Luoghi...misteriosi: La Porta Alchemica

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view post Posted on 2/3/2010, 17:26
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Questo post è dedicato alle appasionate di alchimia!
Vi porto nella mia città, dove ho scoperto una chicca, grazie ad amici, forse più "malati" di me!


La Porta Alchemica





A Piazza Vittorio Emanuele II, all'interno dei giardini al centro della piazza, al lato del complesso dei Trofei di Mario, si trova la cosiddetta Porta Alchemica, o Porta Magica proveniente dalla villa, ormai non più esistente, fatta costruire da Massimiliano Palombara, marchese di Pietraforte, vissuto tra il 1614 e il 1680 nella zona in cui oggi sorge la piazza. La storia della porta è ammantata dalla tenue nebbia della leggenda, e nessuno è ancora esattamente riuscito a carpirne i segreti. Quel che è certo, è che alla fine del XVII secolo, si trasferì a Roma, presso la Corte Romana a Palazzo Riario, oggi sede dell’Accademia dei Lincei, Cristina di Svezia, e fondò un circolo di esoteristi, maghi ed alchimisti al quale il Palombara, da sempre appassionato di letture classiche ed occultismo, aderì prontamente. Pare comunque che nel giardino della villa il marchese si fosse costruito una sorta di laboratorio in cui portava avanti i suoi esperimenti, e che un giorno abbia bussato alla sua porta un misterioso viandante (forse Francesco Giuseppe Borri, famoso alchimista dell'epoca), al quale il Palombara offrì riparo.
In realtà lo scopo dell'oscuro avventore, era quello di utilizzare il laboratorio per fare alcuni esperimenti sulla creazione della pietra filosofale; dopo tre giorni di lavoro ininterrotto, l'alchimista scomparve, lasciando nel laboratorio una certa quantità d'oro purissimo e una pergamena cosparsa di misteriosi simboli e frasi latine, contenenti il segreto del suo, a quanto pare riuscito, esperimento. Il Palombara si impegnò a lungo, ma senza successo, nel tentativo di interpretare il significato della pergamena; fallendo nello scopo e non volendo che una scoperta di tale importanza andasse perduta, decise, commissionando la porta magica, di immortalare nella roccia il contenuto del manoscritto, nella speranza che un giorno qualcuno ne riuscisse a capire il significato,.
La collocazione esatta della porta all'interno della villa non è nota con certezza, ma è comunque probabile che fosse posizionata da qualche parte all'interno dell'enorme giardino, forse proprio all'ingresso del gabinetto alchemico.

I simboli incisi sulla “Porta Alchemica” si possono trovare tra le illustrazioni dei libri di alchimia e filosofia esoterica della seconda metà del seicento e che, probabilmente, erano in possesso dello stesso Marchese. La “Porta Alchemica” presenta enigmi e simboli inquietanti che ancora oggi rappresentano un mistero irrisolto.





Significato delle iscrizioni e dei simboli della Porta Alchemica





“SI SEDES NON IS”

Questo motto, che si trova sullo scalino del basamento, che letto da sinistra verso destra significa “se siedi non procedi” e da destra verso sinistra significa “se non siedi procedi” ci porta a trovare un significato più filosofico, quasi come se il Palombara ci spingesse ad andare avanti nella ricerca della verità qualsiasi essa sia.
I simboli che sono presenti sulla porta (syllabae chimicae) sono tratti dalla "Commentatio de Pharmaco Catholico" pubblicati nella Chymica Vannus, nel 1666.
Nella cornice esterna del bassorilievo circolare troviamo un’epigrafe in cui è espresso il concetto della Trinità:

TRI SUNT MIRABILIA DEUS ET HOMO MATER ET VIRGO TRINUS ET UNUS

"Tre sono le cose mirabili Dio e Uomo, Madre e Vergine, Trino e Uno".
Nel fondo del bassorilievo si vedono due triangoli incrociati che formano una stella a sei punte, cioè il sigillo di Salomone, unione d’acqua e fuoco, spirito e materia, come in alto così in basso.

Sulla parte inferiore del sigillo vi è un cerchio più piccolo con la scritta: "Centrum in trigono centri", sormontato dalla croce dei 4 elementi e con al centro il simbolo solare.

In alto sull’architrave, scritta in ebraico, è l’invocazione allo Spirito Santo: "Ruah Elohim". (Nulla si può operare senza il suo aiuto).

Segue l’avvertimento che non si entra nel giardino dell’Esperidi, e cioè attraverso la porta, senza l’uccisione del drago che ne sta a guardia.

HORTI MAGICI INGRESSUM HESPERIUS CUSTODIT DRACO ET SINE ALCIDE COLCHICAS DELICIAS NON GUSTASSET IASON

"Il drago delle Esperidi custodisce l’ingresso del magico giardino e senza Ercole, Giasone non avrebbe assaporato le delizie della Colchide".
Il drago rappresenta le passioni, gli istinti; Ercole la volontà; con la vittoria sul drago si inizia la pratica alchemica, il cui svolgimento è indicato sugli stipiti della "porta" dove possiamo distinguere le tre fasi del processo alchemico: il nero, il bianco, il rosso.


I simboli alchemici lungo gli stipiti della porta seguono la sequenza dei pianeti associati ai corrispondenti metalli: Saturno-piombo, Giove-stagno, Marte-ferro, Venere-rame, Luna-argento, Mercurio-mercurio. Tale sequenza viene forse ripresa dal testo Commentatio de Pharmaco Catholico pubblicati nel Chymica Vannus del 1666. Ad ogni pianeta viene associato un motto ermetico, seguendo il percorso dal basso in alto a destra, per scendere dall'alto in basso a sinistra, secondo la direzione indicata dal motto in ebraico Ruach Elohim. La porta si deve quindi leggere come il monumento che segna il passaggio storico del rovesciamento dei simboli del cristianesimo verso il nuovo modello spirituale che si stava sviluppando nel Seicento.
Cominciando dall’alto in basso e da sinistra a destra, un accenno sommario a questi simboli.



(Simbolo di Saturno)

QUANDO IN TUA DOMO
NIGRI CORVI
PARTURIENT ALBAS
COLUMBAS
TUNC VOCABERIS
SAPIENS

Saturno rappresenta la materia prima, il piombo, il nero: "Quando nella tua casa neri corvi partoriranno bianche colombe allora sarai detto saggio".
In questa iscrizione è indicata la trasformazione del piombo (i neri corvi) in argento (le bianche colombe), il passaggio dal nero al bianco.

(Simbolo di Giove)

DIAMETER SPHAERAE
THAU CIRCULI
CRUX ORBIS
NON ORBIS PROSUNT

Giove, lo stagno, corrisponde al Nous, alla mente illuminata, l’obiettivo a cui tende l’adepto.
Nell’iscrizione "Il diametro della sfera, il tau del circolo, la croce del globo non giovano ai ciechi" è l’ammonimento che la scienza ermetica non può essere né capita, né essere utile ai profani.

(Simbolo di marte)

QUI SCIT
COMBURERE AQUA ET LAVARE IGNE
FACIT DE TERRA
CAELUM
ET DE CAELO TERRAM
PRETIOSAM

Marte, il ferro, corrisponde alla volontà necessaria per portare a termine l’Opera: "Chi sa bruciare con l’acqua e lavare col fuoco, fa della terra cielo e del cielo terra preziosa". Nell’iscrizione è racchiuso il concetto fondamentale dell’Alchimia, il "Solve et coagula"

(Simbolo di Venere)

SI FECERIS VOLARE
TERRAM SUPER
CAPUT TUUM
EIUS PENNIS
AQUAS TORRENTUM
CONVERTES IN PETRAM

Venere, il rame, corrisponde all’amore.
Anche in questa epigrafe troviamo il concetto del "Solve et coagula":
"Se avrai fatto volare la terra sopra la tua testa con le sue penne (le penne sono i vapori che s’innalzano dal fondo dell’uovo filosofico dove sono rinchiusi Zolfo, Mercurio e Sale) convertirai in pietra le acque dei torrenti".
Si tratta di mutare una sostanza, inizialmente solida (terra), in sostanza liquida (acqua) tramutarla in aria (volatile) e poi fissarla in pietra argentea ed aurea.

(Simbolo di Mercurio)

AZOT ET IGNIS
DEALBANDO
LATONAM VENIET
SINE VESTE DIANA

Mercurio, l’argento vivo, indica la fase al Bianco, come leggiamo nell’iscrizione: "L’Azot e il fuoco imbiancando Latona, verrà senza veste Diana".
L’Azoto è il "mercurio dei saggi", l’intelletto agente; il "fuoco" è quello interiore, quello della volontà.
Quando la Materia (Latona) sarà stata del tutto purificata, Diana appare nuda, si realizza l’argento, cioè la chiarezza e la purezza del mentale, l’Iside svelata.

(Simbolo Solare)

FILIUS NOSTER
MORTUUS VIVIT
REX AB IGNE REDIT
ET CONIUGIO
GAUDET OCCULTO

Nell’iscrizione si legge: ‘Il nostro figlio morto vive, torna Re dal fuoco e gode dell’occulto accoppiamento".
È la realizzazione del Rebis è la nascita del "figlio regale" la fase al rosso, simboleggiata dalla fenice che rinasce dalle ceneri.
Spirito e materia sono diventati tutt’uno: è il frutto delle nozze alchemiche".
All’argenteo regno di Diana subentra l’aureo regno d’Apollo, alla Rosa Bianca, che indica la realizzazione dell’argento, subentra la "Rosa Rossa".


Ed ecco il simbolo finale

EST OPUS OCCULTUM VERI SOPHI APERIRE TERRAM
UT GERMINET SALUTEM PRO POPULO

"È opera occulta del vero sapiente aprire la terra, affinché germini la salvezza per il popolo".


VILLAE IANUAMTRANANDORECLUDENS IASON
OBTINET LOCUPLESVELLUS MEDEAE 1680

È la discesa agli "inferi" nelle profondità della terra, la realizzazione del Vitriol, che porterà alla conquista del "Vello d’oro".
È quanto promette il Palombara a chi come Giasone scopre ed oltrepassa la soglia della "porta" del suo giardino "ubi vallus claudit vellus".

In conclusione, il mistero della porta alchemica è ancora vivo dopo più di tre secoli e la verità si nasconde proprio lì in un piccolo angolo di Piazza Vittorio dove giornalmente un infinità di turisti, pendolari e gente senza dimora osserva quella strana costruzione senza neanche sapere la magia che in essa è contenuta.




Aliseia

Edited by Ary64 - 18/3/2010, 16:02
 
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Nykyo
view post Posted on 3/3/2010, 00:13




Che spettacolo di post, tesoro!
Come solo tu sai farne.
E' una cosa interessantissima e non ne avevo mai sentito parlare, né sapevo che la porta fosse lì, per altro in pieno centro.
E' affascinante e viene voglia di indagare.
La prossima volta che vengo a Roma devo proprio vederla.
Grazie per averci regalato questo momento tanto suggestivo di alchimia, magia e esoterismo che, tra l'altro, ci svela un altro pezzettino di Roma.
 
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view post Posted on 3/3/2010, 22:18
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Eheheh, quando andavo a scuola, proprio lì vicino, l'avevo sempre preso per un rudere romano, ma un paio d'anni fa, più o meno, ho scoperto l'arcano e sono andata a fare le mie "ricerchine" :lol
A questo link c'è una buona descrizione! :)

https://www.youtube.com/watch?v=AQ6PerDZVnY...rom=PL&index=16
 
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Astry
view post Posted on 3/3/2010, 23:13




CITAZIONE (Nykyo @ 3/3/2010, 00:13)
La prossima volta che vengo a Roma devo proprio vederla.

Ahahah! Si, Niky, la prossima volta che vieni a Roma, tu vai a vedere la porta ed io vengo a vedere te. :lol:


 
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3 replies since 2/3/2010, 17:26   1551 views
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