Ci sono dei luoghi in cui ci si sente a proprio agio, e altri no. A volte sono le esperienze vissute che ce lo fanno sentire vicino o meno, altre volte sono odori, colori, suoni...
Altre volte non trovo un motivo: mi sento a casa e sento il bisogno di tornarci perchè so che dopo quella visita poi mi sento bene.
Alberi, montagne, sassi, e spesso anche edifici.
Uno di questi è la
chiesa di San Nicolao, a
Giornico (Svizzera).
La chiesa si trova in un paesello che ne ha in totale ben sei, piu' un oratorio!
Forse ne hanno costruite parecchie nel corso degli anni, perchè Giornico si trovava in una posizione strategica, dove si è svolta anche la famosa
Battaglia dei sassi grossi.
Forse Giornico è un luogo magico, mistico, esoterico... brevemente un luogo speciale, roba da "Sixth sense"?
Ma non sento voci e non vedo morti viventi in tutto il paese, e nemmeno in questa chiesa.
No, semplicemente puntualmente sento il bisogno di andarci, e sempre quando piove... l'ultima volta a Pasqua.
La chiesa è speciale: di semplice architettura romanica è, come tante chiese della zona, costruita con regolari pietre di granito (gneiss) e la navata non è intonacata, nemmeno all'interno. Non ha finestre (a parte qualche minuscola apertura) e non essendo intonacata non è nemmeno ricca di affreschi (a parte il presbiterio e l'abside). È un luogo buio, oscuro e misterioso. Quando il gigantesco portone dell'entrata è aperto, la luce che penetra illumina la cripta che non è sotterranea ma piu' bassa della navata di alcuni scalini. Si accede al presbiterio e all'abside per mezzo di una scala a due rampe simmetriche.
La prima tappa è la cripta, dove mi siedo sul banco vicino all'altare: si dice che nelle cripte li' le forze cosmiche siano piu' concentrate... un po' di doping esoterico non nuoce mai, anzi sono qui per quello.
Poi, elettrizzata da alcune migliaia di unita' Bovis (misurate dalla radiestesista e geobiologa Blanche Merz), salgo le scale che portano al presbiterio e mi piazzo al bordo del "balcone" privo di parapetto, osservando a lungo i banchi vuoti che stanno sotto di me.
Ecco il mio Impero del Nulla, ecco il mio Popolino pieno di speranze, il mio Volgo abbruttito che gioisce silenzioso al solo vedermi
È incredibile come ci si sente potenti da qualla posizione, sicuri che quel Mondo fantastico ai miei piedi non aspetti altro che vedermi, ascoltarmi e potermi obbedire...
Veni, vidi, vici! Benedicti orbi et sordi!
E prima che le manie di grandezza (e le forze cosmiche) mi spingano a fare dello "stage-diving" su una folla di isterici spettatori inesistenti e di rompermi le ossa, mi giro e passeggio nell'abside, sedendomi poi per un attimo nei posti riservati a Papi, Vescovi e Parroci, nei monumentali banchi laterali del coro.
Da Governatrice dell'Universo a umile rappresentante del Clero: sento che il mio corpo e la mia mente stanno digerendo l'abbuffata di Bovis fatta nella cripta, e che quindi posso tornare nel mondo reale in armonia con il Creato e me stessa.
Un giretto nella navata buia, una visitina ai mostriciattoli che ornano l'interno e l'esterno della chiesa e poi di solito ha smesso anche di piovere e il cielo si schiarisce!
Un'oretta tutta mia, in compagnia del buio e del silenzio, per poter tornare ad affrontare con slancio i suoni, i colori e la compagnia della vita.
Il portone d'entrata, visto dalla cripta:
Ma da che pulpito! Il popolo mio mi guarda e pensa a Dio:
Alcuni mostriciattoli:
La chiesa vista dall'esterno: