Una voce per i miei pensieri

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Astry
view post Posted on 1/3/2010, 19:59




E’ vero, anch’io ho bisogno di Severus per scrivere, non l’avevo mai fatto prima.

Mi sono sempre rifiutata di farlo come se le parole scritte fossero dei mostri da combattere. Illusioni pronte a tradirmi, ogni volta che ne avevo bisogno. Sembravano voler fuggire lontano: tutte le volte che tentavo di mettere insieme un discorso, di esprimermi, loro non c'erano.

Poi è arrivato lui, un personaggio immaginario di un libro per bambini.



Principe triste,
un teschio è il tuo blasone.
Prostrato servi



Incredibile che sia riuscito dove persino i miei insegnanti di lettere avevano fallito miseramente. Ho cominciato a scrivere su di lui, e, da quando l'ho scoperto alcuni anni fa, ancora non ho smesso di scrivere. Un mistero, come quello racchiuso in questo fantastico personaggio.





Chiudi la mente.
Sguardo impenetrabile.
Cosa nascondi?



Sono sempre stupita, ogni volta che guardo le mie dita stringere una penna. Non sono più io. Dove è finita l'altra me stessa, quella che odiava scrivere? Forse tornerà, magari la vedrò tornare da un momento all'altro, così come se n'è andata. Ma per ora sono grata a lui che ha fatto la magia.



Nel calderone,
pozionista perfetto,
mesci i tuoi sogni




Ho bisogno di scrivere di lui perché è un personaggio che riesce ad emozionarmi, è uno sfogo, un modo per dare un volto e un nome a tutti quei sentimenti che già sono presenti in me.

Mi sento molto vicina a quest’uomo di carta, in un certo senso lui incarna la mia rabbia, la mia cattiveria, il mio sarcasmo.



Mostra il tuo braccio,
brucia sulla tua pelle
l’infamia nera



Ma anche quello che c’è di buono in me e soprattutto quello che di buono non c’è, come ad esempio il coraggio.



Notturno sguardo
ricolmo di lacrime,
non chiede pietà




Le somiglianze fra i nostri caratteri mi permettono di avvicinarmi tanto a lui da guardare il mondo con i suoi occhi. Come Aliseia ha sottolineato anche gli altri personaggi della saga vengono filtrati attraverso quegli occhi neri. (mi sento quasi orgogliosa di averli neri anch’io. Sono sciocca? Forse sono semplicemente una fan).

Neri i miei occhi,
nera la mia anima,
io sono notte.



Ho versato fiumi di lacrime per lui e alle lacrime si sono accompagnati fiumi di inchiostro. Mi sono innamorata di lui e del suo dolore, e lui mi ha stregata con i suoi occhi. Alla fine sono sempre gli sguardi che mi rapiscono, e in quegli occhi c'era tutto un mondo da scoprire. Un mondo fatto di lacrime, di rimorsi, di brutti ricordi.

Neri abissi
di memorie tremende
colmi boccali



Concordo con Aliseia anche sul carattere che non deve essere cambiato. La fan fiction non deve diventare un diario. Non sono parole che raccontano di me, ma di Severus, che deve restare se stesso, il più possibile indipendente. Come una persona viva. Se poi questa persona mi assomiglia tanto meglio, perché riesco ad immaginare i suoi pensieri in modo realistico e lui diventa sempre più vero, senza sbavature, completo in ogni suo atteggiamento, pensiero, sentimento. Lui diventa vivo e le mie emozioni diventano forti e reali.

Alla fine io scrivo per una sola ragione, e cioè perché ho bisogno di ripetere all’infinito quell’emozione che provo quando leggo di lui.

Non mi basta mai, appena chiudo il libro o leggo la parola fine in una fan fiction particolarmente bella, sento il bisogno di continuare a provare quella stessa emozione ancora e ancora. Allora comincio a scrivere, e lo faccio ricordandomi il sapore che quella frase, quella situazione, mi ha provocato, e la rielaboro. Invento altre situazioni simili, immaginando di nuovo l’espressione del suo viso, immaginando le sue reazioni, i suoi sentimenti. Assaporandoli come se fossero un piatto prelibato.

In fondo scrivere fan fiction è un po’ come giocare a rimescolare gli stessi ingredienti, creando piatti sempre nuovi, ma essendo sicuri che il risultato avrà comunque un sapore riconoscibile e che, lo sappiamo, ci piacerà.

Ingredienti familiari: coraggio, dolore, amore. Sì, amore soprattutto, un amore che abbiamo scoperto alla fine, ma che in un certo senso abbiamo sempre sentito presente, come il fuoco sotto la cenere. Non ha avuto importanza a chi fosse diretto, se a Lily, a sua madre. Se semplicemente fosse stata solo la capacità di provarlo, di agire per il bene spinto da questa forza, sarebbe stato lo stesso. Era questa forza che abbiamo sempre sentito in lui, la forza di un sentimento capace di sopravvivere alla morte stessa.



Fissi rapito
la luce dei suoi occhi.
Poi, solo notte.




Sì, io faccio parte di quelle persone che non hanno mai amato scrivere. Io non sono come Niky. Senza Severus torno ad essere semplicemente quella che odia le parole. Senza Severus io torno ad essere muta. E’ lui che mi ha dato voce, direi che è diventato lui la mia voce.Non so perquanto tempo lo sarà ancora, ma comunque gli sono grata.



Grazie, Severus! E grazie mamma Rowling per averlo creato!





Aliseia
Astry
Aliseia
Niky
Astry



Edited by Astry - 28/4/2010, 20:36
 
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