Non è un commento. Non è una poesia.
Ma del commento ha la caratteristica di omaggio.
E della poesia solo il respiro un po’ affannato.
Quale abbiamo tutte, quando ci avviciniamo ad un Severus come questo del disegno.
Il disegno è di
Astry, vale ribadirlo.
Ha ispirato direttamente le parole.
Ma valgono, queste mie povere e insufficienti, per tutti i suoi disegni, per tutti i suoi bellissimi racconti, che colpevolmente non ho ancora avuto modo di recensire.
Questo è il Severus di Astry, e a lei lo riconsegno, nel giorno del suo compleanno.
Sul Severus di Astry
Nell’arco di quel busto che si piega
è contenuto il percorso della storia.
Il segreto del tempo e dello spazio.
Palpita il petto di nuove aurore
scivola il palmo su desideri inconfessati.
Ma ogni carezza lo lascia vergine.
Ogni bacio
lascia intatta e candida la pelle.
Poiché la sua voluttà è nel dolore.
Solo a costui lui si consegna.
Negli occhi che stillavano amarezza
segnati da ombre incancellabili
galleggia ora
purissima
una lacrima.
Le labbra già piegate da una smorfia
fioriscono ora sull’ultima domanda.
È una richiesta di pace e di perdono.
Per tutti noi è visibile una resa.
Ma solo a lei
che con passi leggerissimi s’avanza
è concesso quel gesto d’ardore.
E di risoluzione.
Lei che con mano delicata
gli raccoglie i capelli sul cuscino.
Lei che, con disegni e con racconti,
lo conforta e lo tortura.
Oggi unica padrona
raccoglie infine le sue ultime parole.
Le suggella in un respiro.
E con quel respiro chiude la sua bocca.
E questo è la bellissima fanart by Astry che mi ha ispirata, tutti voi la conoscete bene, ma vale la pena di gettare un altro sguardo.
