La Straniera

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Lady Slytherin
view post Posted on 9/4/2010, 23:05




Quarta di copertina:

L’anno è il 1945. Claire Randall, un’infermiera militare, si riunisce al marito alla fine della guerra in una sorta di seconda luna di miele nelle Highlands scozzesi. Durante una passeggiata, la giovane donna attraversa uno dei cerchi di pietre antiche che si trovano da quelle parti. All’improvviso si trova proiettata indietro nel tempo, di colpo straniera in una Scozia dilaniata dalla guerra e dai conflitti tra i clan... nell’anno del Signore 1743.
Catapultata nel passato da forze che non capisce, Claire viene coinvolta in intrighi e pericoli che mettono a rischio la sua stessa vita e il suo cuore. L’incontro con il giovane e galante cavaliere scozzese James Fraser la costringe a una scelta radicale tra due uomini e due vite, in epoche così diverse tra loro.

Recensione scovata sul web

SPOILER (click to view)
La trama di quest'opera ponderosa è di una semplicità sconcertante, ma efficace: nel 1945 un'infermiera bella e intelligente, Claire, durante la sua seconda luna di miele in Scozia con il marito Frank, precipita nel remoto medioevo dei Clan scozzesi e dei grandiosi Highlander.
Qui, la nostra eroina conoscerà una sequela impressionante di personaggi - con uno spessore caratteriale individuale - e vivrà in prima persona la storia.
A partire da Claire (dimenticatevi le classiche protagoniste "rosa" svagate, ingenue ed irritanti: Claire ha un'intelligenza pungente e sa perfettamente quello che vuole!) conoscerete il Clan Mckenzie, i Fraser, sentirete parlare dettagliatamente di Bonnie Prince Charles e di Cullodeen, della fierezza di un popolo e della quotidianità della vita nei castelli.
Apprenderete quali problemi, eminentemente pratici, deve affrontare una persona del XXI secolo quando deve vivere, beata lei, senza le modernità del presente.
Poi, vabbè, c'è l'amore.
Perché se da una parte conoscerete Claire, donna forte, autonoma, intelligente, che non dice balle a se stessa… dall'altra ci sarà Jamie, una figura maschile così imperfettamente e incredibilmente bella che non poteva essere creata che da una donna.
Jamie è un eroe: è bello, attraente, intelligente, cocciuto, buono, accentratore, irascibile, indisponente, individualista, rigido, comprensivo, affettuoso, sensuale, carismatico e decisionista.
È un capo naturale, con tutte le complicazioni in termini di parità che questo deriva a un rapporto di coppia.
Ma l'amore non riesce ad oscurare le singole storie, la storia, i colpi di scena, le rivelazioni, l'avventura e la battaglia.
C'è sesso, crudeltà, altruismo e generosità.
Non mancano parti della narrazione violente e cruente, che vorrete magari saltare per l'impressione che fanno, e parti che vi esalteranno e vi faranno rizzare i capelli sulla nuca per il colpo di scena, il mistero.
Sentirete che è un libro suscettibile di essere amato o odiato, ma che non dormirà sul comodino, quieto di fianco a voi.
Se la magia vi prenderà, La Straniera vi chiederà a gran voce - con la sua voce - di essere letto e, al termine, sarà come aver imparato una nuova lingua ed essere stati ammessi a pieni voti in un clan esclusivo, all'interno del quale poter parlare di tartan, sporran, uisge beatha, lochs, highlands, kilts, cornamuse e plaids sapendo di essere capiti.
Davvero, c'è troppo da dire e si rischia di non sapere cosa dire, su questa saga.
Il primo volume - The Outlander, appunto - è autoconclusivo, in qualsiasi modo lo si voglia interpretare.
Questo è un regalo che la Gabaldon ci ha fatto, così possiamo cedere alla curiosità di leggerlo per vedere se ci prende la magia, senza dover necessariamente preventivare la lettura di quelle che si prospettano essere circa 8.000-10.000 pagine di saga per avere un'idea di un finale (la saga non è ancora finita e io che vi scrivo spasimo per il prossimo libro!!!!).
Se banchi di nebbia, cieli plumbei, castelli di roccia, lochs pittoreschi e distese di erica fanno per voi, se fin da piccole amate le leggende, se Ginevra e Morgana vi interessano quanto Mago Merlino e Re Artù… se un pizzico di sovrannaturale vi emoziona… ….siete ancora qui a leggere?
…dovreste già essere corse in libreria!

da: http://leggiamo.altervista.org/rosa_lastraniera.htm


Allo stesso indirizzo troverete una'ltra recensione^^
Io che posso dire? Che ormai non sento una cornamusa senza commuovermi? Che quando si parla di storia scozzese divento molto scuscettibile? Che a volte rispondo in gaelico?
Aye, James Alexander Malcom MacKenzie Fraser fa quest'effetto.
La trama non sarà la più originale dell'universo, ma questa donna è andata avanti per ben 6 libri (e un altro in via di arrivo) a parlare di lui, di Claire, una donna geniale che amo alla follia, e di tutti i personaggi intorno a loro, e non farmi mai stancare. Affronta temi come lo stupro, l'omosessualità, un menage a trois, in una maniera mai volgare e sempre viva.
E la storia di loro due e la storia d'amore che io vorrei con tutto il cuore!
Vi lascio con uno stralcio, giusto per dirvi chi è Jamie!

CITAZIONE
Jamie sta spiegando a Claire il motivo per cui l'ha sposata
(© La Straniera ed. Corbaccio pag.586)

(...) "Una volta chiesi a mio padre come avrei fatto capire quale sarebbe stata la donna giusta e lui mi rispose che arrivato il momento non avrei avuto dubbi. E infatti non ne ho avuti. Quando mi svegliai al buio sotto quell'albero, sulla strada per Leoch, con te seduta sul mio petto, che mi insultavi perchè ero quasi morto dissanguato, dissi a me stesso: "Jamie Fraser, malgrado la faccia che ha in questo momento, e malgrado pesi quanto un buon cavallo da soma, questa è la donna giusta"

Feci per avvicinarmi, ma lui indietreggiò parlando rapidamente. "Mi dissi, "Ti ha medicato due volte in due ore, caro il mio ragazzo; essendo la vita tra i MacKenzie quella che è, forse sarà il caso di sposare una donna che sa curare una ferita e aggiustare le ossa rotte". E poi aggiunsi tra me: "Caro il mio Jamie se il suo tocco è così piacevole sulla clavicola, pensa un po' come deve essere un po' più giù..."

Scansò una sedia girandole attorno "Ovviamente pensai che forse era solo l'effetto di aver trascorso quattro mesi in un monastero senza il piacere di alcuna compagnia femminile ma poi quella cavalcata al buio insieme a te" - si fermò un attimo per emettere un sospiro teatrale, evitando abilmente la mia mano che tentava di afferrargli la manica - "con quel tuo adorabile culone ben piazzato tra le mie cosce" abbassò la testa per eviatare il pugno mirato al suo orecchio sinistro e si scansò di lato, mettendo tra noi l'ostacolo di un tavolino - "e quella testa dura come un sasso che mi sbatteva sul petto" - un piccolo soprammobile metallico gli rimbalzò sulla testa e andò a finire fragorosamente a terra - "Io dissi a me stesso..."

A questo punto rideva così forte che doveva fermarsi per riprendere fiato tra una frase e l'altra. "Jamie... mi dissi... nonostante lei sia una sporca Sassenach... con la lingua simile a vipera... un culo come quello... che cosa importa che abbia la f-faccia da p-pe-pecora?"

Gli feci lo sgambetto e gli atterrai con le ginocchia sullo stomaco, dopo averlo fatto crollare a terra con uno schianto che scosse la casa fin nelle fondamenta. "Vuoi dire che mi hai sposato per amore?" gli domandai. Lui inarcò le sopracciglia, respirando a fatica.

"Non ho forse... appena detto... questo?" (...)

 
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