Verrà il giorno

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Kefren
view post Posted on 19/11/2013, 13:52




Il presente articolo integra il precedente da me postato tempo fa relativo alla panoramica generale sull'argomento ufologia.
Il concetto di ufologia inteso come materia di studio scientifico, resta ancora oggi qualcosa di fondamentalmente astratto, e di logica conseguenza quindi, facilmente opinabile. In tutti i casi, potrebbe sembrare abbastanza paradossale, ma da ricercatore Egittologo ed amante della storia in genere trovo spesso difficoltà a dover gestire e tollerare una serie di comportamenti da parte degli stessi studiosi e storici, nei confronti di ciò che darebbe all'essere umano la reale possibilità di riscrivere buona parte del proprio passato.
E' doverosa a questo punto un'ulteriore precisazione. Quando parlo di "anacronismi" o in genere "prove che non collimano" mi riferisco a tutto ciò che OGGETTIVAMENTE può essere documentato ed archiviato mediante i criteri ordinari di ricerca delle fonti. Nel precedente articolo, e nei successivi, in particolare quando ho trattato in modo panoramico la diversificazione di "eventuali" razze aliene presenti nel nostro universo, facevo preciso riferimento a quelle che sono ricerche di uno studioso che ha dedicato la propria vita al mondo dell'ufologia, il Dott. Federico Bellini (come riportato al termine di ogni mia descrizione). Il Dott. Bellini, dichiara esplicitamente che i suoi lavori trovano fondamento esclusivamente sulla base di esperienze personali di vita, su tecniche mediche e para-mediche, e su interventi di luminari specialisti internazionali. Trovo giusta la vostra eventuale affermazione "Se in passato hai pubblicato le ricerche di un soggetto che si definisce ufologo, e che scrive libri in base alle proprie esperienze personali, non oggettivamente dimostrabili e potenzialmente frutto della sua immaginazione, vuol dire che le condividi o quanto meno le appoggi!"
In realtà, da storico, la mia posizione naturale di fronte a queste argomentazioni dovrebbe essere di immediato scetticismo e riluttanza. Vi dirò, questi sono sentimenti che provo tutt'oggi quando ascolto radio, leggo giornali o guardo in tv soggetti che per soli fini mediatici ed economici sarebbero capaci di inventarsi copioni e sceneggiature degne dei migliori Star Wars. Persone che per 10 minuti di fama mediatica, si vendono e mettono la faccia in programmi tipo Mistero e Voyager. Ma non è questa la sede per trattare questa argomentazione.
In effetti l'ufologia, per le tematiche di cui si occupa, mina molto le fedi religiose e la concezione di cosmogonia che abbiamo oggi. La creazione di tutto, il perché della creazione di tutto e soprattutto lo scopo che ha il genere umano sulla terra, sono di certo dei pilastri su quali si fondano da secoli imperi economici potenti, quali ad esempio quello dell'Istituzione Chiesa. Inoltre, accettando determinati fatti o determinate situazioni ricostruibili da oggettivi ritrovamenti storici, andrebbero strappate e riscritte moltissime pagine di ciò che a scuola abbiamo imparato e che ancora oggi erroneamente viene insegnato ai nostri bambini, in merito al passato della razza umana.
Capisco benissimo le ragioni di chi pensa che uno storico che "valuta" la possibilità di un percorso alternativo, seguito dall'uomo durante la sua evoluzione, è uno storico che probabilmente assume sostanze stupefacenti o magari ha perso la ragione...Ma se mi fermo solo un secondo a pensare, c'è un'episodio in particolare che mi fa sorridere. Il 60% della storia Egizia che abbiamo ricostruito oggi, è tornata alla luce grazie ad un signore che un giorno del 1903 scrisse in una lettera indirizzata al finanziatore degli scavi: "Voi avete il potere economico per bloccare i lavori. Secondo le vostre disponibilità economiche qui, tra queste valli ed alture non c'è più nulla che possa tornarci utile, rispetto la vostra idea ma io... CONTINUO A SCAVARE". Oggi grazie a quell'uomo conosciamo la lingua egizia, conosciamo i nomi di coloro che fecero grande un'impero capace di fermare Roma, hanno rivisto il sole persone come Ramses II "il grande" e Nefertite, interi villaggi sono riemersi dalle sabbie del deserto, e con loro un tassello importante dell'evoluzione del genere umano. Per questo io penso che ci sarà sempre da scavare, sia nella sabbia che nelle nostre coscienze, perchè solo essendo pienamente conoscitori del nostro reale passato, possiamo mirare ad un futuro quantomeno migliore del presente. Un'ultima cosa, rivolta a tutti i lettori colleghi, storici o appassionati in genere di civiltà passate, il mio augurio è che l'uomo non abbia più la presunzione di scrivere testi di storia e religione con penne indelebili.

Giuseppe Di Stadio
 
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Astry
view post Posted on 23/11/2013, 16:38




Il tuo pensiero è condivisibile. La storia è stata scritta e riscritta tante volte che sarebbe presuntuoso per chiunque affermare di essere in possesso della verità assoluta. Persino la religione che si basa sulla fede e non su prove oggettive si è "addomesticata" per non cozzare con le scoperte scientifiche moderne. Ma gli storici, o, meglio, i ricercatori devono appunto "cercare". Chi di loro potrà mai dire di aver trovato tutte le risposte?
 
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1 replies since 19/11/2013, 13:52   23 views
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