Per me il peggiore è il 7° e ne ho già lungamente parlato, mentre il migliore faccio fatica a sceglierlo.
Scarto i primi due, non perché siano brutti, ma unicamente perché sono un po' brevi; in realtà il 2° è molto bello, i nuovi personaggi sono bene caratterizzati (Lucius, Dobby ecc.), tutta la storia del giovane Tom Riddle è ben congegnata e si lega perfettamente al particolare della bacchetta spezzata e dell'espulsione di Hagrid, accennati nel 1°.
Il 3° è affascinante e lo amo perché introduce Lupin che è uno dei personaggi della saga che più mi piacciono, mentre Piton ha diverse scene indimenticabili.
Piton è sempre stato un personaggio per cui ho provato una sotterranea attrazione, anche quando si comportava malissimo e ingiustamente. Credo che la Rowling sia stata brava a lasciare sempre quel non so che di non detto che rendeva le bastardate di Piton
diverse da quelle della Umbridge o di altri "cattivi".
Il 4° mi ha colpito -e molto- per la sua complessità, per la presenza di molti personaggi nuovi (tutti ben descritti) e di tutte quelle sottotrame che si incastrano perfettamente tra loro, senza che la storia ne risulti appesantita.
Bellissimo l'episodio del lungo litigio tra Ron ed Harry: molto credibile, decisamente adolescenziale.
Devo anche dire che questo è l'ultimo libro che ho letto dopo aver visto il film in tv, per cui lo stupore è stato triplo, dato che la storia cartacea è molto più ricca: una sensazione già provata con i primi tre romanzi, ma questo in particolare mi ha colpita perché il film -per forza di cose- ha dovuto tagliare molto di più in proporzione.
Tenete conto che ho letto i libri uno di fila all'altro (sono arrivata molto tardi rispetto alle uscite in libreria!, ma almeno di sono risparmiata interi anni di attesa per ogni nuova uscita).
Il 5° quindi è stato il primo libro delle serie che ho letto senza sapere cosa mi aspettava e non mi ha deluso. Avevo davvero voglia di SAPERE come la storia andava avanti e la Umbridge mi ha ricordato troppo (
) una ex-collega che ha funestato più di due anni della mia vita, per cui la mia partecipazione quando leggevo era altissima.
Ho adorato le parti con Piton e il carattere scostante, malmostoso e fumino di Harry. Un personaggio umanissimo e non infallibile, non il solito eroe senza macchia e senza paura, ma un giovane pieno di dubbi e cadute. Ho davvero apprezzato i suoi lati negativi e il fatto che la Rowling non li nascondesse.
Il 6° non è male, i ricordi su Voldemort sono eccezionali, Piton come prof di Difesa ci regala scene magnifiche, la storia dei ragazzi a Hogwarts non ha grandi picchi di eventi ma ogni piccola cosa conduce al finale, per cui all'interno del romanzo c'è un climax costante.
E' l'unico romanzo che mi ha fatta bloccare, quando ho letto l'"Avada Kedavra" di Piton contro Silente. Non potevo credere a quanto i miei occhi avevano letto, ho dovuto rileggere quella frase tre volte prima di capacitarmi che era scritta sul serio. Erano secoli che un libro non mi provocava sensazioni fisiche (batticuore, senso di vuoto ecc).
In conclusione dire che il libro "migliore" potrebbe essere il 4°, ma unicamente per la sua struttura articolata ma ben diretta, perché tutti gli altri volumi contengono diversi episodi che adorato e comunque faccio fatica a non pensare alla saga come una storia "unica".