L'Eroe senza rispetto, (e il sorriso di Lily)

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Aliseia
view post Posted on 2/6/2010, 12:51




Ecco Aliseia che parte per una delle sue solite tirate pitoniche.
No, no.
Mica sono qui per lamentarmi.
E di cosa ti lamenti, a questo punto?
Lo sapevo, no?, che quando ti sceglie Severus Snape (perché così è, e non il contrario) dovrai “lavorare” quasi sempre fuori dal fandom (certo fandom) e qualche volta persino “contro” il fandom (certo fandom).
Di sicuro fuori dal canon e contro il canon.
La discussione nasce da una domanda sincera, e non retorica.
Leggendo qualche fanfiction inglese, mi sono chiesta: perché così spesso si sente la necessità di umiliare Severus? Lasciamo stare le motivazioni profonde, il rapporto complesso di amore-odio che ciascuno di noi può avere con una figura autoritaria, spesso palesemente ingiusta, che pure nasconde (piuttosto bene, almeno fino a un certo punto) nobiltà, devozione, spirito di sacrificio. Persino una mai dichiarata, e perciò ai miei occhi tanto più commovente, fragilità.
Tutto questo, accompagnandosi ai motivi fondamentali di colpa e redenzione, giustifica l'eterno gioco di hurt/confort, sofferenza/consolazione, che i fan esercitano su di lui, e che si sposta in direzione dell'una o dell'altro a seconda delle convinzioni personali.
Ma questa volta il punto è un altro. Sono giunta alla conclusione che molti non rispettano Severus perché la sua autrice non lo rispetta.
Posizione legittima anche questa.
Non è necessario rispettare il personaggio di cui scrivi. Neanche amarlo, se è per questo.
La Rowling non odia Severus. Forse gli vuole anche un po' di bene. Semplicemente: non lo rispetta.
Gli stessi momenti finali della sua vita ce lo dimostrano. Essenzialmente eroici nelle motivazioni e nel contenuto, ma non nella forma. E la forma è tutto o quasi, in un romanzo. Severus muore da eroe, senza che si usi per lui il linguaggio, la pietà, l'ammirazione dovuti agli eroi.
Non muore in una risata beffarda, come quel pazzo di Sirius. Non muore dritto come un fuso, come il capo-branco James.
Severus muore balbettando, ucciso non da Voldemort, ma dal suo serpente Nagini. È come se lo facesse uccidere dai cani. Non per rabbia, né per vendetta: solo per motivi d’interesse.
“Mi dispiace molto” dice il suo ex-Signore. Come un capo che ha deciso di fregarti, ma non lo fa perché ce l'ha con te. Semplicemente: non conti. Non servi più.
Non è necessario amare un personaggio per rispettarlo. Molti scrittori rispettano persino i “cattivi”. Soprattutto i “cattivi”.
E il rispetto non è neanche tutto, per stare bene.
Un Severus-umano-reale ce lo potrebbe dire: il rispetto non nutre. Non scalda. Ma aiuta comunque a guardarsi nello specchio. Perché tutti sappiamo quanto sia difficile tributarlo a se stessi, se prima non te lo riconoscono gli altri.
E questa immagine dello specchio continua a tornarmi in mente? Lo sento chiedersi: È questo il mio io-esteriore? Così mi vedono gli altri?
Gli studenti non rispettano Severus. Lo temono o lo odiano.
Neanche gli altri professori lo rispettano: la correttezza di Minerva a me sembra solo freddezza.
Non lo rispetta neanche Silente, l'unico che ne riconosca il genuino pentimento. Ma Silente, che pure si rivelerà a sua volta “peccatore” e pentito, non supera mai l'iniziale diffidenza.
Ancora meno lo rispetta, il vecchio Preside, quando gli fa il torto di un ripensamento: “Ti abbiamo smistato troppo presto”. Vecchio discorso.
Severus è un fiero Serpeverde, e il rispetto comprende la piena accettazione della diversità altrui.
Non comincio nemmeno il discorso Malandrini. Se non per sottolineare che l'incomprensione e il disprezzo giovanili si riconfermano nell'età adulta.
Credevo di aver visto un barlume di rispetto in Remus, ma la sensazione si è annullata nell'episodio del Molliccio. Non solo Remus non ritiene Severus degno di una franca discussione tra Professori (“Perché metti in difficoltà Neville?”), preferendo ancora una volta la beffa al confronto, ma arriva addirittura a screditarlo di fronte agli studenti, in modo che anche per loro al timore si sostituisca lo scherno.
Anche Hermione, forse l'unica che vagamente intuisce qualcosa nel sesto libro, si perde poi per strada.
E la Rowling, in tutto ciò?
La Rowling la vedo simile alla sua Lily del Peggior Ricordo.
Pietosa, a suo modo.
Ma incapace di trattenere un sorriso divertito di fronte al suo amico costretto a testa in giù, di fronte a quel nudo, frustrante sgambettare.
Lo sguardo di Lily forniva a Severus uno specchio. E in quel momento lo specchio si rivelò deformante, per poi rompersi definitivamente.
Bisogna arrivare all'epilogo, per ritrovare un barlume del rispetto che cerco (e che Severus cerca. Lui ci tiene. Lui elargisce rispetto, in modo selettivo ma con una certa generosità. Rispetta chi non lo rispetta. Lily, la piccola strega. Silente e Minerva. A suo tempo rispettò persino Voldemort).
Tre righe in sette libri.
Ma questa fan non si lamenta.
Poiché, che sia dichiarato o tra le righe, fatti alla mano, c’è una sola cosa alla fine: che Severus Snape il rispetto lo merita, che lo riconosciate oppure no. ;)
 
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Astry
view post Posted on 4/6/2010, 19:28




Devo appuntarmi di rileggere con calma questo post e prendermi il tempo necessario per rispondere. *Astry fa il nodo al fazzoletto*
 
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view post Posted on 30/7/2010, 21:15
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CITAZIONE
Sono giunta alla conclusione che molti non rispettano Severus perché la sua autrice non lo rispetta.

quoterei tutto. Però c'è questo punto che io in parte non condivido.

Ora, non so se la mia mente si confonde con le FF, ma io ricordo una cosa che mi aveva colpita leggo il settimo libro: quando Piton sta davanti a Voldemort e balbetta, pur essendo dotato di bacchetta non affronta Voldemort che gli sta palesando la sua intenzione di farlo fuori. Io l'ho interpretato come un grandissimo atto di coraggio e di fedeltà al proprio obiettivo. Come si fa a non reagire davanti alla morte? Lui non lo fa.
E' vero che il modo in cui è morto è davvero orribile. Avrei preferito che fosse stato un bell'incantesimo a ucciderlo perchè sarebbe morto in battaglia, però è morto lo stesso con onore. Forse è solo una mia impressione, ma morire "in piedi" e conscio dell'imminente esecuzione, dà a Snape quel rispetto che, secondo me, merita e che in parte viene dato dalla stessa Rowling. Non so. Forse non è un caso che una delle poche morti così ben descritte sia proprio quella di Piton così come non credo che servisse solo per far poi avere i ricordi di Piton a Harry.
 
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Aliseia
view post Posted on 30/7/2010, 21:52




In realtà credo anche io che la morte di Severus sia dignitosa, e sicuramente eroica.
Quello che a volte mi disturba è la mancanza di quell'alone di solennità, di romanticismo, che circonda altre situazioni.

Ma, mi è stato fatto notare altre volte, la morte di Severus corrispone al suo ruolo di spia (mai mostrare un'emozione, che ogni dolore resti segreto e non urlato).
E al suo carattere: asciutto, schivo, privo di sentimentalismi.
Al suo umorismo, persino, così abrasivo e diretto.

Sì, forse è così.
Voglio credere che sia così :wub: :Sev1: :wub:
 
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view post Posted on 31/7/2010, 12:41
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Si, probabilmente hai ragione :lol:
Ti è mai capitato di pensare a cosa sarebbe successo se in quella stamberga ci fosse stato anche Harry davanti a Voldemort?
 
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Astry
view post Posted on 31/7/2010, 12:49




CITAZIONE (Sev the brave @ 30/7/2010, 22:15)
quando Piton sta davanti a Voldemort e balbetta, pur essendo dotato di bacchetta non affronta Voldemort che gli sta palesando la sua intenzione di farlo fuori. Io l'ho interpretato come un grandissimo atto di coraggio e di fedeltà al proprio obiettivo. Come si fa a non reagire davanti alla morte? Lui non lo fa.

Mi sono sciolta. Il dubbio però rimane, e se fossero solo i nostri occhi di snapine a vederlo così?
:cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :Sev6:
 
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view post Posted on 31/7/2010, 13:20
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Non saprei. Di certo ha dimostrato sangue freddo in un momento di altissima pressione per lui. Compito che nessuno al mondo sarebbe stato in grado di fare a parte Silente. Lì si è giocato davvero tutto: avrebbe potuto lottare tentando di reagire e magari di ferire l'oscuro signore. Avrebbe potuto fuggire smaterializzandosi o volando via come aveva fatto in qualità di preside qualche capitolo prima. No. Non ha reagito. Lui si fidava del giudizio di Silente anche dopo il famoso dialogo, a noi noto solo dopo aver visto i ricordi del principe, che vi riporto qua sotto:
"Quindi..il ragazzo deve morire?" chiese Piton, tranquillo.
"E deve ucciderlo Voldemort in persona, Severus. Questo è fondamentale".....

"L'hai tenuto in vita perchè possa morire al momento giusto?"
"Non esserne stupito, Severus. Quanti uomini e donne hai visto morire?"
"Di recente, solo quelli che non sono riuscito a salvare"rispose Piton. Si alzò."Tu mi hai usato."
"Sarebbe a dire?"
"Ho fatto la spia per te, ho mentito per te, ho corso rischi per te. Credevo che servisse a proteggere il figlio di Lily Potter. Adesso mi dici che l'hai allevato come una bestia da macello..."

Ecco, io qui ho visto un Piton che dubitava delle parole di Silente, ovviamente noi sappiamo che Severus non era a conoscenza di tutta la verità sugli horcrux, ma nonostante tutto non viene meno la sua fiducia nei confronti di Albus neanche nel momento della sua morte. Perchè è la spia. E la spia non può rivelare il piano neanche se non lo capisce o non lo condivide. E' forse questo il momento di più grande fedeltà. Molti dicono che Severus si rivela fedele nel momento in cui uccide Silente. Indubbiamente ha rivelato un grande coraggio, ma la vera fedeltà secondo me sta proprio qui. Fedele alla missione e a Silente fino alla fine. Morire senza conoscere tutti i pensieri di Albus. Morire sapendo di essere stato usato. Morire e... basta. Non so se mi spiego...sono un cane nelle spiegazioni :ph34r:
 
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Astry
view post Posted on 31/7/2010, 13:42




CITAZIONE (Sev the brave @ 31/7/2010, 14:20)
Morire senza conoscere tutti i pensieri di Albus. Morire sapendo di essere stato usato. Morire e... basta. Non so se mi spiego...sono un cane nelle spiegazioni :ph34r:

No, non sei un cane con le spiegazioni, sei una strega perchè mi hai fatto piangere. :cry: :cry: :cry:
 
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Nykyo
view post Posted on 1/8/2010, 01:50




Ti sei spiegata a perfezione, Sev, è credo tu abbia ragione da vendere.
Per Severus, poi, sarebbe bastato gettare Draco in pasto a Voldemort, rivelando che era il vero padrone della bacchetta di sambuco.
Ha fatto una morte orribile senza nemmeno essere certo (finché non ha visto Harry e in fondo nemmeno allora) che servisse a qualcosa, ma non di meno una morte da eroe e nel suo stile.
Inoltre in quel momento supremo, accettando di mandare a morte Harry ha mostrato di non essere più solo quello che agiva solo per Lily. Ha mostrato oltre alla fedeltà estrema a Silente il desiderio di salvare tutti, ben al di là di un suo personale ed in fondo egoistico interesse.
E tu non potevi dirlo meglio, Sev.
 
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view post Posted on 1/8/2010, 13:12
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Grazie :D Menomale, dai. Almeno possiamo dire che bisogna andare a spulciare riga per riga i libri, ma alla fine anche la Rowling ha dato un pizzico di rispetto al povero Severus. In fondo rimane sempre il personaggio più controverso della saga e, a mio parere, quello più completo. Puoi amarlo oppure odiarlo, ma non puoi rimanere indifferente.... eh sisi... Sei il migliore :Sev6:
 
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Aliseia
view post Posted on 1/8/2010, 13:18




CITAZIONE (Astry @ 31/7/2010, 13:49)
Il dubbio però rimane, e se fossero solo i nostri occhi di snapine a vederlo così?

Non siamo solo noi.
C'è un momento quando Harry va incontro a Voldemort, (e perciò, scientemente, incontro alla propria morte, sacrificandosi per gli altri), in cui pensa: "questo richiede un diverso tipo di coraggio"
Diverso dalla morte in battaglia, dove orgoglio e adrenalina danno una spinta superiore alle proprie forze.
E non credo di sbagliare se penso che questo, in particolare, è il coraggio che Harry riconosce a Severus, quando parla con il figlio nell'epilogo.
 
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Astry
view post Posted on 10/8/2010, 20:30




Eccomi finalmente a commentare questo bellissimo post. Ehehe! Mi ero fatta il nodo al fazzoletto.
Dunque, non credo che Severus sia un eroe non rispettato. Ma è un eroe diverso, l’eroe che ci ha fatte innamorare, proprio per questa sua diversità. E per diverso intendo proprio nel modo in cui è stato trattato dalla sua autrice. Se Severus avesse avuto tutti quegli onori che noi Snapine a volte vorremmo per lui, non sarebbe diverso da qualsiasi altro personaggio della saga.
Remus non lo rispetta? Certo. Gli alunni lo temono, ma non lo rispettano? Non avrebbe potuto essere diverso. Il rispetto, quel tipo di rispetto, si deve ad un amico. Severus è solo.
E’ solo quando è con i suoi colleghi, ed è solo quando si trova dietro la cattedra, che sia di pozioni o di Difesa. Ma è solo anche fra i Mangiamorte. Lui è fuori dalla loro cerchia anche quando è uno dei servitori più apprezzati da Voldemort.
Ed infine è solo davanti alla morte.
Più ci penso e più non vorrei un Severus diverso. Certo, le parole di Silente “ti abbiamo smistato troppo presto” non le ho mai accettate, eppure anche quelle sottolineano quell’incomprensione di fondo che ha sempre isolato Piton dagli altri, persino da Silente che però non esita ad affidare a lui la sua morte. Una specie di eutanasia, in fondo, qualcosa che uno chiederebbe ad un familiare, ad un fratello o un figlio. Non saprei se chiamarlo rispetto o no, ma comunque è un rapporto molto speciale quello che lega Silente a Piton. Forse Silente non lo comprende fino in fondo, non riesce ad entrare nella testa e nel cuore di Severus, ma questo non significa non rispettarlo.
Riguardo al fatto che per sette libri molti lettori non abbiano “rispettato” il personaggio a causa della sua autrice è vero, ma non sono altrettanto certa che la Rowling non lo rispettasse. Lei lo ha creato e l’ha creato così, ogni cosa è cucita addosso a lui, compreso il rapporto con gli altri personaggi. Ho tante cose da rimproverare alla sua autrice, ma non questo.
Certo, da Snapina, sono pronta a partire per le mie crociate contro i Malandrini, gli alunni teste di legno, ecc. Ma se non ci fossero, non ci sarebbe nemmeno il mio Severus incompreso da amare.
Ogni cosa è stata pensata è scritta per fare di Severus quel personaggio unico e quell’eroe “diverso” che ci ha fatte innamorare. Persino nella morte, la sua autrice lo ha distinto. Gli ha riservato una morte triste e dolorosa, mentre altri cadevano in battaglia, nella confusione, ma una morte unica.
Direi che la Rowling è stata molto meno rispettosa con Remus e Tonks, trattati come numeri. Due dei tanti cadaveri allineati nella sala di Hogwarts.
Per Piton è stato diverso, come ha detto Sev the brave, lui ha scelto di non difendersi, ha scelto la sua missione, senza nemmeno essere certo che la sua morte sarebbe servita a qualcosa. E’ stato eroico pur nella sua umana fragilità. Balbetta, ma non chiede di essere risparmiato. E’ coerente con se stesso e, soprattutto, è vero. Così vero che si stacca da tutti gli altri. Lui è l’unico che morendo sanguina e l’autrice si sofferma più volte a descrivere questo fatto. Non ci ha risparmiato nulla di questa morte straziante. Lui che tampona inutilmente il sangue con le dita, è poi i ricordi che fuoriescono da Piton come il sangue, colano. E alla fine, “quando a Piton sembrava non essere rimasto più sangue”, l’ultima richiesta. Insomma, non è per sottolineare un particolare macabro, ma una simile descrizione non mi pare che l’autrice la faccia per nessuno. Tutti gli altri personaggi muoiono in modo “magico”, con un’ Avada Kadavra. Sono morti magiche, morti pulite, irreali in un mondo magico e irreale. Sirius cade dietro un velo, Silente vola giù da una torre e rimane magicamente intatto, e così gli altri.
Lo so, probabilmente questa è la mia impressione di fan (ecco ora deliro), ma non vi sembra che tra tutti questi personaggi di carta, alla fine quello che esce fuori, quello che si distingue e che muore come una persona vera è solo Piton? Forse Dobby, in modo minore, ma anche quella alla fine è una morte che rende reale un personaggio da favola. E’ come se una morte cruda è reale potesse strappare dalla carta il personaggio rendendolo vero, vivo, di carne e sangue. E’ come se l’autrice avesse dovuto dargli una vita vera per potergliela strappare.


 
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view post Posted on 10/8/2010, 21:22
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Eh, la questione è seria e il discorso di Astry è perfetto ;) La morte di Severus è stata...l'apoteosi. Come una cometa. Ha il suo massimo splendore nel momento di maggiore visibilità: quando muore. E se tu la guardi rimani quasi commossa nel vedere quel lampo di luce che attira l'attenzione, che ti dà speranza. Severus è stato questo bellissimo lampo di luce che nel momento di massima tensione si è infiammato di quel coraggio che solo un Serpeverde può avere (quello buono. Quello che non dev'essere dimostrato giorno per giorno. Quello silenzioso ma presente nel momento giusto).
 
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Aliseia
view post Posted on 11/8/2010, 14:24




CITAZIONE (Astry @ 10/8/2010, 21:30)
Eccomi finalmente a commentare questo bellissimo post. Ehehe! Mi ero fatta il nodo al fazzoletto.
Dunque, non credo che Severus sia un eroe non rispettato. Ma è un eroe diverso, l’eroe che ci ha fatte innamorare, proprio per questa sua diversità. E per diverso intendo proprio nel modo in cui è stato trattato dalla sua autrice. Se Severus avesse avuto tutti quegli onori che noi Snapine a volte vorremmo per lui, non sarebbe diverso da qualsiasi altro personaggio della saga.
Remus non lo rispetta? Certo. Gli alunni lo temono, ma non lo rispettano? Non avrebbe potuto essere diverso. Il rispetto, quel tipo di rispetto, si deve ad un amico. Severus è solo.
E’ solo quando è con i suoi colleghi, ed è solo quando si trova dietro la cattedra, che sia di pozioni o di Difesa. Ma è solo anche fra i Mangiamorte. Lui è fuori dalla loro cerchia anche quando è uno dei servitori più apprezzati da Voldemort.
Ed infine è solo davanti alla morte.
Più ci penso e più non vorrei un Severus diverso.

Sì, mi hai convinta.
Le discussioni servono anche a questo.
A consolare una povera pitonica bellicosa, che avrebbe visto con gioia un pubblico smascheramento, con Piton che si strappa davanti a tutti la mschera d'argento, e con quell'accenno di sorriso, che sorriso non è mai, dice a Voldemort "Non hai capito niente"
Ma hai ragione: non sarebbe Piton.
Per fortuna l'hai ricordato, quel nodo al fazzoletto :wub:


CITAZIONE (Sev the brave @ 10/8/2010, 22:22)
La morte di Severus è stata...l'apoteosi. Come una cometa. Ha il suo massimo splendore nel momento di maggiore visibilità: quando muore. E se tu la guardi rimani quasi commossa nel vedere quel lampo di luce che attira l'attenzione, che ti dà speranza. Severus è stato questo bellissimo lampo di luce che nel momento di massima tensione si è infiammato di quel coraggio che solo un Serpeverde può avere (quello buono. Quello che non dev'essere dimostrato giorno per giorno. Quello silenzioso ma presente nel momento giusto).

:cry: Questo parlare di stelle la notte di S. Lorenzo è un altro colpo al cuore... Una luce nelle tenebre... La realizzazione finale di un'anima... :wub:
 
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Mixky
view post Posted on 20/8/2010, 16:53




Ehehe però non potete parlare di corda in casa dell'impiccato!!! ;)
Mi avete paragonato Severus ad una STELLA!
Che gentili parole odono le mie orecchie... forse solo quelle che vorrebbero udire.
 
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18 replies since 2/6/2010, 12:51   256 views
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