.
"Ci sono elfi domestici qui? Qui a Hogwarts? Non ne ho mai visto uno!"
E' questo il bello di un elfo domestico - le dice Nick -che non ti accorgi che c'è.
E lei impietrita: "Ma vengono pagati? Hanno le vacanze, vero? E... i permessi per malattia, la pensione, e il resto?"
No - a Nick quasi casca la famosa testa dal ridere - certo che no, non vogliono nulla di tutto questo gli elfi domestici.

Bene, a me gli elfi domestici della Rowling sono sempre stati antipatici e non mi hanno mai fatto tenerezza, ma in fondo trovo bello che in un libro che i miei figli leggeranno ci sia qualcosa che porta alla seguente riflessione: Tante delle comodità che godo ogni giorno derivano dalla fatica di persone di cui ignoro anche solo l'esistenza e a cui invece dovrei essere grato.
Anche a prescindere dalla più lampante e forse importante simbologia che richiama il discorso dello sfruttamento del lavoro, dei popoli meno agiati e dell'immigrazione, sarei felice se a mio figlio un domani passasse il concetto espresso poco fa.

E per la prima volta mi sono anche resa conto di quanto per Hermione che è nata Babbana in un paese agiato e in una famiglia borghese di buon livello economico e sociale sia inconcepibile rispetto a Ron (che infatti non la capisce) che agli elfi non vada anche la pensione e il TFR.


Il pezzetto del Principe che mi è toccato in sorte è quello immediatamente precedente alla visione da parte di Harry degli ultimi due ricordi su Tom Riddle.
E' Silente che li introduce con una constatazione: Voldemort è così "isolato" che dopo questi due ricordi non è possibile rintracciare niente altro da versare nel pensatoio. Nessuno è più stato abbastanza vicino a Voldemort per avere suoi ricordi, dopo che Riddle ha iniziato a creare Horcrux. Nessuno o almeno nessuno che sia vissuto abbastanza da consegnare validi ricordi ad un pensatoio.

Emblematico anche questo.
Triste a suo modo e terribile. Una delle tante facce della solitudine. Quella più gelida. Forse la peggiore perché è quella che crede di potersi compiacere di se stessa.

Ora vediamo cosa mi toccherà giovedì prossimo. Ma è divertente. Non ricordavo più fino a che punto è bella l'atmosfera del mondo di HP. Non dico i personaggi, le idee o la trama, ma proprio il mero sapore di una certa atmosfera.
Davvero un bel modo di ricordarmelo.
 
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the bride1
view post Posted on 19/11/2010, 17:54




Ho barato anch'io. Ma solo un po'...
L'idea di aprire a caso i libri per gustare quell'atmosfera del mondo di HP di cui parla Nykyo, mi è venuta un mesetto fa quando, per celebrare a mio modo Halloween, sono andata a recuperare tutte le pagine che parlavano del gran banchetto nella Sala Grande. Per il club, perciò, propongo questo stralcio dal primo libro, al capitolo 10.
“Un migliaio di pipistrelli si staccò in volo dalle pareti e dal soffitto mentre un altro migliaio sorvolò i tavoli in bassi stormi neri, facendo tremolare le candele dentro le zucche”. Poi entra il mostro di montagna ed è tutta un'altra storia.
C'è da dire che in certe situazioni e per certe descrizioni la Rowling sa il fatto suo.
Rileggendo queste pagine, mi sono accorta di quanto distanti siano dal dolore, dalla partecipazione e dal coinvolgimento degli ultimi libri.
La Rowling aveva davvero in mente di creare una saga che crescesse – contenutisticamente, moralmente, ideologicamente, persino – con i suoi lettori? Oppure è andata un po'...a naso? Per me resterà sempre un mistero.
Di sicuro, rileggendo queste pagine, mi accorgo che, in generale, nonostante la mia folle predilezione per altri libri della saga, le pagine del primo e del secondo libro, alcune descrizioni del Prigioniero e del Calice sono le più riuscite in assoluto: un giusto e inaspettato mix fra fantasy puro e letteratura per l'infanzia, una letteratura gotica riletta in chiave comica per tramite degli occhi di tre bambini.

ps. Oggi non è giovedì...va bene uguale? :huh:
 
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Nykyo
view post Posted on 20/11/2010, 00:57




Sì, Bride, va bene.

Io direi che dobbiamo magari darci un giorno in cui leggere la paginetta (o le paginette) e quindi il giovedì, come dicevo, partendo da mezzanotte di mercoledì fino alla mezzanotte di giovedì. Poi se uno proprio non riesce pazienza se ogni tanto sfora.
Per postare potremmo invece prenderci la settimana intera, da un giovedì all'altro.

E' carino, mi sto ricordando tanti pezzi dei libri, mi piace.
 
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Aliseia
view post Posted on 21/11/2010, 14:06




CITAZIONE (Nykyo @ 18/11/2010, 15:37) 
Bene, a me gli elfi domestici della Rowling sono sempre stati antipatici e non mi hanno mai fatto tenerezza, ma in fondo trovo bello che in un libro che i miei figli leggeranno ci sia qualcosa che porta alla seguente riflessione: Tante delle comodità che godo ogni giorno derivano dalla fatica di persone di cui ignoro anche solo l'esistenza e a cui invece dovrei essere grato.

se devo essere sincera, non stanno simpatici neanche a me.
E proprio perché permettono agli altri di ignorarli e sfruttarli.
Non mi sta simpatica la Rowling, quando ci fa capire che elfi e troll (e magari anche i centauri) sono in qualche modo diversi.
Mi sa tanto di colonialismo inglese ("rispetto per tutti. Ma noi, bè, siamo un po' meglio degli altri")

CITAZIONE
Il pezzetto del Principe che mi è toccato in sorte è quello immediatamente precedente alla visione da parte di Harry degli ultimi due ricordi su Tom Riddle.
E' Silente che li introduce con una constatazione: Voldemort è così "isolato" che dopo questi due ricordi non è possibile rintracciare niente altro da versare nel pensatoio. Nessuno è più stato abbastanza vicino a Voldemort per avere suoi ricordi, dopo che Riddle ha iniziato a creare Horcrux. Nessuno o almeno nessuno che sia vissuto abbastanza da consegnare validi ricordi ad un pensatoio.

Emblematico anche questo.
Triste a suo modo e terribile. Una delle tante facce della solitudine. Quella più gelida. Forse la peggiore perché è quella che crede di potersi compiacere di se stessa.

Non lo ricordavo. Hai ragione, è tristissimo. E' il prezzo della sua arroganza e della sua durezza di cuore. Ma nondimeno non posso non provare un po' di pena per lui :wub: :Vol:

CITAZIONE (the bride1 @ 19/11/2010, 17:54) 
C'è da dire che in certe situazioni e per certe descrizioni la Rowling sa il fatto suo.
Rileggendo queste pagine, mi sono accorta di quanto distanti siano dal dolore, dalla partecipazione e dal coinvolgimento degli ultimi libri.
La Rowling aveva davvero in mente di creare una saga che crescesse – contenutisticamente, moralmente, ideologicamente, persino – con i suoi lettori? Oppure è andata un po'...a naso? Per me resterà sempre un mistero.
Di sicuro, rileggendo queste pagine, mi accorgo che, in generale, nonostante la mia folle predilezione per altri libri della saga, le pagine del primo e del secondo libro, alcune descrizioni del Prigioniero e del Calice sono le più riuscite in assoluto: un giusto e inaspettato mix fra fantasy puro e letteratura per l'infanzia, una letteratura gotica riletta in chiave comica per tramite degli occhi di tre bambini.

E' vero, sai. La Rowling è brava. Ha maltrattato il nostro personaggio preferito, e qualche volta non ci va troppo per il sottile... Ha picchi di moralismo e di ipocrisia che mi indispettiscono, ma... E' brava.
I primi libri sono pieni di gioia. Di mistero. Sapevamo che la gioia era destinata ad appannarsi, e il mistero a svanire. Speravo forse in una catarsi finale più devastante e gratificante insieme. Ma alla fine due momenti di quel genere li ho avuti, non a caso entrambi legati a Snape: il "Guardami" e l"Albus Severus" finali.


CITAZIONE
ps. Oggi non è giovedì...va bene uguale? :huh:

Certo! Sono d'accordo con Ny: il giovedì come appuntamento e promemoria. E poi se si sfora, pazienza ;)
 
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the bride1
view post Posted on 23/11/2010, 20:38




CITAZIONE (Aliseia @ 21/11/2010, 14:06) 
I primi libri sono pieni di gioia.

È vero. Forse la “magica” lezione de “La fabbrica del cioccolato”: oggetti normali dotati di magia, una magia che fa ridere, che trasforma il mondo normale in un mondo di colori, di suoni, di situazioni piene di avventure. L'altro giorno, cercando di avvicinare mio nipote, il figlio di mio fratello, che ha 7 anni alla saga di Harry Potter, chissà perchè gli ho raccontato delle caramelle tutti i gusti + 1. Ha riso fino alle lacrime. Certi sprazzi di assoluta gioia le sono rimasti fino alla fine: la scena dei canarini di Hermione e Ron, per esempio, i fuochi di artificio Weasley, l'organizzazione dei reparti dell'ospedale di San Mungo...
 
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Sage.
view post Posted on 25/11/2010, 23:16




Eccomi qui.
Sono ancora in tempo, vero? ;)

Harry Potter e il Principe Mezzosangue
pag.422-423

"Qui dentro c'era un ragazzo che piangeva?" domandò Harry, curioso. "Un ragazzino?"
"Non sono affari tuoi!" esclamò Mirtilla, gli occhietti acquosi fissi su Ron, che ormai rideva apertamente. "Ho promesso di non dirlo a nessuno e porterò il suo segreto nella..."
"Non nella tomba, vero?" sghignazzò Ron. "Magari nelle fogne..."
Mirtilla levò un ululato di rabbia e si rituffò nel water, facendo traboccare l'acqua sul pavimento.
Averla punzecchiata parve ridare vigore a Ron.


Beh, questo è uno di quei pezzi in cui darei volentieri uno scapaccione a Ron (o meglio, all'autrice).
JK Rowling è una maestra nel rendere comici episodi di questo genere, confezionando parentesi apparentemente leggere per mascherare un turbamento interno.
Sarà che adoro Mirtilla e mi colpisce nella sua storia, presa in giro da viva continua ad essere dileggiata da morta, eppure come deve essersi sentita orgogliosa della sua morte plateale per mano (o meglio, per "occhio") del Basilisco, come avrà creduto che la morte le avrebbe dato un lustro tutto nuovo, e perdere la vita magari le sarà sembrato uno scotto accettabile per cambiare la sua situazione, per sentirsi "importante", una volta soltanto.
Talvolta è più facile lasciarsi trascinare dagli eventi che affidarsi a noi stessi.
Me la immagino lì, che saltella tra gli scarichi di Hogwarts (e magari getta uno sguardo malandrino nella doccia che le Goccioline tengono d'occhio), resa immutabile dalla sua convinzione più che dalla morte.
"Pietrificata", appunto.

:Mirt:
 
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Nykyo
view post Posted on 26/11/2010, 00:05




Ah, Mirtilla! Uno dei personaggi secondari più riusciti di tutta la saga *_*

Ed ecco le mie due paginette del giovedì:

Dal calice, manco a farlo apposta, ho aperto a caso una nuova paginetta sugli elfi domestici, quella in cui Harry incontra Dobby e Dobby lo guida in un giro delle cucine gremite di elfi domestici al lavoro, fino a trovare Winky, ubriaca e in lacrime davanti al camino.
Le due cose che ho subito pensato?
1) Tutti quegli elfi vestiti solo di uno strofinaccio con lo stemma di Hogwarts... e i docenti e il preside lo permettono. Silente, Vitious che dovrebbe sapere come ci si sente ad essere diversi, perfino la McGranit... e non parliamo di una scuola diretta da Serpeverde.
E' davvero ipocrita a modo suo JKR, perché alla fine ha ragione Hermione: non è giusto! Ma in fondo la Row ti fa capire che sono diversi davvero, che alcuni di loro nemmeno vogliono essere liberati...
2) Lalibertà che non ci conquistiamo e che ci piove dall'alto non è mai libertà per davvero. La libertà non si impone e non si insegna!

Ed eccoci al Principe:

E finisco dritta dritta sul momento in cui Harry prova il levicorpus sul povero Ron.
La cosa che più spicca ai miei occhi è che Harry legge N-vbl e pensa: Ah, non verbale, e io non sono granché con questo tipo di incantesimi, quell'odioso di Piton non fa che ripetermelo... ma magari imparo dal libro, il Principe sì che è utile, da lui sì che apprendo, ho imparato più da lui in un mese che da Piton in sei anni.
Ora questo fa riflettere... sul rapporto un po' a paraocchi reciproco che c'è sempre stato tra quei due, sul fatto che imparare dipende anche da chi e da come ti porgono l'insegnamento, sul particolare che poi in realtà Harry ha sempre fatto tesoro degli insegnamenti di Severus più di quanto creda, anche senza Principe. E poi è deliziosamente ironico.
 
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Sage.
view post Posted on 26/11/2010, 09:14




CITAZIONE (Nykyo @ 26/11/2010, 00:05) 
Ora questo fa riflettere... sul rapporto un po' a paraocchi reciproco che c'è sempre stato tra quei due, sul fatto che imparare dipende anche da chi e da come ti porgono l'insegnamento, sul particolare che poi in realtà Harry ha sempre fatto tesoro degli insegnamenti di Severus più di quanto creda, anche senza Principe. E poi è deliziosamente ironico.

Oh che bei ricordi (tendenzialmente slashiosi, ma questa è un'altra storia! ;) ) :wub:
Mi ricorda, anche se non ha attinenza con la storia, la mia incapacità di apprendere una certa materia finchè un certo insegnante me la insegnava "amorevolmente".
Poco da fare, siamo condizionati vicendevolmente dalle situazioni, dalle persone, dai modi e dai gesti che ci distinguono.
Talvolta mi chiedo cosa sarebbe successo se mi fossi dimostrata un po' più disponibile, se avessi cercato di capire cosa stava succedendo anche dall'altra parte.
Magari Nulla, o magari Tutto.
Siamo sempre qui.
 
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Aliseia
view post Posted on 27/11/2010, 13:33




CITAZIONE (the bride1 @ 23/11/2010, 20:38) 
L'altro giorno, cercando di avvicinare mio nipote, il figlio di mio fratello, che ha 7 anni alla saga di Harry Potter, chissà perchè gli ho raccontato delle caramelle tutti i gusti + 1. Ha riso fino alle lacrime.

Adoro l'idea di un bambino che ride leggendo HP.



CITAZIONE (Sage. @ 25/11/2010, 23:16) 
Sarà che adoro Mirtilla e mi colpisce nella sua storia, presa in giro da viva continua ad essere dileggiata da morta, eppure come deve essersi sentita orgogliosa della sua morte plateale per mano (o meglio, per "occhio") del Basilisco, come avrà creduto che la morte le avrebbe dato un lustro tutto nuovo, e perdere la vita magari le sarà sembrato uno scotto accettabile per cambiare la sua situazione, per sentirsi "importante", una volta soltanto.
Talvolta è più facile lasciarsi trascinare dagli eventi che affidarsi a noi stessi.
Me la immagino lì, che saltella tra gli scarichi di Hogwarts (e magari getta uno sguardo malandrino nella doccia che le Goccioline tengono d'occhio), resa immutabile dalla sua convinzione più che dalla morte.
"Pietrificata", appunto.

:Mirt:

E anche io adoro Mirtilla! :wub: :Mirt:
La Rowling ha paura dei suoi nerds, ha paura persino di Luna, deve sempre tenerli a bada con uno sberleffo.
Ma io li amo :wub:
 
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Aliseia
view post Posted on 27/11/2010, 14:09




CITAZIONE (Nykyo @ 26/11/2010, 00:05) 
La cosa che più spicca ai miei occhi è che Harry legge N-vbl e pensa: Ah, non verbale, e io non sono granché con questo tipo di incantesimi, quell'odioso di Piton non fa che ripetermelo... ma magari imparo dal libro, il Principe sì che è utile, da lui sì che apprendo, ho imparato più da lui in un mese che da Piton in sei anni.
Ora questo fa riflettere... sul rapporto un po' a paraocchi reciproco che c'è sempre stato tra quei due, sul fatto che imparare dipende anche da chi e da come ti porgono l'insegnamento, sul particolare che poi in realtà Harry ha sempre fatto tesoro degli insegnamenti di Severus più di quanto creda, anche senza Principe. E poi è deliziosamente ironico.

Sì, qui la "strega" è davvero sottile.
Stavo pensando cose simili riguardo alla mia pagina, che è sempre da DH.

Eccola qua. Pagina 640.
Ho barato ancora.
O meglio...
Andando avanti mi scopro sempre un po' più Serpeverde.
Noi non bariamo.
Non trasgrediamo nemmeno.
Noi, ehm... interpretiamo, piuttosto. ;)

Io mi fermo solo se leggo Piton.

Harry sta andando a morire, e incrocia Ginny che sta soccorrendo una ragazzina, e che non può vederlo.
La bambina dice più o meno (perdonate le imprecisioni, ora non ho il libro sotto mano) : "Voglio smettere di combattere, voglio tornare a casa".
Harry pensa che anche lui vorrebbe qualcuno che lo fermasse, per riportarlo a casa. E poi arriva una breve sequenza di frasi, di quelle che spezzano il cuore: "Ma era a casa. Hogwarts era la prima e la migliore casa che avesse conosciuto. Lui e Voldemort e Piton, i ragazzi abbandonati, avevano tutti trovato una casa lì..."
E' uno di quei passaggi per cui posso perdonare tante cose.
Nel novero dei ragazzi abbandonati non entra neanche Sirius, sebbene la famiglia lo abbia davvero rifiutato. Ma Sirius ha trovato casa nei Malandrini.
Harry, come Voldemort e come Piton, ha trovato la sua casa in Hogwarts.
Harry adesso può capire Piton.
Nel momento in cui rinuncia alla lotta a viso aperto, in cui rinuncia a fermarsi per consolare Ginny, e armato di "un altro tipo di coraggio" va incontro a una morte che potrebbe essere ingloriosa.
E' il momento in cui Harry riconosce che esistono anche eroi silenziosi.
Ginny, da vera Grifondoro, conforta la bambina.
Le offre calore e comprensione. Dialoga con lei, è presente. Harry deve stringere i denti senza farsi vedere.
Non ho mai pensato, in tempi recenti, che Harry avesse davvero un lato Serpeverde. Lo pensai all'epoca del primo libro, e mi sembrò una sfida molto interessante. Poi la Rowling mi rovinò tutto, con quella storia degli Horcrux e la compresenza di Voldemort nell'anima di Harry.
Ora però penso che qualcosa di Serpeverde, la parte migliore di un Serpeverde, Harry l'abbia acquisita in seguito.
Proprio da Piton, e come per osmosi, senza bisogno di parole o di atti ufficiali.
Così come aveva acquisito incantesimi e altri insegnamenti di vita.

Un'altra osservazione, molto opinabile.
Vedere Harry che si ferma, non visto, a guardare Ginny, mi ha ricordato il giovane Snivellus che spiava Lily.

Forse lui, Severus, la spiò anche negli ultimi giorni, come raccontano tante ff, quando seppe che Voldemort l'aveva condannata.
Lei usciva per fare qualcosa, e poi all'improvviso si fermava.
Forse anche il cuore di lui si fermava, allora, solo per un attimo.
"Lei sa che sono qui?"

Ma tutto questo è solo un sogno, romantico e fazioso.
Ve l'ho detto: sono un po' Serpeverde... ;)

Edited by Aliseia - 27/11/2010, 14:33
 
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Astry
view post Posted on 27/11/2010, 15:15




CITAZIONE (Aliseia @ 27/11/2010, 14:09) 
E' uno di quei passaggi per cui posso perdonare tante cose.
Nel novero dei ragazzi abbandonati non entra neanche Sirius, sebbene la famiglia lo abbia davvero rifiutato. Ma Sirius ha trovato casa nei Malandrini.
Harry, come Voldemort e come Piton, ha trovato la sua casa in Hogwarts.
Harry adesso può capire Piton.
Nel momento in cui rinuncia alla lotta a viso aperto, in cui rinuncia a fermarsi per consolare Ginny, e armato di "un altro tipo di coraggio" va incontro a una morte che potrebbe essere ingloriosa.
E' il momento in cui Harry riconosce che esistono anche eroi silenziosi.
Ginny, da vera Grifondoro, conforta la bambina.
Le offre calore e comprensione. Dialoga con lei, è presente. Harry deve stringere i denti senza farsi vedere.

Non ho proprio il tempo questi giorni di partecipare alla rilettura del libro. Ormai ho sul comodino da mesi un libro che mi ha dato Leslan e che sta facendo le ragnatele.
Ma è bello leggere questi vostri pensieri, e in particolare questo. Gia, per una volta Harry vede se stesso accomunato a Severus e non a Sirius. Gli eroi grifondoro sono diversi, baldanzosi, molto Chuck Norris oserei dire (infatti mi ispirano uguale "simpatia") a Harry viene chiesto un eroismo diverso. Mentre tutto il mondo magico lo ha sempre immaginato come quello che avrebbe battuto il cattivo combattendo contro di lui, al nostro "prescelto" viene chiesto invece di lasciarsi uccidere per vincere e dovrà farlo in modo inglorioso, da solo, perchè gli altri non capirebbero.
E' dura morire in silenzio, vero Harry? :Sev1:
 
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Sage.
view post Posted on 27/11/2010, 17:45




E' dura svanire.
Lasciare per una volta, che il Nulla abbia il sopravvento.
Perchè, talvolta, è l'unico modo per ritrovare il Tutto.
 
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Mixky
view post Posted on 27/11/2010, 18:00




Ecco con il mio contributo.
HP e il Prigioniero di Azkaban.
Ho aperto il libro a caso - davvero - e ho iniziato a leggere.
Il punto era, per capirsi, l'episodio del Molliccio. Leggermente prima, quando Remus porta i ragazzi nell'aula.
Con mia somma sorpresa, dato che non lo ricordavo, ho visto Severus seduto in poltrona con il suo sorrisetto amaro e beffardo.
Ma che ci fa Severus? Me lo sono proprio domandato. Forse teneva a bada il molliccio, ma perchè se era chiuso a chiave nell'armadio? Non so. Forse aspettava Remus per prenderlo un po' in giro... :Sev1:
Non amo quando strapazza Remus, però ogni tanto mi fa sorridere quel suo modo di fare tanto bambino, proprio in lui che bambino non è mai stato.
Mi mancava terribilmente Severus, e ieri sera l'ho ritrovato in quelle poche righe, tanto che mi ha dato quel tepore di cui avevo tanto bisogno... ma questa è un'altra storia.

Troppo bello quello che Severus dice a Remus: <<attento a Paciock>>
E il povero Neville, poverino, mi fa un po' pena. Però Severus cerca in qualche modo (ok, nel suo modo più rude) di fargli capire che il mondo è duro e si deve svegliare in fretta.
Sempre la solita storia: Severus, di nome e di fatto, dà loro delle lezioni che rimangono impresse nella memoria. Che ricorderanno per la vita, ed è questo che salva Ron quando rimane avvelenato con Lumacorno. O che fa di Neville l'"eroe" del 7 libro.


Edited by Mixky - 30/11/2010, 14:24
 
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Aliseia
view post Posted on 30/11/2010, 15:43




CITAZIONE (Mixky @ 27/11/2010, 18:00) 
Mi mancava terribilmente Severus, e ieri sera l'ho ritrovato in quelle poche righe, tanto che mi ha dato quel tepore di cui avevo tanto bisogno... ma questa è un'altra storia.

Come hai ragione... Manca anche a me, ci pensavo mentre guardavo il film :wub:


CITAZIONE
Troppo bello quello che Severus dice a Remus: <<attento a Paciock>>
E il povero Neville, poverino, mi fa un po' pena. Però Severus cerca in qualche modo (ok, nel suo modo più rude) di fargli capire che il mondo è duro e si deve svegliare in fretta.

Sì, anche cercando di essere obiettiva, io ci vedo sempre una qualche forma di rude attenzione, di ruvida cura, per Neville e per gli altri ragazzi.

CITAZIONE (Sage. @ 27/11/2010, 17:45) 
E' dura svanire.

Non voglio che svanisca :wub:
Tengo strette le sue mani, come tutte voi.
 
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Nykyo
view post Posted on 30/11/2010, 17:14




CITAZIONE (Sage. @ 27/11/2010, 17:45) 
E' dura svanire.
Lasciare per una volta, che il Nulla abbia il sopravvento.
Perchè, talvolta, è l'unico modo per ritrovare il Tutto.

Tu sei meravigliosa! E basta! :wub:
 
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49 replies since 7/11/2010, 14:52   360 views
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