Chissà se stasera il mio adorato Professore mi toglierà il saluto...
Ma io stavo riflettendo qualche giorno fa sui Malandrini, e allora... (non ci badate neanche voi, comunque, molte affermazioni sono volutamente esagerate…)
La cosa magica dei Malandrini non è quel perbenismo che me li ha fatti odiare, ma quella luminosa vitalità, quella crudele innocenza che fin dall'inizio mi hanno attirata, prima che Severus si ponesse fra me e loro.
Da allora Severus mi presta i suoi occhi, i suoi neri, profondi occhi, attraverso i quali l'intera saga è trasformata.
E con il suo sguardo, tramite i suoi passi, leggeri ma non timorosi, attraverso la Notte e la Foresta per assistere alla Trasformazione.
I will never die.
Ulula il Lupo alla Luna.
È il grido della Vita che non si arrende all'oblio e alla desolazione.
I Malandrini non moriranno mai.
Saranno per sempre belli, e per sempre giovani.
Saranno sempre sull'orlo del Tradimento e della definitiva Trasformazione.
La Mutazione, da ragazzi ad adulti, per quasi tutti loro è rimasta incompleta.
Il ricordo di James e Sirius, anche dopo che James si è sposato ed è diventato padre, è quello di due ragazzi sconsiderati, sempre presi dalla voglia di giocare.
James fa scaturire stelline colorate dalla sua bacchetta per far ridere il piccolo Harry, e poi si distrae proprio nel momento in cui gli servirebbe più attenzione, mentre la sua casa è minacciata da Voldemort.
Sirius non si accorge che il Topo ha scritto in fronte il tradimento, fin dall'inizio, fin da quando il Cappello Parlante si è posato sulla sua testa.
E gli affida la sorte di James e Lily.
Il mio Severus scuote il capo.
Sconsiderati.
Si bloccano sull'orlo dell'età adulta e poi spariscono dalle nostre vite.
E poi ritornano. Ancora. Dal passato, da Azkaban, dalla morte, persino (“È incredibile quanto assomigli a tuo padre, Potter”).
Remus, pur sgualcito dalla vita, dai malintesi e dalle bugie, non trova di meglio, istruendo Neville, che sbeffeggiare Severus ancora una volta, dimentico del fatto di averlo permesso già in passato.
Ma certe cose non cambiano mai.
Sconsiderati.
Stanotte nella Stamberga sembra quasi come allora, con il buio e con la luna piena, al punto che Remus dimentica persino la sua pozione anti-lupo, e con Sirius scambia occhiate d'intesa e vecchi sorrisi, e alza la bacchetta su colui che ha spezzato il cerchio e l'antica amicizia.
Peter, e non più Severus.
Severus, però, è quello ancora fuori.
Dal confine, dal bordo esterno della sua adulta consapevolezza, osserva la scena, e forse vorrebbe chiedere di poter giocare.
No, lasciaci stare.
Uno scambio di battute acide con Sirius, quel giorno a Grimmauld Place.
Quasi vengono alle mani, mentre Harry non ci capisce niente.
Mangiamorte.
Vigliacco.
Sirius per poco non cade dalla sedia.
Poi arrivano i grandi, ad interrompere la scena.
I Malandrini sono magici in senso strano e trasgressivo, rappresentano la forza eversiva della giovinezza e la potenza pericolosa della magia.
Sì, proprio loro, che dovrebbero essere quelli buoni.
Quelli regolari.
L’elenco delle punizioni inflitte a James e Sirius, che Harry è costretto da Severus a riordinare, ci presenta due giovani maghi incoscienti e pericolosi, a loro modo “maligni”, capaci di colpire un coetaneo con un incantesimo che lo trasformi in mostro a due teste.
Ogni mese James, Sirius, Peter, si trasformavano in animali non per contenere la furia di Remus, ma in qualche modo per dargli il loro complice sostegno.
Se è vero, come dice Remus, che certe scorribande sarebbero state sconsigliate, ma loro non sapevano rinunciarci, divertendosi troppo.
I Malandrini sono molto, molto meno “rispettabili” di quanto non lo siano i gemelli Weasley, o il Trio.
Lasciamo stare la fredda crudeltà riservata a Severus.
Quella attiene più proprio al loro lato “per bene”.
L’argomento l’abbiamo trattato più volte.
Il mio Severus alza sdegnato il sopracciglio: non ha bisogno della mia babbana commiserazione.
Resta il fatto che: crudeli, incoscienti, manipolativi, e persino pieni tra loro di livori, invidie, cose non dette.
No, questo non è il ritratto di bravi ragazzi.
Questo ai miei occhi li rende perciò molto più interessanti.
E il mio Severus insiste: vuole giocare.
COMMENTI
THE BRIDE: La gravità di Severus e la "leveità" dei Malandrini... ma il gioco funziona anche se opposizione. Mai come in questo momento, anche dopo HP6 i malandrini mi sembrano come i villeggianti dell'Overlook Hotel, nello sconvolgente finale di Shining: pernennemente congelati nella morte fotografica. I genitori di Harry, sì, anche Lily la luminosa, non è altro che un riflesso semovente in una vita a due dimensioni. Così anche nella Foresta, quando, alla fine, tutto si apre. I malandrini rimangono come bloccati sulla soglia della trasformazione, sul limitare della realtà.
ARY: Molto eloquente come paragone e il fermo immagine dell'Overlook Hotel è inquietante!!! E' proprio così Bride e, mi si consenta il paragone alchemico, non si è arrivati al passaggio al rosso, il "solve e coagula", che è il compimento, la rinascita, loro si sono fermati al "solve" , lasciandoci un'icona bianca, immobile che sì rappresenta l'amore, l'amicizia, ma senza il salto qualitativo e forse, come dice Aliseia, proprio per questa imperfezione, sono interessanti.
Severus il santo qualitativo l'ha fatto, è passato alla fase al rosso, attraversando il buio e la luce.
ALISEIA: Ehi, quanto mi piacciono i vostri commenti! C'è qualcosa di tragico, hai ragione Bride, qualcosa di sconvolgente, in questa trasformazione incompiuta, bloccata. Ma anche di struggente, di romantico e di perduto. Credo che la Rowling vedesse questo in Sirius, particolarmente. Mi sembra che parlasse di un arrested development, un'evoluzione che si arresta. Ed è un peccato, perchè la spinta vitale per crescere, Sirius in realtà ce l'ha. Ma nessuno lo aiuta in questo senso, nessuno forse, tranne la sua vittima e il suo tormento/tormentatore: Severus Snape (non è necessaria la lettura Malevolence ).
E, Ary, le tue letture alchemiche mi affascinano sempre. Sai, sarà una piccola cosa, ma inizialmente per il post aveva scelto il rosso. Rosso Grifondoro. Ma qualcosa mi stonava e ho provato un colore tra il bianco e il giallo, un bianco lunare. Come dici tu: si sono fermati al "solve", lasciandoci un'icona bianca.
Edited by Astry - 14/3/2010, 15:45