Mi piace molto questa discussione.
E mi piace Remus Lupin. Non sono propriamente una sua fan. Non sono un’”innamorata”.
Ma lo trovo un personaggio estremamente interessante, e lo metto senza dubbio al terzo posto della mia personale classifica, della quale penso non sia necessario ricordare i primi due
Per me “interessante” vale più di giusto, o di “adorabile”, o di qualsiasi altra cosa bella si possa dire di un personaggio.
Perché interessante vuol dire vivo, e d è quello che cercavo e che ho trovato in questa saga.
CITAZIONE
È un uomo, è un lupo, (è un lupo mannaro), è un professore, un amico, un malandrino (o ex malandrino), è un padre e un marito (quanto innamorato… mmm… sono l’unica ad avere sempre avuto l’impressione che non fosse mai stato veramente innamorato di Tonks? o forse essendo che… non è che posso dire che mi piaccia Tonks, sono un po’ di parte
Eheh… Neanche io stravedo per Tonks. Ma, come dire? Mi fa comodo… Sono perfidamente felice che la Rowling l’abbia inventata…
Ma lasciamo stare
Sono comunque carini insieme, e quell’ombra di dubbio che la Rowling, suo malgrado, ha gettato sul loro rapporto, li rende più veri di tante coppie caramellose o poco credibili (mmmhh… Harry/Ginny?)
Ex-malandrino? Malandrino sempre, direi. Il più Malandrino di tutti. Ma in senso buono. Davvero (mi sono fatta un’ingiusta fama di mangia-malandrini, ma chi mi conosce sa che non è vero!
E
QUESTA discussione era un atto d’amore, ci tengo a precisarlo…
)
Malandrino anche da adulto, per quella capacità di scherzare e sdrammatizzare che il tragico, tenebroso Snape non avrà mai (Severus è perfido, ironico, deliziosamente sarcastico. Ma non può essere leggero, quasi mai. Giusto ogni tanto, quando toglie punti a Grifondoro. Lasciatelo fare, pover’uomo… Ne ha bisogno!)
Malandrino, soavemente perfido, nell’episodio del molliccio di Neville.
Malandrino in quel suo ruolo di collante, di storico, di archivista, grazie al quale riconsegna a Harry una parte della verità.
CITAZIONE
Remus Lupin, come è o almeno come lo percepisco io, è un uomo intelligente e dolce, ma anche timido, fragile e insicuro nonostante le capacità, e questo è il lato che mi piace più di lui: dolcezza e timidezza. Come carattere lo percepisco mancante di boria; si sente inferiore, inadatto; non è nemmeno poi così vendicativo. Un po’… ma poco si direbbe. È più rinunciatario che altro. È stanco. Se dovessi trovargli una definizione in una parola direi «stanco». Forse mi sbaglio, ma non mi pare in fondo così diverso da uno Snivellus, solo che Remus aveva incocciato la “gente giusta” (proprio la cccente ccciusta), mettiamola così. Un ragazzo che se ne sta in disparte, studioso, silenzioso, mite, un po’ imbranato forse, nel senso buono. E, cresciuto, troviamo un uomo che ha conservato il suo carattere mite e lievemente silenzioso, un filo di umorismo, molta stanchezza.
Mi piace molto il tuo ritratto, in particolare nel riferimento alla stanchezza e al sentirsi inadeguato. Ce lo vedo molto.
Ci aggiungerei un lato oscuro, che è proprio quello che ai miei occhi lo rende più intrigante.
Quello che metaforicamente è rappresentato dal Lupo, dalla bestia che è in lui. Dal mostro.
Il Remus che percepisco non è fulgido, non è solare (e come potrebbe?), ma ha appunto questa inquietudine lunare, questa ferocia che cova sotto la cenere.
Certo, il “mostro” per lui non è una scelta, come può essere stata per Severus. Ma credo che in qualche modo anche il mostro si adatti all’uomo, prendendone le caratteristiche. Fenrir infatti è ben altra cosa.
Come in certi racconti di vampiri, dove la bestia, anche svuotata dell’anima, conserva traccia della passata umanità.
Questo Remus doppio è il mio preferito, e non a caso la mia scena preferita tra le sue è quella in cui Harry intravede la belva sotto i suoi lineamenti miti, quando litigano nel settimo libro.
David Thwelis, sono d’accordo, ha fatto un gran lavoro nel convogliare questa ambiguità.
È un ottimo attore, e un uomo gradevole e affascinate, anche se non lo trovo bello nel senso convenzionale del termine.
Se vuoi pubblicare una discussione espressamente su di lui, avevo aperto uno spazio sugli
Attori di HP in Magie su Pellicola. Puoi dargli la forma che ti pare: scheda biografica, o semplice… delirio, come ho fatto io con i miei preferiti.
E sfogati pure con le foto, qui, o nell’altra discussione. Adoro le discussioni con le foto!!
CITAZIONE
La cosa che trovo interessante è che nel libro è più volte detto, ma soprattutto è detto in modo bello chiaro all’inizio quando il nuovo professore viene presentato agli studenti nella Sala Grande, che l’espressione che ha Snape guardando Lupin è di disgusto. Non odio. Proprio disgusto.
Non entro nel merito delle motivazioni di Remus nel Peggior Ricordo, ne ho parlato già e non voglio annoiare nessuno.
Mi ha colpito il tuo riferimento al disgusto. Se mi permetti una forzatura un po’ “sentimentale (non nel senso slash, per carità, sentimentale e basta) e incorreggibilmente pitonica, vedo in quel disgusto un’ombra di delusione.
Come dire: Severus intuisce di avere di fronte un altro “diverso”: un ragazzo sensibile, più attento alla sostanza che all’apparenza. Questa diversità rende insicuri e fragili entrambi. Forse pericolosi.
Solo che Severus nasconde la paura sotto l’arroganza, e Remus sotto la bonomia.
E allora è come se si chiedesse: ma come, tu, proprio tu, non sei dalla mia parte?
Spiegherebbe anche il paragone con Harry. Severus sa, nel profondo del cuore, che Harry non è James. E ogni volta che Harry non sceglie la sua parte, per Severus è una tremenda delusione (quella che gli diede Lily. Poco importa che sia lo stesso Severus a metterlo “fuori”, escludendolo dalla propria vita in parte per paura, e in parte per pregiudizio).