| Comunque, rileggendo il libro mi viene da approfondire i miei sentimenti riguardo i vari personaggi. Innanzitutto Harry, che non è mai stato il mio preferito, soprattutto perché difficilmente i miei preferiti sono i protagonisti. Addirittura la prima volta che avevo letto i libri mi era quasi rimasto antipatico e mi faceva rabbia che fosse sopravvissuto solo lui e pochi altri. Ora lo sto rivalutando moltissimo. E' vero che è protagonista, ma il suo essere protagonista gli causa un sacco di problemi, pressioni e sofferenze, non solo per il fatto di essere orfano e ricercato da Voldemort, ma proprio nella sua vita quotidiana. Insomma, a parte Ron, Hermione e Neville che sono sempre al suo fianco, gli altri vanno spesso dietro alle "mode": Harry era considerato pazzo e pericoloso? Lo evitavano. Harry è il Prescelto? Tutti lo vogliono. E così via, ma le amicizie sincere sono poche. Nel sesto libro, oltre alla pressione che prova per via di Voldemort, non si sente sicuro di Silente che è misterioso e non gli spiega mai abbastanza; comincia a provare un sentimento per Ginny ma, a parte il fatto che lei sta con altri ragazzi, teme di perdere l'amicizia di Ron se svelasse ciò che prova; si trova in mezzo alle schermaglie fra Ron e Hermione che si fanno più profonde in quanto i due ora si piacciono, e non sa come fare. Teme anche che, se Ron e Hermione si mettessero insieme, lui resterebbe solo, e questo lo rende molto umano e vicino ai problemi dei ragazzi qualunque. Insomma, Harry mi sta piacendo davvero sempre di più. In quanto a Draco, non mi è mai piaciuto e dubito che mi piacerà mai, ma mentre prima lo ritenevo solo un bulletto filgio di papà, adesso comincio a mettermi nei suoi panni e a capire che grandi pressioni sta subendo anche lui per via dei genitori, del suo ruolo di fronte al Signore Oscuro. E' vero, davanti agli amici fa il gradasso, ma sente sicuramente il peso enorme della responsabilità che gli è stata affidata e questo rende un po' più umano anche lui.
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