Incongruenze nella trama

Forse l'argomento è già stato trattato, nel caso questo sia un doppione mi scuso.

Ho notato che all'interno della saga ci sono delle piccole incongruenze, delle contraddizioni, come se Rowling avesse dimenticato di aver scritto delle cose e anche i redattori che hanno avuto in mano le bozze dei libri non siano stati attenti.

Esempi:

- zia Petunia sbrocca con Harry che ha appena scoperto essere un mago, gli dice che anche sua madre Lily lo era e che lei non la poteva soffrire. Dice esplicitamente che "ogni volta" che la sorella tornava a casa per le vacanze non faceva che trasformare le tazze da té in topi.
Invece, un caposaldo del mondo magico è la legge sulla ragionevole restrizione delle arti magiche tra minorenni e la presenza della traccia, concetto più e più volte ribadito.
Poco male, ho sempre pensato che quando la Rowling ha scritto la Pietra Filosofale, non pensava che sarebbero seguiti altri 6 libri e quindi non aveva in testa il resto della trama. Però, alla fine della Pietra Filosofale agli studenti che stanno per tornare a casa per le vacanze estive vengono distruibuiti avvisi scritti di non usare la magia e Fred se ne lamenta.
Questa mi pare una svista non solo dell'autrice, ma anche dei redattori della casa editrice.
Stessa cosa vale per i ricordi di Piton in cui un Severus adolescente (e quindi si suppone non ancora diciasettenne) ammazza le mosche sul muro con la bacchetta, disteso in una stanza, al buio. E' vero non è specificato che la cosa avvenga a Spinner's End, ma ho sempre dato per scontato che fosse così... dubito che Piton se ne stesse al buio nella sua camera a Hogwarts ad accoppare insetti come in preda alla noia.

- Degli horcrux pare ne siano a conoscenza solo Harry (con Ron ed Hermione) e Silente. Piton stesso non ne sa nulla, l'unico Mangiamorte che aveva scoperto questo segreto era stato Regulus, che non l'aveva detto a nessuno.
Eppure, alla fine del Calice di Fuoco, quando Voldemort risorge e -come da copione classico per un cattivo- tiene un monologo, dalla sua bocca escono queste parole:
"(I Mangiamorte) che conoscevano le misure che ho preso, tempo fa, per proteggermi dalla morte dei mortali
[...]
Io, che mi sono spinto più in là di ogni altro sul sentiero che conduce all'immortalità. Conoscete il mio obiettivo: dominare la morte. E allora fui messo alla prova, e a quanto pare uno o più dei miei esperimenti funzionarono"

Voldermort dichiara esplicitamente che i Mangiamorte erano a conoscenza dei mezzi cui lui era ricorso per proteggersi all'umana mortalità. I Mangiamorte allora non sapevano quali fossero gli horcrux e dove si trovavano? Sì, questo certamente (vedi la coppa nella camera blindata dei Lestrange.)
Forse non sapevano neppure che si trattava di horcrux (l'episodio di Regulus lo suggerisce senza dubbio)?
Ma allora cosa sapevano? Non si spiega questa insistenza di Voldemort nel ribadire il fatto che i Mangiamorte conoscevano quel che lui aveva fatto, se poi in realtà erano all'oscuro di tutto.
Sapevano solo che stava cercando di rendersi immortale, senza ulteriori dettagli sul come? Mah, regge pochino...

Non posso aiutarti, perché anch'io spesso mi faccio le tue stesse domande e non ci capisco nulla. Io sapevo che la Rowling già quando scrisse il primo libro aveva in mente più o meno tutta la storia e il finale, ma certamente tanti dettagli le sono venuti via via e, visto che sono tanti libri, è possibilissimo che qualcosa le sia sfuggito.
Però per risponderti adeguatamente ci vorrebbero le "esperte" del forum! Queste cose incuriosiscono molto anche me.

Allora rialzo con il dettaglio di Villa Conchiglia!

Nel 7° libro Ron è richiuso a villa Malfoy e indica a Dobby dove portare Luna, Dean e Olivander: a casa di Bill, Villa Conchiglia.
Però quella è una dimora coperta dall'Incanto Fidelius e il custode segreto è proprio Bill: come può quindi Ron indicare l'ubicazione esatta del posto? Voglio dire, se Bill gli ha comunicato l'indirizzo, Ron può arrivarci, ma non ha il potere di dirlo a terzi.

«Io non sono il Custode Segreto, non posso pronunciare il nome di quel luogo. Sai come funziona l'incantesimo, immagino...» (Piton, 6° libro)

Uff.

Ma viene veramente chiarito come funziona questo incantesimo? Oppure è solo un'interpretazione?

Si parla del funzionamento dell'Incanto Fidelius a proposito di Grimmauld Place e quindi nel 5° libro, nel 6° (vd citazione di Piton del mio post precedente e discorso di Silente dai Dursley quando spiega a Harry di aver ereditato la casa da Sirius) e nel 7°, quando si ribadisce perché i mangiamorte non possono arrivarci e perché l'incanto viene rotto quando Yaxley ci è trascinato dentro.

Se ne parla anche a proposito della protezione sotto cui stavano Lily e James a Godric's Hollow e a proposito di Villa Conchiglia e della Tana.

Edited by Camelia. - 7/12/2013, 16:54

Sì, che se ne parli lo so anch'io, ma non ricordo se viene veramente spiegato in maniera inequivocabile. In tal caso, o le regole vanno un po' come gli pare o la Rowling si è dimenticata l'incantesimo!!!

Allora, ho cercato i passi e ne riesco a trarre una sola conclusione.

Prigioniero di Azkaban:

«...James e Lily. Consigliò loro di nascondersi. Be', naturalmente non era facile nascondersi da Voi-Sapete-Chi. Silente disse loro che la cosa migliore era usare l'Incanto Fidelius».
«Come funziona?» chiese Madama Rosmerta col fiato sospeso per la curiosità.
Il professor Vitious si schiarì la voce.
«È un incantesimo incredibilmente complesso» disse stridulo, «che consiste nel nascondere con la magia un segreto dentro una sola persona vivente. L'informazione è nascosta dentro la persona prescelta, o Custode Segreto, e quindi è impossibile da trovare... a meno che, naturalmente, il Custode Segreto non decida di renderla nota. Finché il Custode Segreto si fosse rifiutato di parlare, Voi-Sapete-Chi avrebbe potuto perquisire per anni il paesino dove erano nascosti James e Lily senza trovarli, nemmeno se fosse andato a sbattere il naso contro la finestra del loro salotto!»

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Ordine della Fenice:

Harry guardò il foglio. La grafia serrata era vagamente familiare. Diceva:
Il Quartier Generale dell'Ordine della Fenice si può trovare al numero dodici di Grimmauld Place, Londra.

«... Silente è il Custode Segreto dell'Ordine, sai. Nessuno può trovare il Quartier Generale a meno che lui non gli dica personalmente dove si trova. Quel biglietto che Moody ti ha mostrato ieri notte era di Silente...»

«Vedi, Kreacher non poteva tradirci fino in fondo. Non è Custode Segreto dell'Ordine, non poteva dire a Malfoy dov'era la nostra base...»
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Principe Mezzosangue:

«E già che parliamo dell'Ordine, sostieni ancora di non poter rivelare dove si trova il suo quartier generale?»
«Io non sono il Custode Segreto, non posso pronunciare il nome di quel luogo. Sai come funziona l'incantesimo, immagino...»

«...Non sappiamo se gli incantesimi che noi stessi vi abbiamo imposto [...] avranno ancora valore, ora che la proprietà non appartiene più a Sirius.»

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Doni della Morte:

Il signor Weasley aveva spiegato che dopo la morte di Silente, il loro Custode Segreto, ciascuna delle persone a cui il Preside aveva rivelato la posizione di Grimmauld Place era diventata a sua volta un Custode Segreto.
«E siccome siamo una ventina, questo sminuisce enormemente il potere dell'Incanto Fidelius. Sono venti possibilità in più che i Mangiamorte estorcano il segreto a qualcuno...»

«E lui dov'è? Un momento... non vorrai dire che è in Grimmauld Place? Non può entrare, vero?»
Gli occhi di lei scintillavano di lacrime trattenute.
«Harry, credo di sì. Io... io l'ho costretto a mollarmi con una Fattura Revulsiva, ma l'avevo già portato dentro la protezione dell'Incanto Fidelius. Dopo la morte di Silente, noi siamo Custodi Segreti, quindi gli ho passato il segreto, giusto?»
Inutile illudersi: aveva ragione, Harry ne era certo. Fu un duro colpo. Se Yaxley poteva entrare in casa, loro non avevano più modo di tornarci. In questo stesso istante forse ci stava portando altri Mangiamorte con la Materializzazione...

Non era nemmeno sicuro di riuscire a vedere la villetta; non sapeva che cosa succedeva quando i soggetti di un Incanto Fidelius morivano.
[...]
La vedeva: l'Incanto Fidelius doveva essere morto con James e Lily.
[...]
[Voldemort] Proseguì lungo un'altra via più buia e finalmente comparve la sua meta, l'Incanto Fidelius infranto [Minus ha parlato], ma loro non lo sapevano ancora...

[Bill:] «Li ho trasferiti da zia Muriel [...]»
«Come sono protetti?» chiese Harry.
«Con un Incanto Fidelius. Papà è il Custode Segreto. L'abbiamo posto anche su questa casa; qui il Custode Segreto sono io.»

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Da tutto questo io deduco che solamente il Custode segreto può pronunciare o scrivere l'indirizzo dei luoghi protetti dall'Incanto Fidelius.
Quindi, Ron non poteva indicare a nessuno l'ubicazione di Villa Conchiglia. Poteva arrivarci, lui, ma non farci arrivare altri.

Il concetto è più e più volte ribadito ed ha un'unica contraddizione nella faccenda Yaxley: una volta portato per sbaglio dentro la protezione del luogo, non sarebbe dovuto diventare a sua volta un Custode Segreto, ma semplicemente uno che poteva entrare a Grimmauld Place senza però poterlo dire a nessuno.
Se invece vale la regola che anche lui diventa Custode e quindi può dirlo agli altri Mangiamorte, anche l'episodio di Ron con Villa Conchiglia ha senso.
Anche se si precisa che Yaxley più che dire il segreto agli altri mangiamorte, li può portare con sé con la Materializzazione (congiunta, suppongo).
Peccato che tutto ciò contrasti con quanto ripetuto tante volte in precedenza. Allora anche Piton avrebbe potuto pronunciare il nome di Grimmauld Place o portarci la gente con la materializzazione, no?
E se funziona così, avrebbe dovuto essere Ron, non Dobby, a portare gli altri a Villa Conchiglia (e non avrebbe potuto, non essendo un elfo domestico!).

La Rowling s'è incasinata alla grande.

Edited by Camelia. - 7/12/2013, 18:19

Sì, in effetti pare che si sia incasinata. Però era talmente ben spiegato negli altri passi citati che mi sembra strano che se ne sia potuta dimenticare così!

Sì, e soprattutto come sia possibile che neanche chi ha corretto le bozze, i redattori della casa editrice se ne siano accorti.

Ogni tanto, specialmente nei primi libri, ci sono delle lunghe spiegazioni (su come funziona il quidditch per esempio) che sono chiaramente messe lì per dare modo a chi non conosce i libri precedenti di poter leggere agevolmente. Sono dei doppioni, ma sono quasi sicura che ci sia lo zampino dei redattori.
Per cui mi soprende una caduta sul tema Incanto Fidelius, che è molto importante nella storia.

Non so fino a che punto si possano incolpare i redattori, se una cosa simile è sfuggita a chi la storia l'ha creata figuriamoci a chi deve semplicemente correggere! Magari loro pensano più a evitare errori ortografici e a rendere nel miglior modo possibile l'originale, e non si ricordano delle regole dell' Incanto Fidelius!

Uhmm, no no, i redattori non sono semplici correttori di bozze, devono anche comprendere a fondo la trama e farle le pulci, te lo assicuro.

E c'è un altro momento (sempre nel 7° libro) in cui qualcosa non torna.
Quando il trio fugge dal matrimonio di Bill e Fleur e si rifugia a Grimmauld Place, il nome di Voldermort viene pronunciato più di una volta. Ma l'Incanto Fildelius non si spezza e nessun Mangiamorte si materializza all'istante come quando i ragazzi erano al bar di Tottenham Court Road o più avanti, quando sono nella tenda (protetti da parecchi incantesimi) e vengono catturati dai Ghermidori.
Possibile che l'Incanto Fidelius sia l'unico incantesimo a non venir spezzato al nome di Voldemort?!

Vista l'importanza che viene data a questo incantesimo (nonostante poi lei se lo dimentichi!) può anche darsi che sia così. Però non ci potrei giurare, eh...