Sua Maestà il Canon, Tutti i Severus possibili

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Aliseia
view post Posted on 22/4/2010, 11:19




:Sev1:



Tutti i Severus possibili



Questo non è certo un saggio, ma un insieme un po' confuso di spunti di riflessione.
Con tante domande, alcune retoriche, altre un po' meno.
Poiché su questo argomento ho poche certezze, e forse non voglio neanche averne.
Come sempre chiedo: non prendete tutto sul serio.

Definizione di canon-fiction da Wikipedia QUI



CITAZIONE
Il canone è, nel contesto della fiction, sia l'insieme di quei romanzi, storie, film, e simili che sono considerati come originali, cioè ufficiali, di un dato universo immaginario, sia l'insieme di quegli eventi, personaggi, ambienti e affini la cui esistenza all'interno di quell'universo è accertata.
Affinché l'universo immaginario risulti coerente, specialmente in quelle fiction che comprendono diverse opere, sia gli autori che il pubblico possono trovare utile definire cosa è "veramente" accaduto in quell'universo e cosa no. Solitamente è considerato canonico tutto quello che è stato prodotto dalla fonte originale dell'universo immaginario, mentre sono "non canoniche" (o apocrife) quelle opere di adattamento, di derivazione o non ufficiali, spesso prodotte su media differenti da quello originale.

La coerenza è un elemento che mi interessa molto.
Ma solo nell'ambito della definizione del personaggio, non dal punto di vista della narrazione e della trama.
IC o OOC.
In altre parole: di chi parliamo, quando parliamo di Severus?
Vale per lui come per ogni altro personaggio, ma lui è un esempio davvero tipico.
Poiché non esiste un solo Severus. Se è vero per chiunque, o per qualunque cosa percepita dai nostri miseri sensi, dalla nostra, limitata, intelligenza, è anche vero che Severus è un caso molto interessante.
Poiché, come altri personaggi molto discussi e molto amati, Severus si fa carico di tante speranze, passioni e contraddizioni, che dalla sua definizione dipendono il divertimento, a volte persino la felicità, di tante persone.
Ora, è evidente che la sua autrice ci dà le coordinate.
Fisiche, psicologiche, morali.
Prima dell'uscita di DH ero terribilmente in ansia.
“Fa che sia sano e salvo”. Salvo, soprattutto. Moralmente. Non avrei potuto gestire un Severus colpevole, Mangiamorte fino alla verifica finale.
Me lo sono anche chiesto. Ma sono una fan, non una scrittrice. E per condividere devo avere qualche punto fermo.

Era difficile, per me, rinunciare al sogno proprio nel momento più appassionante e intenso, il gran finale.
Ed essendo fan, e non autrice, i miei sogni dipendevano dalle intenzioni della Rowling.
La scelta morale di Severus, nel senso più evidente e semplificato, Bene o Male, era in realtà tutto ciò che mi interessava.
Per il resto, potevo pensarci io. Potevamo pensarci noi, i fans.
Le altre coordinate erano infatti piuttosto variabili.

A partire da quella più evidente: l'aspetto fisico. Certo, tutti noi sappiamo che Severus ha un grosso naso, lunghi capelli neri e unti. È magro (ha mani ossute, che muove con gesti ampi. Piuttosto espressive, potremmo supporre).
Sappiamo che si muove “come un pipistrello”. Il che può voler dire tante cose: lento? Aggraziato? Minaccioso? Semplicemente brutto?!
Non viene mai descritto come imponente, ma la sua presenza e la sua voce si “impongono” sul pubblico, generando soggezione, terrore. Rispetto, in un certo senso.
La sua voce è bassa e ipnotica, e impone il silenzio. Bella? Può darsi.
Certo non possiamo aspettarci questo giudizio da Harry Potter.
Harry ce lo descrive “brutto come un gargoyle”.
È un tipo particolare di bruttezza: antico, ambiguo, non comune.
Se dobbiamo aspettarci da Harry lo stesso distacco che ha nei giudizi morali, in particolare nei confronti di Snape, sappiamo che Severus è probabilmente “meno brutto” di quanto ci faccia capire il ragazzino.
A favore di questa tesi potremmo invocare anche la possibile infatuazione della madre del ragazzo, che, se non l'ha amato, comunque “avrebbe potuto”. Almeno così afferma la Rowling.
E se la scrittrice sottolinea più volte il primato delle qualità morali su quelle fisiche, diamo per scontato che comunque piacersi un po' non guasta.

Sull'aspetto fisico entra in gioco un'altra questione cruciale del canon: i films.
C'è chi rifiuta a priori l'immaginario dei films. Ma io non ci riesco. Forse perché ho sempre inteso il canon letterario come un punto di partenza, e non come un punto d'arrivo.
Ho rifiutato il canon più rigoroso dopo aver letto il primo libro. Ho rifiutato soprattutto le scelte morali e psicologiche dell'autrice (l'anti-pedagogica divisione in sale, definite appunto per caratteristiche morali e psicologiche. L'ingiustizia di un giudizio dato a priori da un Cappello Magico, alla tenera età di 11 anni. La conseguente emarginazione morale dei Serpeverdi. La ripetuta confusione tra ridicolo-fisico e colpa morale).
I films furono la prima leva per scardinare il canon letterario. Poi sarebbe venuto lo slash.
E se è vero che molti degli attori, soprattutto tra gli adulti, non corrispondono alla descrizione fisica dei libri, né la loro recitazione alle caratteristiche psicologiche, dobbiamo anche ammettere di non sapere con assoluta certezza ciò che aveva in mente la Rowling.
L'autrice si disse “deliziata” dalla scelta di Alan Rickman. Deliziata.
E abbiamo saputo, proprio in tempi recenti, che sa impuntarsi, quando vuole.
Come ha fatto quando gli sceneggiatori del Principe Mezzosangue volevano venderci un Silente sciupafemmine.
“Ma Silente è gay!” Ha fegato, la ragazza. Quando vuole.
Ma questo Severus alto e solenne, dai lunghi occhi intensi, la bocca sensuale, la camminata che fa vibrare le pietre di Hogwarts... come si concilia col mostriciattolo-gargoyle-pipistrello di cui parlano i libri?
Ed esiste un canon dei films, e quanto può discostarsi da quello dei libri?
La definizione-wiki parla di “opere originali, e cioè ufficiali”.
Le due parole non sono sinonimi. Lo sceneggiatore non coincide con la scrittrice.
Ma non si può negare l'ufficialità ai films. Per alcuni, anzi, i films sono l'approccio “ufficiale” all'universo di HP. E i libri sono cosa marginale ed eccentrica, destinata a noi fanatici.
Cos'è ufficiale? Cos'è originale?
È un problema che conoscono bene i fans delle serie televisive. Nella lunga serialità non esiste che l'ideatore della serie, il creatore, sia anche l'autore di tutte le puntate.
E capita a volte di doversi sorbire puntate incredibili, con i personaggi completamente snaturati.
Ma parliamo della puntata n della tot stagione, e chi può negare che sia una puntata ufficiale?

Ma spingiamo ancora oltre l'asticella.
Nel complesso universo della serialità e dei diritti d'autore, dove il Severus di Alan Rickman è comunque universalmente accettato come “Severus Snape”, almeno dal grande pubblico, e gli sceneggiatori dei films modificano la trama più o meno liberamente, come si colloca la fanfiction?
Ignote fanwriters, ben attente all'IC, hanno forse meno diritti morali sul personaggio di un distratto sceneggiatore?
Cosa li distingue? L'esistenza di un contratto?

E, soprattutto: la fanfiction esiste?
Voglio dire: se la pubblicazione di un'opera d'arte rende reale il personaggio, che dire delle infinite variazioni elaborate dai fans su quell'opera originale?
Esistono un Severus debole, un Severus gay, un Severus sdolcinato, una qualunque di quelle imprevedibili elaborazioni, alcune delle quali, come negarlo, ci fanno accapponare la pelle?
Ve lo chiedo perché a volte avverto come sofferenza certe trame delle fanfictions inglesi, certe fanart, che io vivo come un vero e proprio tradimento al mio sentire.
E non mi basta pensare: non è vero niente. Quel piccolo Severus che sento sbagliato, tradito, ormai esiste, c'è, ha modificato in qualche modo il tessuto della storia, e per annullarne gli effetti nefasti non posso che leggere le mie fanwriters preferite (grazie, ragazze :wub:) o provare a scriverne a mia volta, quasi a creare una specie di antidoto.
Poiché proprio io che metto in discussione il canon, ho in realtà per esso un culto così democratico e rispettoso, che vorrei estenderlo a tutto, fanfiction compresa ;)
Ciò che è pubblicato esiste, e non si può più scappare.

Tornando alla nostra Rowling, al suo Severus e ad Alan, non credo davvero che l'interpretazione dell'attore inglese coincida con la visione della scrittrice.
Come molte di noi, lei ha gradito lo sguardo malinconico, la micro-smorfia beffarda, l'aria acida e altezzosa. Facendosene addirittura ispirare (come notò Ny tanto tempo fa, il Severus del Voto infrangibile, o quello del primo capitolo di DH, non è il Severus-gargoyle del Calice di Fuoco. È quello che io chiamo il Severalan, una nuova creatura ;) Il Severalan è una creatura affascinante: sornione, sicuro di sé, e potenziale gran ballerino di tango. )
Il Severalan è uno dei tanti Severus possibili.
Non è il mio, che è una sintesi tra un giovane Alan ancora magro e bruttino, e un più acido ed elettrico Severus da fanfiction e fanart.
Non è il mio, poiché il mio è prevalentemente slash.
È uno dei tanti di cui potremmo discutere le caratteristiche morali e psicologiche, confrontandoci su libri, interviste, e tutto il materiale canonico a disposizione, ma senza certezze finali (è nobile? È meschino? È davvero salvo? L'ha fatto per Lily o per il Bene supremo?).
Senza essere certi nemmeno della parola definitiva dell'autrice.

Nella trama la definizione di canon sembrerebbe invece più certa.
Severus Snape non ha amato altra donna che Lily.
Severus Snape è morto.

Altra donna... E gli uomini? E amata come? Spiritualmente? Sensualmente? In modo tale da poter comunque fare l'amore con un'altra, o votandosi completamente a lei, anima e corpo?
In sette libri gli sentiamo dire una sola parole d'amore: sempre. Ma sempre cosa?
Come è intensa e definitiva quella parola.
E, nello stesso tempo, come è ambigua.

E poi… “Gli occhi verdi incontrarono i neri, ma dopo un attimo qualcosa nel profondo di questi ultimi svanì,. lasciandoli fissi e vuoti. La mano che stringeva Harry crollò a terra e Piton non si mosse più “
Io so che i suoi occhi si accendevano di una scintilla ogni volta che andava in missione. E a quel punto la sua missione era finita.
Ma chi ha usato la parola “morto”? Non la Rowling, mi sembra. Non nel libro.

È solo una provocazione. Ma questo per dire che, quando si invoca il rigore del canon, bisognerebbe pensare alle conseguenze.
Non tutto è ciò che sembra.
Qui a Spinner's End amiamo ed accettiamo tutti i Severus possibili.
Ogni tanto vi proporrò il mio (o i miei).
Ben disposta a farmi sedurre dai vostri. :wub:

:Sev1:



Edited by Aliseia - 22/4/2010, 14:43
 
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Mixky
view post Posted on 23/4/2010, 14:58




Una riflessione davvero molto interessante e ricca di spunti, tesoro.
All'inizio ero una che si atteneva molto al canon, non una maniaca, però ci stavo molto attenta. Poi piano piano ho iniziato a discostarmi un tantino. Quel tanto che basta, per intenderci, per salvare Severus dalle fauci di Nagini. ;) O ancora, tanto per dirne una, per salvare Sirius da quel malefico Velo.
E, come ben sai, non a caso ho preso proprio loro due. In parte perchè li amo, e in parte perchè sono due morti davvero insensate e assurde. Povero Sirius a lui è toccata la morte da cretino. :(
E nel mio immaginario sono vivi, vegeti e assolutamente felici insieme. (Scusa Astry, ma per me è così) Questo è il "mio" canon.
Poi ci sono sempre il 5° e 7° libro... lo so. Per il resto dei personaggi mi attengo parecchio al canon, diciamo che li vedo bene così come sono nati, ecco. Benchè qualche volta posso leggere qualcosa di Ny su Harry e Draco o qualcosa di Sage Snarry. ;)
 
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Aliseia
view post Posted on 25/4/2010, 09:50




CITAZIONE (Mixky @ 23/4/2010, 15:58)
Poi piano piano ho iniziato a discostarmi un tantino. Quel tanto che basta, per intenderci, per salvare Severus dalle fauci di Nagini. ;) O ancora, tanto per dirne una, per salvare Sirius da quel malefico Velo.

Come ti capisco ;)

Rileggendo il mio intervento precedente, ho pensato di approfondire un paio di argomenti.
Non vorrei che passasse l'impressione che per Severus accetto tutto e il contrario di tutto.
Tutt'altro.
Penso di avere idee molto precise su di lui.
Resta il fatto che il mio Severus (cioè il Severus che io immagino) è costantemente doppio.
Straziato da inesauribili contraddizioni.
Eternamente irrisolto (tale l'ha voluto la sua autrice. E credo di doverla ringraziare per questo. Se non fosse così, non sarei qui adesso, ancora a parlare di lui).
Il Severus che immagino è insieme nobile e meschino.
È invidioso, ma capace di sconcertanti atti di generosità.
È un vero Serpeverde: calcola. Ma in questi calcoli rientra, sorprendentemente, anche l'amore.
Severus Snape non rischierebbe mai la propria vita senza un valido motivo.
Ma questa vita accuratamente preservata, sa metterla in gioco in modo del tutto disinteressato.
Forse faccio prima a dire quello che per me non è.
Non è gradevole, il “mio” Severus, non è simpatico.
Non è buono nel senso tradizionale e melenso del termine (ma è a suo modo un puro. Un uomo di assoluti, senza mezze misure. E questo mi crea ancora problemi di definizioni, nella relatività del giudizio morale su si lui).
Il Severus che amo è orgoglioso, non si adegua, non si “conforma”.
Ma è (o si sente) eternamente inadeguato, eternamente mancante.
Apparentemente freddo, si consuma di desiderio.
È in movimento, non è moralmente fermo: è in evoluzione.
Il Severus che amo, come dicevo, è il Re degli incompiuti.

Ciò che mi premeva nel post precedente era di liberarmi della tirannia del canon.
Dimostrare, se possibile, che il canon può essere scardinato. E dall'interno.
Che molte affermazioni apparentemente definive possono essere messe in discussione.
Gusti sessuali (dei protagonisti) compresi.
E...

CITAZIONE
E nel mio immaginario sono vivi, vegeti e assolutamente felici insieme. (Scusa Astry, ma per me è così) Questo è il "mio" canon.

Ma certo che non sono morti... ;)
Finire oltre il velo con il corpo e tutto? Ma, da che mondo e mondo, da certi viaggi si può ritornare. Basta non voltarsi indietro.
In una saga dove il protagonista va e viene come e quando vuole, non vedo perché non dovrei salvare il mio bello. ;)
Ci stiamo lavorando :wub: :Sev4:

E Severus, bè... Dov'è il cadavere? Il funerale, il ritratto?

C'è una casetta nella Foresta. Shhh.... se ascoltiamo bene, persino adesso, possiamo sentirli litigare...
:Sev2: :Sir:
 
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the bride1
view post Posted on 25/4/2010, 21:56




CITAZIONE (Aliseia @ 22/4/2010, 12:19)
Ignote fanwriters, ben attente all'IC, hanno forse meno diritti morali sul personaggio di un distratto sceneggiatore?
Cosa li distingue? L'esistenza di un contratto?

Rivoluzionaria. Quasi reazionaria. Se mi consenti, proporrò questa come quarto di copertina per alcuni scritti di Umberto Eco, fra Opera aperta, Lector in fabula e I limiti dell'interpretazione.

Non esiste canon, direbbe Eco, perchè il personaggio vive solo dell'interpretazione che ne fa il lettore. Autore e lettore cooperano alla definizione del personaggio e questa cooperazione, per ovvie ragioni, è sempre un processo mediato, direi quasi diplomatico. Esistono, certo, dei limiti dell'interpretazione ma questi limiti, a giusta ragione, possono essere spostati un po' più in là continuamente, al variare delle sensibilità, al variare della distanza che si impone fra il sentire dell'autore e il sentire del lettore. Non solo. Come giustamente ricordi, ci sono opere, come il telefilm,ad esempio, che non sono affatto autoriali, nel senso letterario del termine. Più scrittori, materialmente, mettono mano ad un personaggio, che cambia continuamente. Vero, verissimo. E rilancio. Nel caso di un telefilm, o di un film, alla scrittura dello sceneggiatore si aggiungono le scelte del regista e la recitazione dell'attore: chi, in questo coacervo di scritture detiene il canon? E il personaggio che ne nasce di chi è figlio? Il passo successivo è ancora più facile. Come lettore quanto conta, per me, aver letto i libri, aver visto i film, aver letto le ff, aver partecipato ad un forum nell'interpretazione che ho di un personaggio? È innegabile, giusto per dirne una, che aver discusso con molte di voi su queste tematiche ha influito tantissimo sulla mia visione degli ultimi flm di HP e sulla ri-lettura dei libri. Tutti questi aspetti, pertanto, devono essere tenuti in conto per qualsiasi valutazione sul canon del personaggio.

Detto questo, se avete avuto il coraggio di arrivare a leggere fin qui, vi dirò cos'è per me il canon di Severus.
Esiste, per me, una identità che l'autrice dà al personaggio. Un'identità fisica, un'identità morale, un'identità relazionale, un'identità di strumento narrativo per svolgere alcune funzioni indispensabili allo svolgimento della trama. In base a questo, sappiamo che Severus è brutto, capellone e nasone; sappiamo che, pur nel doppiogiochismo da spia, è stato, alla fine, dalla parte del Bene; sappiamo che aveva numerosi difficoltà relazionali; sappiamo che era il cattivo che, al momento opportuno, si rivela buono e svolta la storia.
Sulla base di queste identità, ben sapendo che anche queste possono essere messe in discussione, io ho evidenziato alcune caratteristiche specifiche, quasi avessi acceso i riflettori su alcuni aspetti piuttosto che su altri: l'assoluta fedeltà alla donna amata, l'assolutezza dei sentimenti e delle passioni, l'irrequieta ambiguità di fondo, l'orgoglio, il coraggio, l'essere eternamente in errore e fuori luogo etc etc. Questo grumo di sensazioni, che Severus mi ispira, sono state condivise con una comunità on line. Da questa condivisione, parte di ciò che pensavo già di Severus è stato approfondito e confermato, parte è stato scoperto ex novo. Questo spiega perchè io, che riesco ad immaginare solo Severus/Lily trovo interessanti anche altri paring e persino alcuni slash: indipendentemente dai gusti sessuali, il Severus che viene raccontato condivide quel tormento, quel doloroso disagio che rappresentano per me il nocciolo duro del character di Severus.

La dimensione collettiva nella costruzione del personaggio la ritengo un passaggio fondamentale. Per dirne una, se avessi frequentato altri fandom, filo-harry ad esempio, la mia percezione di Severusu, il mio canon di Severus sarebbe cresciuto e si sarebbe conformato verso altre direzioni. Senza, per questo, essere meno canon della mia percezione pitonica.
 
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Astry
view post Posted on 26/4/2010, 16:15




Trovo molto interessante questa discussione, dunque mi ci tuffo a pesce.
La definizione di Canon, lo ammetto, non mi è mai stata chiara. Ho una mia idea di Canon e cerco di rispettarla quando scrivo. Ovvero evito, per quanto possibile, di cambiare gli avvenimenti della storia ufficiale almeno fino alla sua conclusione (se scrivo di fatti successivi mi prendo, invece, qualche libertà) Ma è soprattutto il carattere dei personaggi che, secondo me, dovrebbe essere rispettato più che la storia in sé. Infatti la fan fiction cos’altro è se non un voler narrare qualcosa di nuovo con personaggi e ambientazioni preesistenti? Più comodo sicuramente, dato che possiamo evitare preliminari, noiose descrizioni, dato che parliamo di cose che chi legge già conosce, e quindi possiamo concentrarci solo su un aspetto della storia originale, su un personaggio, invece di un altro, su un fatto particolare che si inserisce nel più ampio contesto dell’originale. Possiamo ampliarlo, approfondirlo, e (perché no?) anche modificarlo.
Non avrebbero ragioni di esistere fan fiction che raccontando per filo e per segno cose già conosciute. D’accordo, ci sono i “momenti mancanti”, si può riscrivere un avvenimento cambiando il punto di vista. Ma la cosa si esaurirebbe molto presto.
Spesso chi scrive fan fiction, lo fa perché sente proprio il bisogno di cambiare un fatto accaduto. Una morte di cui non avremmo voluto leggere, una vicenda che non ha avuto la conclusione che speravamo. Parole non dette, vite che avrebbero potuto essere e non sono state.
Ammettiamolo, le fan fiction, specialmente quelle su Harry Potter, nascono dall’infinità di buchi e di spunti che l’autrice “ufficiale” ha lasciato in giro senza mai venirne a capo.
Per anni abbiamo scritto, immaginandoci possibili conclusioni, cercando di raccogliere gli indizi sparsi fino al sesto libro, per poi costruire i nostri personali finali. Ora che la storia si è conclusa, continuiamo ugualmente a scrivere, perché, anche dopo aver letto la parola fine in fondo al libro dei doni, ci sono ancora una marea di cose che non tornano.
E’ arrogante da parte nostra “giocare” con personaggi non nostri, ponendoli in situazioni diverse?
Credo di no. Di sicuro sono molto meno tollerante quando a farlo è uno sceneggiatore che non sta inventando una nuova storia, ma semplicemente dovrebbe mettere su pellicola quella che è considerata “ufficiale”. Cambiare la vicenda, ridurre personaggi che hanno un certo spessore a delle macchiette, solo per attirarsi un pubblico di adolescenti, questo per me è imperdonabile.
Lo avrei capito se avessero voluto realizzare un film solo ispirato ai libri della Rowling, che avesse magari parlato di tutt’altro. Una sorta di fan fiction cinematografica, con un titolo diverso, con un protagonista diverso. Una storia che avesse puntato più su quelli che nelle ff chiamiamo appunto i momenti mancanti. In quel caso, magari, il film avrebbe potuto intitolarsi: “giovani maghi alle prese con le pene d’amore” e nessuno avrebbe avuto niente da ridire.
Dunque libertà assoluta per le fan fiction? No, per me, quello che non deve essere assolutamente toccato è il carattere dei personaggi, e ahimè, nel carattere rientrano anche i gusti sessuali. E qui viene il tasto dolente. Chi mi conosce ormai sa che sono allergica allo slash, ma non è che io sia contraria a leggere di rapporti omosessuali. Ma ritengo che un personaggio nato etero, non possa in nessun modo iniziare a provare sentimenti che non sono nella sua natura. I gusti personali di un individuo condizionano le sue scelte, il suo modo di fare, di sentire.
Capisco fin troppo quanto possa essere stimolante mettere insieme due personaggi che si odiano e “condannarli” ad essere attratti sessualmente (ogni riferimento ad un certo cagnaccio non è puramente casuale), perché l’amore è irrazionale, un’amicizia no. Sì, capisco, che avendo per le mani un personaggio come Severus la cui caratteristica principale, il suo destino, in un certo senso, è proprio quello di vivere una non vita, per le sue scelte sbagliate, per il suo essere sbagliato, e accostarlo ai suoi “opposti” che possono essere Sirius o Harry. Opposti, ma simili a lui e altrettanto provati dalla vita, sia un modo per amplificare portando quasi all’esasperazione la sua sofferenza. Sì sì, e non dite che lo fate per vederlo felice perché non ci credo. Insomma, ammettiamolo, Lily non bastava. Anzi, direi che Lily è quanto di meno Canon poteva scrivere la Rowling. Una doccia fredda per tutti.
Lily ci è stata imposta, Lily è la versione originale, ufficiale, eppure stona come se fosse uscita da una fan fiction di pessimo gusto. La Rowling si è forse dimenticata del Canon? E il Silente gay è Canon solo perché lo afferma la sua creatrice?
Secondo me no. Il Canon dei personaggi si crea nell’immaginario di chi legge. In un libro in cui l’amicizia crea legami fortissimi fino all’estremo sacrificio. In una storia che poggia le sue fondamenta su un trio, non una coppia di innamorati, ma un gruppo di amici disposti a tutto l’uno per l’altro. In cui la vittoria finale è legata alla forza di quest’amicizia e alla capacità del protagonista di sacrificarsi per essa, quanto danno e quanto tolgono al personaggio di Silente le affermazioni della Rowling? Una grande amicizia non sarebbe stata più forte e più vera di un innamoramento?
E quanto l’amore per Lily impoverisce il personaggio di Piton?
D’accordo, ciò che è Canon e ciò che non lo è alla fine lo decide la sua creatrice, ma se questa non riesce a trasmetterlo, se, come nel caso di Silente, il lettore non sa, e nulla nella storia lo aiuta a immaginare un Silente gay (a parte i paraorecchi rosa, che ne dimostrano solo l’eccentricità). Come può un’affermazione fatta in un’intervista, diventare Canon?
Se la Rowling domani dovesse dire che Voldemort e Silente sono stati amanti, noi dovremmo accettarlo come Canon solo basandoci sulla sua parola?
Alla fine il mio Canon è ciò che il libro mi ha trasmesso negli anni, quello che è maturato col tempo. I personaggi si sono formati, hanno acquistato un loro spessore, sono diventati vivi e hanno cominciato a parlarmi direttamente con i loro gesti, raccontandomi i loro sentimenti, il loro passato, i loro gusti. Sono usciti fuori dal libro è hanno cominciato a vivere nelle fan fiction. In alcune li ho riconosciuti, ho ritrovato sua maestà il Canon, in altre ho visto solo una parte di loro, in alcune le caratteristiche fisiche, in altre il carattere, in altre la storia, in altre ancora non li ho riconosciuti affatto. E quindi ho scelto. Ho scelto di leggere quelle storie in cui, indipendentemente dalla vicenda narrata, potevo riconoscere i personaggi che avevo imparato ad amare.
E poi è arrivato l’ultimo libro e in un certo senso mi sono ritrovata a non riconoscere più quei personaggi. Il polpettone di rivelazioni su Piton, messe li come in un elenco della spesa. E quelle su Silente buttate giù così in fretta da non dare il tempo al lettore di inglobarle nell’insieme del personaggio. Vite passate, sorelle morte, errori di gioventù, innamoramenti finiti, o mai cominciati, rapporti che non hanno avuto una valida spiegazione.
Il tutto mi ha lasciato una sensazione di “posticcio”, un abito mal cucito appiccicato sopra a personaggi che avevano già il loro vestito e con quello si erano fatti conoscere al lettore.
Alla fine il Canon per me è non tradire il personaggio, il suo carattere, i suoi gusti. Se la sua stessa mamma lo tradisce (forse per incapacità, fretta, o semplicemente perché è più semplice fare rivelazioni bomba in un intervista piuttosto che costruirci sopra una storia), ben vengano le fan fiction, anche quelle slash a questo punto, dato che per me non è più Canon una Silente/Grindelwald piuttosto che una Severus/Sirius. Semplicemente perché il Silente che ho conosciuto, quello che la sua autrice mi ha presentato in sette libri, non è gay più di quanto possa esserlo Voldemort (magari lo è).
Per concludere, qualcuno potrebbe dirmi: il personaggio è di chi l’ha creato, se lei lo ha immaginato in un modo, le rivelazioni ci mostrano solo ciò che quel personaggio era già.
Eppure non sono d’accordo. Perché il fatto di conoscere o meno il passato di un personaggio non cambia la sua essenza, e l’essenza di un personaggio è quella che viene fuori col tempo. Anche nel caso di un uomo ambiguo come Piton, ambiguo, ma sicuramente non semplice, e l’amore per Lily in effetti lo semplifica fino a renderlo quasi bidimensionale.
Quindi mi trovo d’accordo con Aliseia quando dice che, alla fine, ciò che crea il Canon è solo un contratto, o quella cosina che chiamano il diritto d’autore.
A tal proposito vorrei ricordare il nostro commento quando leggemmo in anteprima alcune pagine dell’ultimo libro apparse sulla rete prima dell’uscita ufficiale: “No, questo non può essere il vero libro, dev’essere una fan fiction, e anche brutta.”

Ecco, dopo questo papirico delirio, mi ritiro in buon ordine. Ahahah!

Edited by Astry - 26/4/2010, 17:43
 
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the bride1
view post Posted on 26/4/2010, 22:31




Potrei quotare tutto quanto, perchè condivido quasi tutte le cose che hai detto. Il tuo post ha molti spunti interessantissimi, soprattutto per ciò che riguarda il rapporto fra ciò che l'autrice ha prodotto nei libri e i contenuti “spuri”, come le interviste, prodotte comunque dall'autrice. Silente gay è canon o non canon? E posto che sia canon, lo è perchè semplicemente lo ha detto l'autrice o perchè piuttosto coerente con il resto del personaggio? E se poniamo il caso che NON sia canon, non lo è perchè la Row l'ha rivelato nell'intervista e quindi fuori dal “terreno” dell'ufficialità oppure perchè l'omosessualità di Silente non è coerente con il personaggio? Le domande potrebbero venir fuori a fiotti in effetti ma non è questo su cui vorrei soffermarmi ma su questo...


CITAZIONE (Astry @ 26/4/2010, 17:15)
E quanto l’amore per Lily impoverisce il personaggio di Piton?

Ecco, vabbene che Lily non è questo splendore di simpatia ma questo...:D
Io ho sempre trovato che l'amore assoluto, spropositato, sconveniente e soprattutto non corrisposto che Severus prova per Lily è di fatto un valore aggiunto per il personaggio. Possiamo convenire che non è una trovata originale, che milioni di storie si sono rette su relazioni contrastanti come questa ma, a mio parere, l'amore di Severus per Lily lo rende molto più profondo, molto più patito, molto più sfaccettato.
Certo, se consideriamo l'amore in questione solo come una cotta adolescenziale o come un amore non corrisposto e basta, allora sì, Severus diventa bidimensionale, banale e anche più sfigato di quanto sia già.
Se pensiamo però che per questi sentimenti Severus ha sofferto e ha sofferto non perchè Lily non lo riamava ma perchè lui avrebbe voluto non amarla, allora, beh, secondo me cambia tutto. Allora, secondo me, Severus si conferma nella sua assoluta ambiguità (orgoglio serpeverde che ama una babbana grifondoro), nella sua stratosferica fierezza (riconoscersi e riconoscere qualcuno uguale a lui in un mondo ostile), nel suo sentirsi costantemente sbagliato (sentirsi sempre non all'altezza dell'amore di lei), nel suo infantile, capriccioso, spropositato patto d'amore per la vita (l'assolutezza fuori luogo dell'always). In ragione di tutto ciò, l'amore per Lily è pienamente in canon.
 
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Astry
view post Posted on 26/4/2010, 23:03




CITAZIONE (the bride1 @ 26/4/2010, 23:31)
Ecco, vabbene che Lily non è questo splendore di simpatia ma questo...:D

Eheheh, no, non è uno splendore di simpatia, ma non è Lily ad infastidirmi, ma l'amore in sé.
Ci sono tanti tipi di amore in Harry Potter. L'amore materno ad esempio, quello che salva Harry e che distrugge Voldemort. L'amore come amicizia che è quella che alla fine spinge l'eroe della storia (Ahimè Harry e non Piton) a sacrificarsi.
In un certo senso il suo sacrificio è "migliore" perchè fatto per amore di tutti. Se la Rowling avesse lasciato capire che la scelta di Harry fosse stata solo quella di un uomo innamorato, se lo avesse fatto solo per Ginny quel sacrificio, secondo me sarebbe stato meno grande. Io lo avrei trovato fastidiosamente banale.
E poi ci sono questi "innamoramenti" buttati là, come quello di Silente e Piton. Come una sorta spiegazione sbrigativa delle loro scelte: Silente era innamorato quindi ha combinato tutto quello che ha combinato. Piton era dalla parte dei buoni, ha fatto quello che ha fatto, ha scelto ed è morto perchè era innamorato, punto.
Non so perchè, ma avrei preferito un Piton amico di Lily piuttosto che innamorato. Perchè l'amore per una donna rende folli, ma non grandi. E nello stesso tempo è molto più sbrigativo parlare di un amore non corrisposto piuttosto che spiegare la fine di un'amicizia. L'amore può essere qualcosa di istintivo, morboso, egoista, e Piton a volte lo è, oppure semplicemente smieloso. Nel primo caso non ci fa una bella figura Piton, nel secondo non ci fa una bella figura la sua autrice.
Quindi, o accetto come canon un personaggio che perde molto del suo fascino, o decido che la sua autrice m'è cascata sulla banalità.


Ovvio che Lily rientra nel Canon, non mi piace, ma lo accetto e quando scrivo adesso il mio Piton è, purtroppo, innamorato di Lily :sick:
Su Silente :Sil: invece mi prendo la libertà di ignorare bellamente le interviste.


Edited by Astry - 27/4/2010, 10:14
 
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Aliseia
view post Posted on 27/4/2010, 17:02




Tra Severus e Lily, o meglio, da Severus a Lily, era secondo me amore vero, amore romantico.
Arrivo a dire che questo amore assoluto, tragico e impossibile, definisce Severus meglio di un amore felice. Severus è l'uomo degli assoluti. Severus è quello: “Always”.
Ma io non voglio che lui sia infelice. E non voglio esserlo io.
Voglio essere una fan felice. E allora il mio Severus immaginario idealizza Lily al punto di non volerla toccare, fino a metterla su un piedistallo. E questo mi permette la scappatoia, il mio personale scarto rispetto al canon.
Guadagno in felicità ciò che perdo in rigore.
Di più: guadagno in movimento ;). Ciò che era fisso e immutabile diventa sfida e trasformazione.
È un compromesso, ma mi fa sentire così sollevata.

Che poi la Rowling sia inconsapevolmente una slasher, questa è una cosa molto dibattuta, e a mio parere molto probabile. (Lo slash non è ufficiale, nella sua definizione più ristretta, anche se ormai la parola viene usata nel senso allargato, come equivalente di “coppia gay in una fiction”).
E allora: Silente è gay oppure no?
Sì, per me Silente è gay, perché l'ha detto la Rowling.
È l'unico personaggio per cui l'autrice abbia fatto un'affermazione del genere.
Posso però ammettere che qualcuno allarghi la visione a un Silente bisessuale.
Quello che mi interessa, di solito, è dilatare il canon, non negarlo. Mi interessa di più ciò che è possibile nel canon, per quanto improbabile.
Un Silente bi è possibile.
Un Silente esclusivamente etero, a mio parere, no. (A meno di non andare AU. Cosa assolutamente legittima, intendiamoci. Come fan mi interessa il gioco del canon. Mi interessa sovvertirlo partendo da dentro. Ma a livello letterario l'unica cosa che voglio è una bella storia).
Nel caso di Silente, nel caso della Rowling, originale è sinonimo di ufficiale.
Mentre non è ufficiale Cuaron, che fa intendere nel film del Prigioniero una possibile storia gay tra Sirius e Remus. (E non dite che sono una slasher, è così palese da essere imbarazzante. “Guardatevi, voi due, litigate come una vecchia coppia sposata”. Per gli intenditori: è una battuta di Queer as Folk, la più famosa serie gay d'Inghilterra, soprattutto all'epoca. E lo sceneggiatore, vorrei osservare, lo fa dire proprio a Severus. L'eterno escluso. L'esterno, "colui che guarda”).

Ma proprio Cuaron ha contribuito alla creazione di una delle più famose coppie slash di tutti i tempi.
E questa coppia, Sirius/Remus, fu quella che mi attirò nel fandom. Perchè è un caso molto interessante di para-canon, non so come definirlo. Un canon parallelo e non autoriale, creato dai fans, ma con regole e codici precisi. Con una sua letteratura semi-ufficiale.
Dal momento che avevo rifiutato la Rowling più manichea dopo il primo libro, ma quell'universo magico mi tentava, non mi parve vero che ci fosse una possibilità di sbeffeggiare il canon perbenino dei Grifondoro, portando dentro omosessualità e trasgressione.
Nel correttissimo mondo magico di Hogwarts, lo slash era eversivo.
E se poi invece di due Grifondoro avessimo un Grifondoro e un Serpeverde, se invece di due amici avessimo due nemici dichiarati... bè,, allora sarebbe ancora meglio! (Non è forse questa la sorpresa finale del canon rowlinghiano? Immaginate un uomo al posto di Lily... ;) )
 
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the bride1
view post Posted on 3/5/2010, 22:09




CITAZIONE (Aliseia @ 27/4/2010, 18:02)
Quello che mi interessa, di solito, è dilatare il canon, non negarlo. Mi interessa di più ciò che è possibile nel canon, per quanto improbabile.
Un Silente bi è possibile.
Un Silente esclusivamente etero, a mio parere, no.

Eh eh, amica mia, qui siamo davvero in un abisso sofistico!
Il canon è canon, secondo me, perchè è rigido, perchè è fisso ed è stretto in confini specifici. Se io lo dilato automaticamente lo tradisco.
Il caso degli orientamenti sessuali esprime bene quello che voglio dire anche se è un terreno su cui, non vi nascondo, ho una certa difficoltà a muovermi.
Cmq, nel caso di Silente, dichiarato gay dall'autrice, è, a mio parere automaticamente fuori dal canon renderlo bisessuale visto che l'omosessualità è una scelta diversa dalla bisessualità. Vogliamo supporre, come dire?, dei gradienti per cui un gay è più vicino a un bisex di quanto lo sia da un etero? Forse sì, ma questo non significa che, per il canon, per l'identità del personaggio, sia indifferente essere gay piuttosto che bisex.
Faccio un altro esempio. Severus, l'uomo dell'alway. Sicuramente romantico ma di un romanticismo sofferto, patito, doloroso. Se dilatassimo il canon, da quello stesso always, potremmo avere un Severus sdolcinato, tutto moine e piaghistei, capace persino di dire di persona a Lily "ti amo". Ecco, in nuce, il canon di Severus contiene una dose di romanticismo ma se noi dilatassimo questo aspetto e lo portassimo all'eccesso avremmo un altro Severus - per carità, totalmente legittimo - ma totalmente altro da quello in canon.

CITAZIONE (Aliseia @ 27/4/2010, 18:02)
Perchè è un caso molto interessante di para-canon, non so come definirlo. Un canon parallelo e non autoriale, creato dai fans, ma con regole e codici precisi. Con una sua letteratura semi-ufficiale.

Su questo non ci piove. Abbiamo speso fiumi d'inchiostro nel ricordare tutte quelle scene da ff così totalmente riuscite da entrare nell'universo potteriano quanto la saga stessa. E' il principio del deja vù della scena di Lily e Severus da piccoli vicino all'altalena: così tante volte descritta dalle ffwriter da entrare essa stessa nella storia ufficiale.
 
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Aliseia
view post Posted on 4/5/2010, 13:08




CITAZIONE (the bride1 @ 3/5/2010, 23:09)
Cmq, nel caso di Silente, dichiarato gay dall'autrice, è, a mio parere automaticamente fuori dal canon renderlo bisessuale visto che l'omosessualità è una scelta diversa dalla bisessualità.

Vero.
Anche io mi muovo un po' con difficoltà, e quasi con soggezione, non sia mai che certe mie frasi vengano prese come giudizi sulla vita sessuale delle persone, ci mancherebbe :)
Per dirla in modo un po' grossolano: dopo l'affermazione della Rowling, posso pure pensare che una sera, in un momento di malinconia, Silente abbia baciato appassionatamente la McGranitt... Il canon, interviste comprese, non me lo impedisce (tantomeno io! :Minn: :wub: ).
Ma non posso più ignorare che Silente, un giorno lontano, ha amato un ragazzo.
 
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Astry
view post Posted on 4/5/2010, 13:42




CITAZIONE (Aliseia @ 4/5/2010, 14:08)
Ma non posso più ignorare che Silente, un giorno lontano, ha amato un ragazzo.

Io qualche difficoltà ce l'ho, ma la ragione non è dettata da "giudizi" sulla vita sessuale. Il mio problema è averlo saputo dopo, e nemmeno dal libro, ma da un'intervista.
Insomma la Row, nelle interviste può aggiungere cose come informazioni su cosa c'è all'interno della bacchetta di tizio, o cosa mangia Voldemort a colazione. Ma la sessualità di un personaggio deve crescere con lui e il lettore deve conoscerlo per quello che è.
Ho immaginato sempre un Silente etero, è difficile "ricostruire" nella mia testa il personaggio, immaginandolo gay.
Che differenza avrebbe fatto per la Row descrivere Silente Gay fin dall'inizio? Insomma renderlo esplicito?
Ha avuto paura? Mi pare che sia lei quella che alla fine da giudizi sulla sessualità dei suoi personaggi.
Silente è gay, ma non deve essere messo nero su bianco su un libro. Però il fatto che lo sia può essere sbandierato nelle interviste, tanto per fare notizia.
No, decisamente quella donna non mi piace.
Stesso discorso che fa con i Serpeverde brutti e cattivi. Li condanna o no? Partecipano alla battaglia finale o no? E' davvero indifferente finire in una casa o l'altra per il figlio di Potter? O comunque alla fine i buoni stanno con i buoni, i cattivi stanno coi cattivi, le azioni buone fatte dai cattivi hanno sempre una motivazione "cattiva" e le azioni cattive fatte dai buoni hanno sempre una giustificazione, i loro difetti, anche fisici, si correggono (vedi denti di Hermione) e delle scelte che evidentemente imbarazzano l'autrice semplicemente non si scrive.
Ripeto e ribadisco quella donna non mi piace.
Comunque ha lasciato tanti di quei buchi nel canone, proprio per fare la moralista, che possiamo tranquillamente sguazzarci dentro.
Piton innamorato di Lily ce lo prendiamo per buono, Piton stronzo pure, ma in mezzo ci sono una marea di sfumature e bah, se volete proprio tirarmici per i capelli potete metterci anche un Piton bisex. Cosa c'è nel canone che dica il contrario? *Astry si sta scavando la fossa da sola e se ne rende conto*
E insieme a quello ci può stare un Piton vergine, come un Piton che ha avuto altre donne, un Piton assassino o uno che anche mentre stava fra i mangiamorte non si è sporcato più di tanto le mani. Anzi, direi che la seconda ipotesi è più ragionevole, visto che nel discorso con Silente lui sembra preoccuparsi della sua anima. Quindi non sarebbero canon nemmeno tutte le storie in cui lui è un assassino.
 
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Aliseia
view post Posted on 4/5/2010, 13:55




CITAZIONE (Astry @ 4/5/2010, 14:42)
CITAZIONE (Aliseia @ 4/5/2010, 14:08)
Ma non posso più ignorare che Silente, un giorno lontano, ha amato un ragazzo.

Io qualche difficoltà ce l'ho, ma la ragione non è dettata da "giudizi" sulla vita sessuale. Il mio problema è averlo saputo dopo, e nemmeno dal libro, ma da un'intervista.
Insomma la Row, nelle interviste può aggiungere cose come informazioni su cosa c'è all'interno della bacchetta di tizio, o cosa mangia Voldemort a colazione. Ma la sessualità di un personaggio deve crescere con lui e il lettore deve conoscerlo per quello che è.
Ho immaginato sempre un Silente etero, è difficile "ricostruire" nella mia testa il personaggio, immaginandolo gay.
Che differenza avrebbe fatto per la Row descrivere Silente Gay fin dall'inizio? Insomma renderlo esplicito?
Ha avuto paura? Mi pare che sia lei quella che alla fine da giudizi sulla sessualità dei suoi personaggi.

Verissimo. E' stato un espediente un po' da vigliacca, non ci piove!

CITAZIONE
No, decisamente quella donna non mi piace.

Ari-quoto, anche se confesso di averla rivalutata dopo recenti disavventure nel campo delle letture fantasy. (Non faccio nomi per non scatenare orde di fans inferocite...)
Sì, quella donnna è prevenuta, bacchettona e un po' vile.
M almeno i suoi personaggi sono vivi, le storie appassionanti e originali.

CITAZIONE
Stesso discorso che fa con i Serpeverde brutti e cattivi. Li condanna o no? Partecipano alla battaglia finale o no? E' davvero indifferente finire in una casa o l'altra per il figlio di Potter? O comunque alla fine i buoni stanno con i buoni, i cattivi stanno coi cattivi, le azioni buone fatte dai cattivi hanno sempre una motivazione "cattiva" e le azioni cattive fatte dai buoni hanno sempre una giustificazione, i loro difetti, anche fisici, si correggono (vedi denti di Hermione) e delle scelte che evidentemente imbarazzano l'autrice semplicemente non si scrive.
Ripeto e ribadisco quella donna non mi piace.

Sfondi una porta aperta, tessora.
Sai quando ho capito che l'epilogo era vero, e non un fake? Quando ho letto la frase di Harry al figlio "Ma se è importante per te..." "Eccola là!": mi sono detta. Per lei non è indifferente proprio per niente!

CITAZIONE
Comunque ha lasciato tanti di quei buchi nel canone, proprio per fare la moralista, che possiamo tranquillamente sguazzarci dentro.
Piton innamorato di Lily ce lo prendiamo per buono, Piton stronzo pure, ma in mezzo ci sono una marea di sfumature e bah, se volete proprio tirarmici per i capelli potete metterci anche un Piton bisex. Cosa c'è nel canone che dica il contrario? *Astry si sta scavando la fossa da sola e se ne rende conto*
E insieme a quello ci può stare un Piton vergine, come un Piton che ha avuto altre donne, un Piton assassino o uno che anche mentre stava fra i mangiamorte non si è sporcato più di tanto le mani. Anzi, direi che la seconda ipotesi è più ragionevole, visto che nel discorso con Silente lui sembra preoccuparsi della sua anima. Quindi non sarebbero canon nemmeno tutte le storie in cui lui è un assassino.

Che dire?
:wub: :wub: :wub:
Anzi: :wub: :Sev1: :Sir: :wub:
 
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Astry
view post Posted on 4/5/2010, 13:59




CITAZIONE (Aliseia @ 4/5/2010, 14:55)
Che dire?
:wub: :wub: :wub:
Anzi: :wub: :Sev1: :Sir: :wub:

Ecco, adesso non rigirare il coltello nella piaga.
Ma in effetti l'unica ragione che non mi fa digerire il vostro Piton slash è che davvero sono innamorata di questo personaggio, insomma se fosse in carne ed ossa lo sposerei domani e, come donna, sarebbe un po' complicato competere con un cagnaccio. ;)
 
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Aliseia
view post Posted on 4/5/2010, 14:05




CITAZIONE (Astry @ 4/5/2010, 14:59)
Ma in effetti l'unica ragione che non mi fa digerire il vostro Piton slash è che davvero sono innamorata di questo personaggio, insomma se fosse in carne ed ossa lo sposerei domani e, come donna, sarebbe un po' complicato competere con un cagnaccio. ;)

Bè, in questo caso: :wub: :wub: :wub: :Sev1: :wub: :wub: :wub:
Lui ricambia tutto il tuo amore, lo sai (sciò, Cagnaccio, non puoi stare sempre in mezzo, sù!)
 
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Nykyo
view post Posted on 4/5/2010, 14:31




Tesoro se fai così il Cagnaccio non solo ti presta Severus per tutto il tempo che vuoi, ma ti chiede se vuoi sposare anche lui ;) :wub:
 
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19 replies since 22/4/2010, 11:19   371 views
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