Ascoli Games- Vampiri Live:
Sabato 17 Luglio, in occasione di Ascoli Comix, il nostro papero Leslan e altri amici hanno organizzato nella città marchigiana una sessione di un gioco di ruolo che ha come protagonisti dei vampiri.
Io purtroppo ero in vacanza e me la sono persa, ma erano presenti Alex Piton e Sarè che ho invidiato non poco.
La novità rispetto alle giocate precedenti è che la sessione si è svolta per la prima volta davanti ad un pubblico, in un'ambientazione davvero particolare. Infatti, eccezionalmente i nostri pazzi vampiri sono stati ospitati in uno dei più importanti palazzi di Ascoli. Gli ascolani non sanno cosa hanno rischiato.
Palazzo dei Capitani.
Vi posto di seguito il resoconto di Leslan.
Una prima parte in cui potrete farvi un'idea di quello che è accaduto durante il gioco (normale routine), e poi una seconda parte che racconta ciò che invece è avvenuto dopo il gioco. Dimostrazione pratica che, quando si ha a che fare con gente folle come il nostro papero, la realtà supera la fantasia.
PARTE 1: La sessione di gioco: come è stata (o come sarebbe dovuta essere):Il Principe Chemos ha indetto un Ricevimento di mezz’estate per fare il punto della situazione, e conoscere i nuovi Cainiti che infestano le notti del Piceno.
L’organizzazione dell’evento è stata affidata al Ramingo, Primogenito del Clan Brujah e Flagello (Attualmente anche Siniscalco ad interim, vista la scomparsa di Drusilla). Ma il Ramingo non è tipo da mettere su spettacolini e feste, quindi ha delegato tutto al Clan Toreador, sicuramente più a suo agio con i party.
Il Primogenito del Clan si è perciò offerto di mettere a propria disposizione Palazzo dei Capitani, di cui ha piena disponibilità grazie ad una rete di influenze e conoscenze, e la serata si è aperta con gli onori di casa fatti da Demian con la lettura di una missiva del Principe, ed è proseguita con le presentazioni dei Neonati.
Pochi minuti dopo, mentre un clima di reciproca diffidenza riempiva la sala, improvvisamente Murdock, neonato Brujah, aggrediva apparentemente senza motivo Faith, una giovane Sorella Malkavian (componente del gruppo Rockabilly “Father Leslan and the Malkavettes”), in preda alla Frenesia.
Una volta immobilizzato il Fratello violento sono scattate le indagini sulle motivazioni del suo gesto, che hanno fatto ricadere la responsabilità sullo stesso Clan dei Lunatici. Per tale motivo Padre Leslan è stato prelevato e condotto in un interrogatorio in un altro luogo, alla presenza dello stesso padrone di casa e di un Neonato Toreador. Ma dopo pochi istanti il giovane Fratello è rientrato nella sala comune da solo, senza saper fornire spiegazioni su dove fossero gli altri due.
Nel frattempo strani eventi avevano luogo nella sala: visioni di fantasmi, fiamme incorporee che divampavano dal nulla, piccioni che entravano dalla finestra esplodendo sul soffitto…
Tutti questi accadimenti, inizialmente imputati alle Malkavettes, sono alla fine risultati essere opera di un Brujah (in realtà appartenente al Clan Ravnos), che messo alle strette non ha esitato a scoprire la sua arma finale: una cintura esplosiva!
Il panico ha colpito i partecipanti, e mentre i più veloci si affrettavano a lasciare la sala, il ticchettìo del meccanismo (metronomo in 4/4… tenetelo presente, avrà una parte fondamentale più avanti) segnava l’inesorabile avanzare dell’inevitabile botto.
Finalmente il Clan Gangrel ha preso un’iniziativa seria, e sfoderati gli artigli d’ordinanza ha ridotto il nostro kamikaze a kebab. Sfortunatamente questo non è bastato a disinnescare la bomba, che Lucius del clan Ventrue ha ritenuto opportuno provare a neutralizzare immergendola in acqua, nei bagni di Palazzo dei Capitani.
L’idea ha di sicuro eliminato i problemi di scarico dei WC del palazzo, ma ha anche causato la distruzione dei bagni stessi, e delle brutte ferite alla schiena del Ventrue.
La scritta “CULSU” vergata sul torace dilaniato del kamikaze ha fatto scattare qualcosa nella mente intrisa di nozioni occulte di una Neonata Tremere, che dopo una breve ricerca nella biblioteca del Palazzo ha trovato informazioni su quello che sapeva già essere un Demone della Follia, sconfitto da S.Emidio grazie ad una spada, ora inclusa nella croce di marmo antistante la chiesa di S. Maria Intervineas.
Quindi il gruppo si è mosso (non senza difficoltà logistiche) verso il tempio, dove la spada è stata ritrovata senza problemi.
Le Malkavettes hanno avvertito allora una sensazione dolorosa, che segnalava l’imminente pericolo in cui si trovava Padre Leslan, ed hanno guidato il gruppo verso Est, fino ad una casa abbandonata nei paraggi di Porta Tufilla.
Lì hanno trovato un’atmosfera da tregenda, mentre su un altare giaceva il vostro Arcimaniaco preferito, impalettato, su cui incombeva la figura incappucciata di Demian, falso Primogenito Toreador, in realtà orgoglioso appartenente alla demoniaca stirpe dei Baali.
Ai lati dell’altare due Gargoyles, una volta parte della guardia del Principe, ora posseduti da Culsu, proteggevano lo svolgersi dell’empio rituale, volto a risvegliare il Demone della Follia con l’offerta di sangue di un Folle.
Immediatamente è iniziato lo scontro, che ha visto la svolta quando Tremere e Ventrue hanno iniziato ad usare i loro poteri di Dominazione per far combattere tra di loro i guerrieri-statua.
Poi il paletto che immobilizzava Leslan è stato tolto dal suo petto dalla giovane Tremere tramite Movimento della Mente, ed opportunamente inserito in quello del Baali. Un coraggioso tuffo con placcaggio di Murdock ha fatto il resto, neutralizzando per sempre il traditore Demian.
L’avventura si è conclusa con la chiusura permanente dell’altare diabolico, operata tramite la spada di S. Emidio.
PARTE SECONDA: il post-live Come chi ha fatto il master almeno una volta sa, allestire un live non è facile, soprattutto quando sei da solo ed hai miriadi di materiale scenico e simili da spostare attraverso il centro di una città.
Per fortuna mi sono potuto avvalere della schiav… dell’aiuto di alcuni volenterosi, ma a fine serata non sapevo più chi aveva cosa e dove erano tutte le mie robe.
Essendo stati praticamente cacciati da Palazzo dei Capitani alle 00.30, avevamo raccolto tutto in fretta e furia, ficcando le cose a caso in borse, scatole, recessi corporei e quant’altro.
Alle 3 di notte davanti al Covo, stanchi e sudati come esploratori inglesi in Namibia, eravamo rimasti Sara (la Tremere), Coma (Gregorio, il Gangrel), Wizzo (Lucius, il Ventrue) ed il sottoscritto. In disparte, Thor ed i due Gangrel.
Solita chiacchierata da dopo sessione, con commenti, critiche, lui ha giocato bene, lei ha giocato male, lui è impacciato, bella l’idea della bomba…
Eh, già… la bomba.
Dov’è la bomba?
Leslan: - DOV’E’ LA BOMBA?!??!?
Wizzo: - Ma… Io l’ho lasciata nel bagno di palazzo dei Capitani!
L:- COOOOSAAAA??
W:- Ma te l’avevo detto!
L:- Ma io pensavo tu lo dicessi in gioco!
W:- NO!!!
Nel mentre, le facce di Coma e Sara sbiancano, Thor ed i Gangrel invece, da bravi amici, si spanciano dalle risate.
Io realizzo di botto che l’idea di una donna delle pulizie che trova una cintura con attaccati dei candelotti, un metronomo e del filo elettrico si sposa benissimo con quella di me dietro le sbarre di una cella, rinchiuso con un maghrebino che non vede una donna dal 1998.
Mi attacco al cellulare speranzoso in una soluzione a breve, ma PeppeMatrix dorme il sonno dell’empio e Alessandro Lori risponde, ma in fase REM, ed ho seri dubbi sull’attendibilità di ciò che dice. Cose tipo “Tranquiiillo Leslan… ora mando un sms a Peppe…”
Ma io, che ho letto il referto autoptico di Tranquillo, sto sempre più agitato. Perciò ci avviamo verso Palazzo dei Capitani, per vedere se si riesce in qualche modo a farcelo aprire.
L’utopia dura pochi secondi, e già Wizzo si sta offrendo per il piano “Non vado a dormire - alle 7 sto qua - alle 8 aprono - entro-prendo la bomba prima che la vede il custode - esco”.
Nel frattempo si sono fatte le 4, il panico cresce da un’ora, ed ecco che si incarna nella forma di volante dei Carabinieri. Da bravi colpevoli, decidiamo di mettere le mani avanti, e con il sorriso di chi ha appena finito di giocare a Vampiri ci avviciniamo, e Coma pronuncia una frase destinata a passare alla Storia:
“SAAAAaaaalve… siamo di Ascoli Games… abbiamo appena finito di giocare in Palazzo dei Capitani, ed abbiamo lasciato nei bagni del “MATERIALE SCENICO”, che… POTREBBE assomigliare ad una BOMBA…”.
(Si prega di leggere la precedente frase accompagnandola all’immagine mentale di un carabiniere che ci guarda con crescente diffidenza mista a compatimento…)
Dopo le poco rassicuranti rassicurazioni del carabiniere, decidiamo di avvisare anche la Questura, e per questo raggiungiamo la mia auto.
Uno scrupolo fatale mi dice di aprire una delle tante borse, ed ecco che da lì fa capolino… LA BOMBA!!!
Reazioni: Wizzo a bocca aperta, ma visibilmente sollevato. Coma violento che mi prende a calci, Sara che, sul punto di lasciarmi per giusta causa, mi riempie d’insulti come mai nella vita.
I giuramenti di non raccontarla mai durano meno di 3 secondi.
PeppeMatrix non riceve il mio messaggio, e fa fare COMUNQUE il giro di Palazzo dei Capitani al custode, di domenica mattina, alla ricerca di una bomba FINTA, che NON C’ERA.
Sono bei momenti.
Leslan
Edited by Astry - 23/7/2010, 23:22
