Come accade, e per quale magia, che il personaggio incarnato da un attore comincia a vivere di vita propria?
Prendendo addirittura le distanze dalla propria controparte reale, e divenendo autosufficiente?
È il caso di alcuni dei miei preferiti in assoluto, il Severus di Alan Rickman, lo Spike di James Marsters, l’immortale Dracula di Gary Oldman.
Attori...
A volte perfettamente mimetizzati nell’affascinante involucro del personaggio, al punto che sembrano recitare se stessi, a volte così diversi da esso, elusivi, nella vita reale.
Eccomi perciò con un paio di esempi, tratti non a caso dal film che mi appassiona in questo momento, lo Hobbit di Peter Jackson.
Jacksonverse!
Ci sarebbero tante cose da dire sulla “versione di Peter”, sula scelta dei suoi attori tolkieniani, e sul nuovo immaginario che ne è derivato.
Ma, per ragioni di tempo e di ignoranza, non sono la persona più adatta per approfondire.
Io mi limito ad aprire una porta, e vi porgo le chiavi.
Anche perché la ragione vera di una tale discussione è che avevo tante foto da postare, tanta bellezza da condividere. E "bellezza" in ogni senso possibile, non solo esteriore.
Ma per ora accontentiamoci di quella, in attesa di approfondire.
Ecco dunque il Thorin di Richard Armitage, "bad tempered and moody", come lui ama definire il personaggio (e se stesso). Se c'è una differenza tra i due è che Richard sembra perfettamente consapevole del proprio fascino, mentre Thorin non ne sa nulla.
Lui è solo un iroso Nano testardo, orgoglioso e sconsiderato, pazzo e monomaniaco.
Appassionato, certo. Ma cosa vogliono quelle matte fangirls?
E poi Lee Pace nella parte di Thranduil, il Re degli Elfi. Incredibile trasformazione.
Lee è alto, dinoccolato. Sembra un po' timido. Imbranato come un ragazzino.
Ma, da qualche anticipazione, l'altezzoso, arrogante Thranduil sarà ben altra cosa.
A me, per ragioni diverse, piacciono entrambi, l'Elfo e il ragazzo, e la trasformazione dell'uno nell'altro mi incanta. Eccolo, perciò, nel suo doppio splendore.
Edited by Aliseia - 27/5/2013, 00:13