La trama di quest'opera ponderosa è di una semplicità sconcertante, ma efficace: nel 1945 un'infermiera bella e intelligente, Claire, durante la sua seconda luna di miele in Scozia con il marito Frank, precipita nel remoto medioevo dei Clan scozzesi e dei grandiosi Highlander.
Qui, la nostra eroina conoscerà una sequela impressionante di personaggi - con uno spessore caratteriale individuale - e vivrà in prima persona la storia.
A partire da Claire (dimenticatevi le classiche protagoniste "rosa" svagate, ingenue ed irritanti: Claire ha un'intelligenza pungente e sa perfettamente quello che vuole!) conoscerete il Clan Mckenzie, i Fraser, sentirete parlare dettagliatamente di Bonnie Prince Charles e di Cullodeen, della fierezza di un popolo e della quotidianità della vita nei castelli.
Apprenderete quali problemi, eminentemente pratici, deve affrontare una persona del XXI secolo quando deve vivere, beata lei, senza le modernità del presente.
Poi, vabbè, c'è l'amore.
Perché se da una parte conoscerete Claire, donna forte, autonoma, intelligente, che non dice balle a se stessa… dall'altra ci sarà Jamie, una figura maschile così imperfettamente e incredibilmente bella che non poteva essere creata che da una donna.
Jamie è un eroe: è bello, attraente, intelligente, cocciuto, buono, accentratore, irascibile, indisponente, individualista, rigido, comprensivo, affettuoso, sensuale, carismatico e decisionista.
È un capo naturale, con tutte le complicazioni in termini di parità che questo deriva a un rapporto di coppia.
Ma l'amore non riesce ad oscurare le singole storie, la storia, i colpi di scena, le rivelazioni, l'avventura e la battaglia.
C'è sesso, crudeltà, altruismo e generosità.
Non mancano parti della narrazione violente e cruente, che vorrete magari saltare per l'impressione che fanno, e parti che vi esalteranno e vi faranno rizzare i capelli sulla nuca per il colpo di scena, il mistero.
Sentirete che è un libro suscettibile di essere amato o odiato, ma che non dormirà sul comodino, quieto di fianco a voi.
Se la magia vi prenderà, La Straniera vi chiederà a gran voce - con la sua voce - di essere letto e, al termine, sarà come aver imparato una nuova lingua ed essere stati ammessi a pieni voti in un clan esclusivo, all'interno del quale poter parlare di tartan, sporran, uisge beatha, lochs, highlands, kilts, cornamuse e plaids sapendo di essere capiti.
Davvero, c'è troppo da dire e si rischia di non sapere cosa dire, su questa saga.
Il primo volume - The Outlander, appunto - è autoconclusivo, in qualsiasi modo lo si voglia interpretare.
Questo è un regalo che la Gabaldon ci ha fatto, così possiamo cedere alla curiosità di leggerlo per vedere se ci prende la magia, senza dover necessariamente preventivare la lettura di quelle che si prospettano essere circa 8.000-10.000 pagine di saga per avere un'idea di un finale (la saga non è ancora finita e io che vi scrivo spasimo per il prossimo libro!!!!).
Se banchi di nebbia, cieli plumbei, castelli di roccia, lochs pittoreschi e distese di erica fanno per voi, se fin da piccole amate le leggende, se Ginevra e Morgana vi interessano quanto Mago Merlino e Re Artù… se un pizzico di sovrannaturale vi emoziona… ….siete ancora qui a leggere?
…dovreste già essere corse in libreria!
da:
http://leggiamo.altervista.org/rosa_lastraniera.htm