The vampire's anger

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[sïvra]
view post Posted on 13/12/2010, 00:37




E' la prima volta che posto qui da voi, spero di non combinare troppi danni !
Se ho sbagliato o mancato qualcosa nel piccolo summerize qui di seguito, vi prego di farmelo notare, ma potete star certe che qualsiasi eventuale errore non è stato fatto di proposito.


Titolo: The vampire's anger
Autore:Sivra
Tipologia: work in progress
Rating: al momento verde, ma si arriverà all'nc17
Genere: Dark, Erotico, Mistero, Romantico
Personaggi: Nuovo Personaggio/Severus Piton
Presentazione:Nuova ribelle studentessa nella scuola di Hogwarts.
Deirdre Owen racchiude un segreto...che Severus Piton è curiosissimo di conoscere.
Sarà un bene per il professore?
Disclaimer:I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia appartengono a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. La trama gli eventuali personaggi originali e le ambientazioni di questo racconto sono, invece, in quanto mia creazione, di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o per estrapolare e pubblicare altrove una citazione dalla stessa.
Questa storia è stata scritta esclusivamente per puro divertimento e non ha alcuno scopo di lucro, non è pertanto intesa alcuna violazione del copyright.





Capitolo n° 1.
The beginning.


Deirdre trascinava il proprio baule sotto la pioggia ,appena scesa dalla barca che dal villaggio di Hogsmeade aveva attraversato il lago nero.
-“Iniziamo male, proprio male!”
La ragazza si fermò un attimo e guardò verso il castello. Circondato da alberi scossi dal vento, illuminato a tratti dai lampi, non sembrava un gran che come posto.
Mentre riprendeva a camminare un ululato spaventoso si levava dalla foresta di fronte a lei, guardò in quella direzione incupita.
-“Sarà meglio che io mi sbrighi.”
Riprese a trascinare il baule cercando di camminare più veloce, ma il terreno fangoso era quello che era, impendendole una falcata più lunga.
-“Ma quanto…ngh..pesi…”
Il baule finì in un fosso causato dall’avvallamento del terreno, Deirdre tirò con forza, ma quello non si muoveva. Puntò un piede al lato del suo bagaglio e tirò con più forza, la maniglia si staccò, e lei ricadde per terra, in una pozzanghera di fango.
-“Anche questo !”
Puntò i gomiti nel fango e si mise a sedere , per poi tirarsi su.
-“Ora si che sono pronta per una bella entrata in scena.”
Si pulì alla meglio l’abito azzurro che indossava ,che era diventato nero ,per poi ritornare dal suo baule,togliendosi il fango dal viso.
Riprese a camminare con fatica, mentre strani rumori e urla agghiaccianti la raggiungevano dalla foresta.
-“Ma cosa diamine c’è là dentro?” Si fermò nuovamente a fissarla, ma un movimento dei cespugli poco distanti da lei, la spinse a muoversi e ad accelerare il passo.
-“Non mi emoziona scoprirlo ora. Senza bacchetta ….e con questo tempo.”
L’ennesimo tuono la fece sobbalzare, illuminando poi tutto con un fulmine.
-“Che tempaccio….”
Finalmente arrivò alla scalinata ,ma proprio quando stava per salire l’ultimo scalino, il portone si aprì, accecandola quasi con la luce incredibile che proveniva dall’interno.
Si portò una mano sugli occhi quando sentì dei passi davanti a lei.
-“Mmhh interessante…Vestito nero, occhiaie profonde e baule al seguito, trascinato con fare inquietante… Ha un cadavere da seppellire lì dentro?”
Deirdre mise a fuoco e vide un uomo abbastanza alto vestito interamente di nero, sulla quarantina, dai lunghi capelli neri e due occhi profondi come la notte ma freddi come il ghiaccio.
-“Esattamente..cercavo una pala.”
Lo squadrò nervosamente, la serata non sembrava migliorare.
-“Se ha finito di fare la spiritosa , signorina Owen, le chiederei di seguirmi nel mio ufficio.”
Deirdre si incupì, quell’uomo conosceva il suo cognome?
-“Ehi, aspetti signore…ci conosciamo ?”
L’uomo si voltò visibilmente seccato e la squadrò.
-“No, non ci conosciamo, ma io conosco lei.”
-“Ah..e come,di grazia?”
L’uomo sbottò seccato –“Sono io che faccio le domande qui, ora stia zitta e mi segua nel mio ufficio!”
-“Simpatico..” sussurrò lei.
-“In punizione prima ancora di iniziare le lezioni miss Owen ,complimenti, ha stabilito un nuovo record.”
-“Punizione ? Cosa significa ?”
-“Significa che lei passerà del tempo assieme a me, a fare qualcosa di costruttivo nel mio ufficio, nonché laboratorio di pozioni.”
Deirdre lo fissò un po’ spaventata , era un insegnante!
-“Esatto, sono Severus Piton ,professore di pozioni.”
La ragazza sospirò chiudendo gli occhi . –“Lo avevo detto io che non era giornata..”
Deirdre seguì Piton attraverso una piccola porta di ferro a lato della scalinata nell’atrio.
Scesero una stretta rampa di scale che li condusse in quelli che la ragazza ipotizzò fossero dei sotterranei.
Si guardò intorno con attenzione, un silenzio agghiacciante aleggiava in quel corridoio, interrotto solamente dal passo sicuro del professore davanti a lei.
Notò che per tutta la lunghezza del sotterraneo non vi erano finestre…solo qualche feritoia , dalle quali l’acqua entrava come se nulla fosse.
Alcune statue adornavano quella loro marcia verso l’ufficio del professore, statue alquanto terrificanti, per la maggior parte erano tutte rappresentazioni di gargoyles di pietra.
Deirdre le osservava con attenzione, avevano qualcosa di spaventoso, ma al contempo qualcosa che l’attirava pericolosamente. Fissò l’uomo davanti a sé, che tuttavia non sembrava minimamente consapevole della sua presenza, così allungò una mano su una statua, ma la ritrasse di scatto al suono di un tuono fragoroso che invase il sotterraneo.
Lasciò perdere la carezza alla statua e continuò a camminare dietro il professore, il quale dopo una decina di passi finalmente si fermò, aprendo una porta sulla destra e facendole segno di entrare.
-“Ma…sono completamente ricoperta di fango , non potrei andare a cambiarmi ?”
-“Lei è in punizione, ricorda?Ciò significa che farà esattamente ciò che le dirò .”
La ragazza lo fissò con risentimento. Già sentiva di detestare quel posto.
Il professore le indicò la sedia , Deirdre obbedì nonostante il vestito sporco.
-“Allora signorina Owen…che impressione le ha fatto il castello?”
-“Beh…considerando ciò che ho visto fin ora, posso definirlo sarcastico, nero, umido…”
Gli rivolse un sorrisetto divertito .
L’uomo la squadrò per intero fulminandola con lo sguardo.
-“Era solo una battuta…”
-“Non tollero battute.”
-“Mh.”
L’uomo inarcò un sopracciglio e la fissò ancora per qualche istante per poi sedersi alla scrivania.
-“Il preside mi ha parlato di lei, e mi ha mandato ad “accoglierla”.”
-“Ah, capisco. Davvero caloroso come benvenuto.”
Il professore la fissò nervosamente ,di nuovo.
-“Come non detto…”
-“Dicevo…è stata assegnata ,per mia grande sfortuna, alla casata di serpeverde.”
La ragazza annuì, aveva letto qualcosa a proposito delle case di Hogwarts, ma la cosa non la toccava affatto. Continuò ad ascoltare il professore che le illustrava il regolamento della scuola , sottolineando la parola punizione ad eventuali infrazioni.
Annuiva meccanicamente, pensando a tutt’altro , tanto da quella scuola…cosa avrebbe mai potuto imparare? Aveva già 19 anni, a Beuxbatons erano diversi gli anni di apprendimento, e lei ora si trovava lì, in mezzo a ragazzini più piccoli di lei, e con un professore che l’aveva messa in punizione solo per aver fatto una battutina.
Tuttavia non aveva avuto altra scelta, aveva dovuto seguire lo zio in Inghilterra, per via del suo lavoro, e perciò dire addio alla Francia.
Non che fosse francese, infatti i suoi erano di origine irlandese, ma trasferiti in Francia sempre per motivi di lavoro. Per alcuni avvenimenti, poi, Deirdre era stata costretta a stare con lo zio, seguendolo nei suoi spostamenti.
-“Signorina Owen, mi sta ascoltando ?”
La ragazza si riscosse dai suoi pensieri, fissandolo ed annuendo di nuovo.
-“Si si , certamente.”
-“Bene, perché non ripeterò quello che ho detto.”
-“…”
L’uomo si alzò, segno che il colloquio era finito.
Deirdre fece lo stesso, avviandosi alla porta.
-“Ci vediamo domani mattina a colazione signorina..puntuale mi raccomando.”
-“Si, professore.”
Uscì annoiata dall’ufficio e si diresse verso i dormitori che Piton le aveva indicato.
Un terribile senso di oppressione la prese, si portò una mano sul petto stringendo i denti, cercando di placare ciò che aveva al suo interno.
 
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[sïvra]
view post Posted on 12/1/2011, 14:08




Scusate se ho fatto passare tanto tempo per l'aggiornamento, ma purtroppo sto cercando disperatamente una beta, e non trovo nessuno in giro >.<





Capitolo n° 2.
First impression.




Quella notte Deirdre la passò nella magnifica vasca da bagno della sua stanza.
Era estremamente schifiltosa e tutto quel fango l’aveva irritata terribilmente. Si concesse una lunga nottata di relax, si alzò dall’acqua solo verso le 2 , per poi vestirsi per la notte.
La mattina seguente si svegliò presto, ricordava le parole del professore e non aveva la minima intenzione di fare tardi.
Alle 7 e 30 puntualissima era in sala grande. Solo qualche insegnante era già seduto per la colazione, di studenti nemmeno l’ombra..
Sedette al tavolo drappeggiato con i colori dei serpeverde ed iniziò a servirsi la colazione, in tutta tranquillità .
Dopo qualche minuto, un rumore di passi la raggiunse, guardò verso l’ingresso con la coda dell’occhio e vide due persone avvicinarsi, riconobbe Piton, e alla sua destra un uomo molto anziano, con degli occhiali a mezzaluna ed una foltissima barba.
-“Miss Owen..”
Piton la chiamò, lei fece finta di non averlo visto entrare e si girò verso di lui sorpresa, con un sorriso di finta cordialità, rivolto a lui.
-“Oh..buon giorno professore…come vede sono stata puntuale.”
Lui annuì schifato, mentre l’anziano uomo gli si affiancava.
-“Signorina Owen , quest’uomo è il professor Silente , il preside di Hogwarts.”
Il vecchio le sorrise cordiale e le porse la mano.
-“Deirdre…vero ?”
La ragazza annuì leggermente incupita stringendogli la mano.
-“Si…sono io.”
-“Piacere di conoscerti mia cara.”
-“Piacere mio.”
Poi il preside fissò Severus e disse tranquillo –“Severus ti ringrazio, puoi andare, ho voglia di scambiare due chiacchiere con la nostra nuova studentessa.”
L’uomo annuì e poi rivolse uno sguardo di superiorità alla ragazza, per poi allontanarsi.
Silente scavalcò la panca e si sedette accanto a Deirdre.
-“Innanzitutto ti do il benvenuto , mi dispiace non esser potuto venire io ieri sera ad accoglierti ma avevo da fare.”
La ragazza annuì sorridendo appena .
-“Non si preoccupi, il professor Piton mi ha davvero messa a mio agio.”
L’uomo la guardò un po’ stranito. –“A tuo agio? Severus?”
-“Oh si…mi ha scambiato per un becchino e ha anche apprezzato le mie battute..”
-“Beh…sono a dir poco incredulo..”
Deirdre guardò verso Piton e gli riservò un mezzo sorriso che sembrava più una smorfia .
Il preside si trattenne con la ragazza per circa un quarto d’ora , chiedendole come fosse stato il viaggio e se fosse sicura di voler iniziare quel giorno stesso le lezioni.
La ragazza rispose di si, cosa avrebbe potuto fare sennò ?

Venti minuti dopo, girovagava per il castello con la sua borsa a tracolla ed una piantina della scuola tra le mani.
-“Già in ritardo di cinque minuti…di bene in meglio ..”
Corse come una forsennata alla ricerca dell’aula di storia della magia, ma quando entrò, il professore , che tra l’altro era un fantasma, non si accorse minimamente di lei, continuando a spiegare la battaglia tra troll e giganti del 1259.
Sedette ad uno degli ultimi banchi con fare annoiato ,tirando fuori della borsa una pergamena e la sua piuma color smeraldo per prendere appunti.
Quelle tre ore di storia della magia la annoiarono come nulla vi era mai riuscito. Alla fine della lezione era quasi addormentata sul banco, in una sorta di trance.
Un ragazzo di tassorosso la notò e le posò una mano sulla spalla , riscuotendola dal torpore.
-“Ehi…svegliati è finita..”
Deirdre si raddrizzò e fissò il giovane intensamente –“Oh si ..davvero?”
Il ragazzo rise divertito –“Proprio così.”
La giovane recuperò i propri libri infilandoli nella borsa – “Sia ringraziato il cielo..”
Deirdre si alzò e lo guardò , era ancora avanti a lui , lo fissò aspettando che si spostasse.
-“Io sono Mark Varten piacere .”
Lo guardò per qualche minuto notando la sua mano aperta verso di lei, lo fissò di nuovo negli occhi e gliela strinse.
-“Deirdre…mi chiamo Deirdre Owen..”
Mark la fissò negli occhi intensamente , continuando a tenerle la mano . –“E’ un bellissimo nome…”
Lei abbozzò un sorriso e lasciò la mano di lui portandola nuovamente sulla tracolla della borsa.
-“Credo di avere lezione ora.” Si spostò di lato per superarlo , ma lui continuò a starle davanti.
-“Sei di Serpeverde?” Guardò il distintivo sul petto della ragazza , Deirdre lo fissò . –“Si perché?”
-“Non sembri per niente una serpe.”
-“Sono arrivata qui ieri…penso mi abbiano smistata a caso.”
Lui annuì sorridendo – “Comunque sia , io sono di tassorosso … il nostro orario combacia…abbiamo trasfigurazione ora..”
-“Ah…si vero.”
Deirdre si recò fuori un po’ seccata, non era arrivata lì con l’intenzione di coltivare rapporti umani e non aveva voglia di cambiare idea.
Voltò a destra nel corridoio con l’intenzione di seminare il ragazzo, ma lui la bloccò per un braccio.
-“Ehi..dove stai andando ? Per l’aula di trasfigurazione è di qui.”
Deirdre lo fissò negli occhi con insofferenza. –“Non ho ancora la facoltà di orientarmi qui.”
Mark fece un passo indietro incupito, per un solo attimo gli era sembrato di scorgere un bagliore rosso negli occhi castani della ragazza, ma pensò fosse stata solo un’impressione e scosse la testa chiudendo gli occhi.
Le si affiancò ed iniziarono a camminare , dirigendosi verso il primo piano.
Quando entrarono in classe, Mark posò la propria roba sul banco accanto a quello dove Deirdre posò la sua. La ragazza sbuffò , ma prima che stesse per sedersi fu chiamata dalla professoressa di trasfigurazione.
Deirdre andò verso la cattedra con passo sicuro, fissando la donna negli occhi.
-“Tu devi essere Deirdre Owen..non è così?”
-“Si professoressa, sono io.”
La donna le sorrise dolcemente –“Sono la professoressa Mc Granitt, insegno trasfigurazione. Un vero peccato che non ti abbiano assegnata alla mia casa… so molte cose di te…”
La ragazza si spaventò a quell’affermazione, indietreggiando di un passo.
-“Il professor Silente ha fatto leggere a tutto il corpo insegnante il tuo curriculum scolastico di Beaux Batons , siamo rimasti tutti molto colpiti.”
Deirdre respirò sollevata continuando a guardare la professoressa, la donna le sorrise .
-“Credo non avrai difficoltà con la mia materia, visto quello che sei già in grado di fare.”
La ragazza rispose al sorriso, il primo sorriso sincero da quando era lì, allora non tutti erano antipatici e sarcastici come Piton in quella scuola.
-“La ringrazio professoressa Mc Granitt.”
La donna annuì sedendosi alla cattedra . –“Credo saresti stata bene tra i grifondoro…non sembri assolutamente una serpeverde.”
Deirdre abbozzò un sorriso, per poi congedarsi.
Tornò a sedersi e tirò fuori dalla propria borsa il libro di trasfigurazione e la sua bacchetta magica, 11 pollici , ebano con un ‘impugnatura in madreperla ,verde smeraldo anch’essa.
Mark notò la bacchetta sul banco e la prese tra le mani . –“E’ bellissima… come l’hai avuta?”
Deirdre si voltò seccata e gliela tolse dalle mani . –“Me l’hanno regalata quando ho iniziato gli studi di magia.”
Il ragazzo la guardò per un momento, lei ora fissava la professoressa che stava per cominciare la lezione.
C’era qualcosa di strano in quella ragazza, qualcosa però che riusciva ad attirarlo più di una calamita.
 
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