Dio perdona, la Rowling no.

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Astry
view post Posted on 27/12/2010, 18:32




Dunque, è un po’ che mi frulla per la testa questa discussione; forse in parte l’abbiamo già affrontata altre volte, ma visto che ieri, parlando con un’amica, è saltato fuori di nuovo il discorso, eccomi qui.
Ci siamo chieste tante volte qual è la morale di Harry Potter. La risposta è sempre quella: l’amore che sconfigge il male. Ma visto che molti degli eroi Rowlinghiani non sono perfetti, fino a che punto l’autrice li redime?
Nella letteratura spesso ritroviamo il “cattivo” pentito che alla fine festeggia la vittoria con il buono; le buone azioni vengono sempre premiate e il valore degli eroi, così come dei cattivi pentiti, viene riconosciuto. Ma questo nei libri di Harry Potter non succede. Che l’autrice voglia mettere in pratica il passo del Vangelo secondo il quale la ricompensa per una buona azione si avrà solo nell’aldilà, o qualcosa di simile?
Citando due esempi, la buona azione di Peter Minus viene ricompensata con la morte e Sirius non avrà una vita felice, non proverà mai la sua innocenza davanti agli uomini e in realtà non potrà dimostrare il suo pentimento per gli errori fatti in gioventù (ogni riferimento ai suoi atti di bullismo non è affatto casuale).
Forse per la Rowling dopotutto ci sono macchie che non vengono mai via, almeno davanti al giudizio degli uomini.
Riguardo a Severus, poi, sappiamo tutti come si è comportata. Ha inventato per lui una vita di espiazione, ma infine lo ha veramente redento? In effetti credo di no, non davanti agli uomini, non davanti ai lettori. Ha lasciato il dubbio. In fondo, come se fosse un personaggio in carne ed ossa, lei non ha saputo prendere una posizione. E’ stato redento? Forse! Come direbbero i Babbani: “Lo sa solo Dio”.
In effetti lei non perdona nessuno dei suoi personaggi. Non perdona Silente e in un certo senso lo punisce per la sua colpa passata, sia attraverso la maledizione dell’anello, costringendo anche lui a pagare con la vita il suo errore, sia sporcandolo, mettendo in piazza la sua macchia anche dopo la morte attraverso i pettegolezzi della Skeeter e i dubbi di Harry.
Non perdona Severus lasciando ambiguo il suo gesto: atto d’amore, sì, ma che genere di amore? Un amore egoista e morboso verso una donna morta a causa sua che lui ha idealizzato? O un vero pentimento e quindi desiderio di espiazione? Alla fine Harry Potter riconosce il suo coraggio, ma coraggio non significa redenzione. E il perdono? Nessuno dei personaggi che si sono fatti del male in vita hanno poi la possibilità di perdonarsi; i Malandrini muoiono prima di Severus, senza sapere la verità; Harry scopre la verità quando Severus è già morto; a Minus sarà bastato il suo atto finale per cancellare una vita da traditore? Alla bontà dei lettori la sentenza e di nuovo la risposta “Lo sa iddio!”.
In effetti la Rowling non si schiera mai a difendere chi ha sbagliato, per lei non esiste errore né redenzione, ma esiste chi non si sporca. E, non a caso, Harry non si sporca quasi mai le mani: una cruciatina sfuggita per rabbia, un Sectumsempra pronunciato per ignoranza e un Imperio per necessità non sono gesti imperdonabili. E’ buffo che sia così, nonostante l’altisonante titolo di “maledizioni senza perdono”, ma alla fine l’unica cosa che zia Row non perdona è l’ Avada Kedavra, e quella non la mette mai in bocca ad Harry. A Piton sì, lui è già macchiato. Il ragazzo probabilmente avrà ucciso dei Mangiamorte durante la battaglia, ma lei questo non lo dice in modo chiaro e inequivocabile. E davanti al suo nemico, davanti al più pericoloso mago di tutti i tempi, cosa fa? Lo disarma.
Tutto questo è solo codardia dell’autrice che non si sente di schierarsi e di ergersi a giudice delle azioni dei suoi personaggi? Forse non se la sente di poter dire se quella buona azione, quella vita di sacrificio, sono o no sufficienti per guadagnarsi il “Paradiso” (ammesso che ci sia qualcosa che somigli ad un Paradiso nel suo mondo dove di sicuro esiste un aldilà)?
Oppure, come dicevo, la Rowling vuole solo mettere in pratica quel passo del vangelo che dice di non aspettarsi ricompense dagli uomini, o qualcosa come “non sappia la tua mano destra ciò che fa la sinistra” e solo Dio ti ricompenserà per le tue buone azioni. Chi meglio di Severus ha agito nascondendo agli uomini la sua parte migliore? Ma può averla nascosta addirittura alla sua stessa autrice?
:rolleyes: ovviamente la mia è una provocazione, non voglio dire che la la Rowling non conosce i suoi personaggi, ma che forse non ha voluto decidere, per così dire, anche sul destino della loro anima. ;) :Sev6:

Edited by Astry - 29/12/2010, 18:26
 
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Mixky
view post Posted on 28/12/2010, 09:47




Sì, anche io credo che la Rowling abbia parecchi problemi col perdono.
Sono d'accordo con quello che dici e credo che lei non abbia avuto il coraggio di prendere una decisione netta.
Non ha voluto redimere nessuno dei personaggi, nemmeno Severus che è l'unico che si è davvero pentito e ha espiato per una vita intera.
E sappiamo tutti com'è andata.
 
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Aliseia
view post Posted on 30/12/2010, 09:31




CITAZIONE (Astry @ 27/12/2010, 18:32) 
In effetti la Rowling non si schiera mai a difendere chi ha sbagliato, per lei non esiste errore né redenzione, ma esiste chi non si sporca.

Definizione perfetta per la saga della Rowling.
Che, a mio parere, è una bacchettona.
Una che non perdona, hai ragione.
Perché è vile? Sarei tentata di dirlo, anche per farle dispetto, dal momento che ha dedicato al coraggio la sua Casa preferita.
Ma forse sarei ingiusta.
Però mi fa pensare che tanta rigidità morale sia dettata un po' anche dalla paura: perdonare in qualche modo vuol dire riconoscere le proprie stesse magagne, le proprie debolezze.

CITAZIONE
Severus ha agito nascondendo agli uomini la sua parte migliore? Ma può averla nascosta addirittura alla sua stessa autrice?
:rolleyes: ovviamente la mia è una provocazione, non voglio dire che la la Rowling non conosce i suoi personaggi, ma che forse non ha voluto decidere, per così dire, anche sul destino della loro anima. ;) :Sev6:

Già, lei lo conosce.
Però Severus resta un'anomalia.
In quel mondo di anime cristalline, dove si nasce buoni “per natura”, dove si resta cattivi anche dopo atti di redenzione, Severus è l'unico dubbio dell'autrice.
E, inutile dirlo, noi lo amiamo per quello, quel dubbio fatto uomo. :wub:
 
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Nykyo
view post Posted on 1/1/2011, 18:49




Bellissima riflessione, tesoro. Amara, se vogliamo, ma davvero calzante.
Temo che la risposta sia che, JKR non perdona mai, proprio mai. Però...
C'è un però. Intanto, mentre leggevo gli esempi che porti mi è venuto in mente che in fondo è riuscita a punire, non solo i cattivi, non solo tutti i Malandrini (Remus compreso), ma anche i Gemelli.
I Gemelli di tiri ne hanno combinati tanti, non sempre carini (anche se non sono mai stati dei bulli) e lei ha tagliato l'orecchio di uno e ammazzato l'altro.
La Rowling è cristiana cattolica, ma quanto a perdono è ben poco evangelica.
Perché fa così? Chissà. Il più delle volte mi viene da gridarle dietro "Bigotta!!!" e qualche volta, proprio come altre di voi mi scappa un "Vigliacca!" e poi mi fermo a pensare e mi rendo conto che se da un lato abbiamo questo sterminato elenco di colpe "superpagate" senza che in cambio lei conceda una vera redenzione o almeno un po' di pace e comprensione premorte, dall'altro le persone che nella saga di HP la sfangano del tutto sono piuttosto inquietanti.
No, pensaci... Silente sconta gli errori di gioventù morendo.
Grindelvald idem.
I Malandrini manco a dirlo.
Severus, poveretto... se scontava un altro po'... quasi quasi ci ha guadagnato morendo.
Harry stesso che non vedo che colpe abbia ne ha sofferte di tutte (idem i Weasley, si salva un po' Hermione).
Voldemort mi pareva il meno che morisse e idem Bella con Fenrir e un paio di simili galantuomini.
E poi... i Dursley che hanno avuto così poco cuore da crescere un bambino in un sottoscala tra continue angherie?
Loro in cosa vengono mai puniti?
Non meritavano una pena?
E i Malfoy, con tutto che io li amo? Possibile che per una che ha condannato Remus a una morte di schifo, Sirius al Velo, Severus a quella biscia schifosa e così via, la giusta punizione per i Malfoy sia solo nel fatto che Draco (per altro il meno colpevole di tutti) diventerà stempiato?
Io a volte JKR rinuncio a capirla!
 
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the bride1
view post Posted on 3/1/2011, 20:58




CITAZIONE (Astry @ 27/12/2010, 18:32) 
In effetti la Rowling non si schiera mai a difendere chi ha sbagliato, per lei non esiste errore né redenzione, ma esiste chi non si sporca. E, non a caso, Harry non si sporca quasi mai le mani: una cruciatina sfuggita per rabbia, un Sectumsempra pronunciato per ignoranza e un Imperio per necessità non sono gesti imperdonabili.

Ho pensato molto a questo tuo post, che condivido in buona parte.
In particolar modo ho pensato ad una delle prime scene dell'ultimo film, la prima parte dei “Doni”. Nel fast food solo Ron, l'irrazionale, l'eterno bambino, vuole usare maledizioni pesanti contro i mangiamorte che li hanno seguiti e aggrediti. Hermione, la saggia Hermione, e Harry, il magnanimo, alla fine lo convincono e lo fanno desistere. E poco importa se Ron porta come motivazione l'amore e la salvezza della famiglia...
Per cui, quoto e straquoto quanto dici tu. La Rowling non si schiera mai a difendere chi ha sbagliato, spesso usa due pesi e due misure e, soprattutto, per lei vale la pena difendere solo chi non si sporca mai. Chi, come dice Aliseia, è buono a prescindere.
Come forse in altre occasioni abbiamo detto, forse la Rowling non è stata abbastanza coraggiosa, abbastanza forte nelle sue scelte. Sicuramente ha introdotto degli elementi di rottura nei canoni del genere, visto che tutti gli eroi positivi sono, a loro modo, dei freak (Lupin, Hagrid) e molti di loro hanno colpe più o meno gravi alle spalle (dal bullismo dei malandrini alla brama di potere di Silente). Alla fine però Lupin, Sirius, a suo modo Silente tornano nel “paradiso”, nella fugace apparizione della pietra della resurrezione, mentre per gli altri solo damnatio memoriae...con l'aggravante di alcuni salvataggi molto, molto ambigui, come quello dei Malfoy.
In tutto ciò, due sottotopic a parte.
1.La carneficina che l'autrice fa alla fine della saga, ancora oggi, mi appare inspiegabile. Aveva paura che i suoi personaggi le sopravvivessero? Aveva fretta di finire? E allora perchè, come dice giustamente Nykyo, interi gruppi familiari, dal passato più o meno orribile, si salvano?
2.Severus e la sua redenzione. Qui, nell'universo inclinato del mio amore per il personaggio, dissento da Astry. A suo modo, forse, Rowling ha redento Severus. La scena finale, la battaglia (fallocchissima!!!) con Voldemort risolve, anche agli occhi degli altri, il personaggio e di fatto lo consacra definitivamente fra i buoni, svelandolo a tutti. La scena plateale, che noi pitoniche giustamente abbiamo odiato, è la formula (l'unica?) che la Rowling conosceva per redimere il personaggio e farlo amare da tutti i suoi lettori. Poi, certo, rimane l'ombra su Severus perchè due paginette non possono certo cancellare 7 libri di veleni e cattiverie...così come 2 paginette di cattiverie del passato di Silente non ne scalfiscono l'immagine di mago e persona saggia, giusta, libera, buona.
 
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°Numenlith°
view post Posted on 11/1/2011, 19:37




La Chiesa prima ha condannato Harry Potter, accusandolo di essere blasfemo e di presentarci idoli e mondi senza religione. Adesso è stato riabilitato: l’Amore, il Bene, che trionfa sul Male, niente di più cristiano.
La Rowling, del resto, è proprio cattolica e questo suo cattolicesimo trapela dagli ideali intrisi nella suo opera.
Quel suo eroe, Harry Potter, incarna, per dirlo con le parole del Vangelo, l’ideale del porgi l’altra guancia. E si, Harry, lui che ha perso i genitori appena neonato, che vede morire tutti coloro che ama: Sirius, l’unica persona che abbia a che fare con il ricordo sbiadito di una figura genitoriale; Lupin e Tonks, quasi il ripetersi della sua sorte per il loro bambino appena nato; anche Edvige, la civetta che lo lega al mondo dell’infanzia e della promessa di un mondo di magie a lui sconosciuto; e tanti altri, lui, Harry non prova abbastanza rabbia da tramutarla in un sentimento di vendetta.

È una morale cristiana: Harry fa trionfare il Bene senza usare i mezzi del Male. Limitandosi a un banale incanto di difesa, che normalmente scalfisce appena il nemico. Perché il Bene è Bene e comunque arriverà il momento del suo trionfo.

I personaggi della Rowling non sono mai personaggi del tutto positivi. La Rowling riesce a delineare un mondo magico e fantastico, ma allo stesso tempo normale, perché i suoi abitanti sono imperfetti e forse è l’imperfezione a non permettere il perdono.

Ma la Rowling perdona. È parte del suo cristianesimo.
Perdona perché Harry perdona.

Nonostante i mille dubbi degli ultimi mesi, Harry perdona la debolezza del suo mentore, di Silente. Lo fa nel sogno ambientato nella stazione.

Harry perdona Piton. Non apprezzato in vita, odiato a morte dai suoi studenti, a Piton rimane forse una delle cose più belle, lasciare un’impronta di sé ai posteri e un mondo migliore per tutti.
 
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Nykyo
view post Posted on 11/1/2011, 21:37




Il problema è che secondo me Harry perdona molto più di quanto in effetti la sua creatrice non faccia a sua volta.
Quello di lei sarà un non perdono inconscio, ma è tristemente lampante: non ne ha salvato uno.
Harry li avrebbe salvati tutti e durante i sette libri lo dimostra eccome.
 
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°Numenlith°
view post Posted on 12/1/2011, 07:45




La Rowling crede che la morte non sia la cosa peggiore di questo mondo. Quindi il suo perdono, se c'è, non necessariamente dovrà presentarsi come la salvezza delle vite dei suoi personaggi.

E poi, secondo me, più ne faceva fuori, meglio si separava dalla suo opera, senza il rischio di cadere nella tentazione di dare un seguito. Un addio completo e definitivo...
 
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view post Posted on 12/1/2011, 08:54
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CITAZIONE (°Numenlith° @ 12/1/2011, 07:45) 
La Rowling crede che la morte non sia la cosa peggiore di questo mondo. Quindi il suo perdono, se c'è, non necessariamente dovrà presentarsi come la salvezza delle vite dei suoi personaggi.

E poi, secondo me, più ne faceva fuori, meglio si separava dalla suo opera, senza il rischio di cadere nella tentazione di dare un seguito. Un addio completo e definitivo...

Beh, anche questa è un'ottima tesi... distacco definitivo dici...
Bisogna vedere se manterrà il proposito o se farà come Conan Doyle e il suo Sherlock Holmes, che fu resuscitato! ;)
 
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Nykyo
view post Posted on 12/1/2011, 09:53




CITAZIONE (°Numenlith° @ 12/1/2011, 07:45) 
La Rowling crede che la morte non sia la cosa peggiore di questo mondo. Quindi il suo perdono, se c'è, non necessariamente dovrà presentarsi come la salvezza delle vite dei suoi personaggi.

E poi, secondo me, più ne faceva fuori, meglio si separava dalla suo opera, senza il rischio di cadere nella tentazione di dare un seguito. Un addio completo e definitivo...

Anche questo è vero, ma c'è modo e modo di ammazzare. Non dico che le sue morti dovessero essere misericordiose, ma che almeno non fossero punitive come invece appaiono nella maggior parte dei casi.
Prendi Sirius (non fosse bastata Azkaban come punizione per le cose sbagliate che ha fatto), muore in quel modo e non sappiamo nemmeno se dietro il Velo c'è il comune al di là o chissà che di tormentoso (il Velo per com'è descritto è inquietantuccio).

Non so a me JKR continua a sembrare molto poco portata all'assoluzione dei personaggi o comunque molto meno portata dell'eroe che ha creato.

Quanto alle tentazioni spero che basti l'averli uccisi quasi tutti, ma non ci metterei la mano sul fuoco :lol: un sacco di scrittori prima li accoppano e poi li resuscitano :lol:
 
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°Numenlith°
view post Posted on 12/1/2011, 12:18




CITAZIONE (Nykyo @ 12/1/2011, 09:53) 
Quanto alle tentazioni spero che basti l'averli uccisi quasi tutti, ma non ci metterei la mano sul fuoco :lol: un sacco di scrittori prima li accoppano e poi li resuscitano :lol:

Mmm, non ce la vedo proprio la Rowling a fare resuscitare i morti. Altrimenti calpesterebbe tutto quello che ha scritto prima. I morti non tornano, dopotutto, lei sostiene.
 
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Astry
view post Posted on 12/1/2011, 12:42




CITAZIONE (°Numenlith° @ 12/1/2011, 12:18) 
CITAZIONE (Nykyo @ 12/1/2011, 09:53) 
Quanto alle tentazioni spero che basti l'averli uccisi quasi tutti, ma non ci metterei la mano sul fuoco :lol: un sacco di scrittori prima li accoppano e poi li resuscitano :lol:

Mmm, non ce la vedo proprio la Rowling a fare resuscitare i morti. Altrimenti calpesterebbe tutto quello che ha scritto prima. I morti non tornano, dopotutto, lei sostiene.

No, per resuscitare i morti ci sono le fanfiction. :P :Sev6:
 
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Sage.
view post Posted on 12/1/2011, 14:21




CITAZIONE (Astry @ 12/1/2011, 12:42) 
No, per resuscitare i morti ci sono le fanfiction. :P :Sev6:

E meno male!!!!!!! :wub: ;)
 
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Nykyo
view post Posted on 12/1/2011, 17:09




CITAZIONE (°Numenlith° @ 12/1/2011, 12:18) 
CITAZIONE (Nykyo @ 12/1/2011, 09:53) 
Quanto alle tentazioni spero che basti l'averli uccisi quasi tutti, ma non ci metterei la mano sul fuoco :lol: un sacco di scrittori prima li accoppano e poi li resuscitano :lol:

Mmm, non ce la vedo proprio la Rowling a fare resuscitare i morti. Altrimenti calpesterebbe tutto quello che ha scritto prima. I morti non tornano, dopotutto, lei sostiene.

Questo è vero ma la temo comunque, è capace di ritirar fuori i vivi e francamente dopo quello schifo di 7° libro meno scrive e meglio sto.
Per altro a dirla tutta ha già scritto quel mini prequel con i malandrini (i morti basta usarli scrivendo di quando erano ancora vivi) e io ne avrei fatto a meno tanto volentieri, era una piccola schifezzuola.
 
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view post Posted on 12/1/2011, 17:38
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CITAZIONE (Nykyo @ 12/1/2011, 17:09) 
CITAZIONE (°Numenlith° @ 12/1/2011, 12:18) 
Mmm, non ce la vedo proprio la Rowling a fare resuscitare i morti. Altrimenti calpesterebbe tutto quello che ha scritto prima. I morti non tornano, dopotutto, lei sostiene.

Questo è vero ma la temo comunque, è capace di ritirar fuori i vivi e francamente dopo quello schifo di 7° libro meno scrive e meglio sto.
Per altro a dirla tutta ha già scritto quel mini prequel con i malandrini (i morti basta usarli scrivendo di quando erano ancora vivi) e io ne avrei fatto a meno tanto volentieri, era una piccola schifezzuola.

Verissimo, quei due con la maglietta con la fenice sopra, non se poteva sentì! :huh:
 
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